In questi giorni c’è una bella mostra dedicata al “salvatore” del Castello Sforzesco, Luca Beltrami. L’architetto che grazie alla sua caparbietà riuscì a convincere il Comune di Milano di restaurate e trasformare il rudere del Castello degli Sforza in uno scrigno di cultura e musei. Beltrami donò al nuovo castello una fontana, frutto di una fusione tra una copia della bellissima vasca acquasantiera che si trova nella collegiata di Bellinzona e una creazione basata su ispirazioni rinascimentali dello stemma sforzesco.
La bella fontana neo-rinascimentale venne posta nel giardino della corte ducale. Lì rimase fino agli anni del dopoguerra, la quale venne spostata all’interno di un cortiletto sotterraneo e stretto dallo studio BBPR che negli anni 1956 – 1963 si occupò della ricostruzione post bellica del castello.
Probabilmente spostata perché considerata di scarso valore essendo una copia e non un originale.
Sin da piccolo quella fontana mi ha sempre affascinato (credo non solo me) e col tempo saperla in quella sorta di pozzo mi ha sempre lasciato perplesso. Non sarebbe bello poterla ricollocare dove venne pensata? Milano ha pochissime fontane per chissà quale mistero, e questa mi pare anche molto bella. La sua attuale posizione la penalizza, lo si evince anche dal fatto che sia così poco fotografata. Forse non sarà originale, né storica, ma era un regalo del grande architetto e che ha salvato il nostro bel Castello e che la donò alla sua città e noi la teniamo rinchiusa in un tombino.
La corte oggi:
Qui di seguito la collocazione della fontana voluta dallo studio BBPR negli anni cinquanta, poco percettibile e quasi invisibile.