Spazi Pubblici a Porta Nuova…che fare?

Quando ormai il progetto di Porta Nuova si sta avviando verso il suo compimento ecco che nasce qualche divergenza tra Comune e Hines, circa la destinazione degli spazi pubblici previsti dal piano. A far discutere è il Centro Culturale (Architetti Antonio Citterio e Patricia Viel)  previsto ai piedi del Diamantone e che per decisione del Comune non si vorrebbe fare più, destinando i 16 milioni di oneri di urbanizzazione per non specificate opere di integrazione con il quartiere e per la riqualificazione del cavalcavia Bussa (che ne avrebbe davvero bisogno…). Il primo round al TAR è andato al Comune di Milano, ma Hines non si è data per vinta, ricorrendo al Consiglio di Stato. Proseguono invece gli iter per completare le altre opere connesse a Porta Nuova e nei giorni intorno al 25 aprile verrà montata la passerella Ciclopedonale che unirà il Podio di Piazza Aulenti con gli spazi delle ex Varesine. Come già annunciato più volte l’Armadillo (sul Corriere della Sera viene proprio chiamato così…) non si farà più e verrà sostituito da uffici e spazi espositivi per i quali è già iniziata la fase progettuale, così come le bonifiche per la realizzazione del Parco. Rimangono in forse il MODAM (speriamo rimanga sulla carta per sempre…) e a breve ci saranno le gare per il Centro Civico e la Casa della Memoria previste all’Isola.

 

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2 commenti su “Spazi Pubblici a Porta Nuova…che fare?”

  1. Sinceramente credo che il MODAM non è una cattiva idea. Mi piace molto il cubo di vetro: essenziale, senza strane forme. Poi io sono solo per un uso scolastico, è inutile fare un museo sui vestiti, a meno che non valgano oltre il milione!

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