Piazza Ragusa: il calvario del vecchio deposito ATAC

Un calvario che accomuna molti dei vecchi depositi ATAC in zone semicentrali è stato rappresentato dalla loro dismissione per la successiva vendita, così da monetizzare i vecchi spazi non più utilizzati per far cassa e sistemare le disastrate finanze della municipalizzata ai trasporti.

Il problema è che la maggior parte di queste dismissioni sono state effettuate con i piedi e ad oggi una buona parte di questi depositi giacciono nell’abbandono.

Un esempio viene da piazza Ragusa, dove la rimessa della ormai scomparsa s.t.a. chiudeva monumentalmente una quinta della piazza. Dopo la dismissione più niente, mentre tutt’intorno cresce degrado e incuria.

Dismettere questo deposito non solo è stata una pessima idea, ma evidenzia tutte le pecche gestionali dell’ATAC che, pur di far cassa, vende uno spazio importantissimo, in una zona centrale, a due passi dalla stazione Tuscolana e dalla metro A, con un lungo e largo tratto di strada che, volendo, con un’amministrazione più lungimirante potrebbe ospitare un percorso tranviario protetto fino a San Giovanni / Porta Maggiore, in modo da rimettere in sesto la rimessa per i tram.

Se proprio si volesse portare a compimento qualche progetto, si potrebbe ripensare l’angolo che dà su via dei Rogazionisti, dove si trova un muro cieco affiancato da una palazzina bassa e degradata.

 

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

0 commenti su “Piazza Ragusa: il calvario del vecchio deposito ATAC”

  1. Se ho capito bene questo professore vorrebbe trasformarlo in un museo d'arte contemporanea? Qualcuno sa se la cosa sia fattibile o se è solo un'ipotesi universitaria?

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