Siamo nel 1926. Per realizzare i nuovi saloni le case Latuada e Confalonieri sono oggetto di ristrutturazione radicale e vengono sventrate. Di esse si manterranno solo le facciate. I nuovi edifici diventano la sede della Cassa di Risparmio, in vista dell’apertura dell’Esattoria nel 1928. Per l’occasione viene realizzata la Fontana dei Tritoni, all’angolo tra via Andegari e Romagnosi. Le sculture di cui si compone, opera di Salvatore Saponaro, rappresentano il risparmio e la previdenza, emblemi della Cassa di Risparmio fin dalla sua fondazione.
La bella fontana è sconosciuta persino alla maggior parte dei milanesi, forse perché un po’ defilata in quest’angolo seminascosto tra Brera e via Manzoni; ed è pure un po’ bistrattata, dal momento che è troppo spesso soffocata da motorini e auto parcheggiate alla rinfusa.
Non ci sarebbe un modo per evitare almeno qualche volta, nella nostra Milano, quell’ammasso di maleducata ferraglia davanti alle opere d’arte?