Zona Fiera di Roma: Amex inaugura la sua nuova sede

All’inizio di questa settimana è stata inaugurata la nuova sede dell’American Express; la società americana si è posizionata negli stabili costruiti accanto alla nuova Fiera di Roma, precisamente in via Alexandre Gustave Eiffel, in un complesso di edifici costruiti negli anni passati e occupati in parte già dal gruppo Colgate – Palmolive.

La struttura dei nuovi edifici prevede un’alternarsi di spigoli e linee curve, il tutto con la prevalenza del vetro come materiale di rivestimento. 

La vera pecca del progetto è la posizione, sia perché praticamente in campagna, sia per la scomodità rispetto alla stazione ferroviaria “Fiera di Roma”, ma anche per via della progettazione delle strade e dei passaggi pedonali in tutta la zona, rialzati rispetto alla sede stradale e, di conseguenza, non agevoli da percorrere. 

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6 commenti su “Zona Fiera di Roma: Amex inaugura la sua nuova sede”

  1. La campagna non è MAI una pecca tutt'altro è un patrimonio da valorizzare e che valorizza qualunque progetto. Se Amex ha scelto l'area della fiera come sua nuova sede direzionale a Roma avrà valutato più che attentamente. A breve tutto il polo fieristico con uffici annessi verrà acquisito da una grande multinazionale belga che ne farà uno hub mondiale di logistica e affaristica internazionale. Basta con quest'idea di città compatte ultra cementificate e soffocate da improbabili edifici di 200 m e più tutte uguali a sé stesse. Questi uffici blu contrastano in maniera convincente con il verde della campagna circostante e il bianco dei padiglioni della fiera. Più che promossi posizione inclusa.

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    • Condivido al 100%. La persona che ha scritto l’articolo prima di scrivere poteva almeno venire a vedere di persona la zona. Io ammiro l’edificio ovale ogni volta che ci passo davanti

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  2. Helvetics, ho il massimo rispetto per le tue opinioni, ma ti rendi conto che i più importanti ed apprezzati urbanisti, architetti ed ecologi del mondo dicono l'esatto contrario di quello che dici tu?

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    • E chi sarebbero questi importanti architetti? Pubblica il link dove affermano tali dichiarazioni.

      Che ci sono molti parcheggi e sono gratuiti nessuno lo dice. Che i treni passano spesso, sono moderni e raggiungibili a piedi oltre al parcheggio vasto e gratuiti nessuno lo dice.
      Che ci sono due centri commerciali a 5 minuti di macchina anche questo nessuno lo dice.

      Marciapiedi rialzati? Perché nelle vostre città i marciapiedi sono allo stesso livello della strada?

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  3. E questo sarebbe un edificio nuovo? Sembra vecchio degli anni 80-90. Andate a vedere quelli nuovi realizzati a Milano Garibaldi o Citylife.

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    • Milano???! Ma se Milano ha edifici di una bruttezza e di un’arretratezza scoraggianti, se non deprimenti. Alla faccia degli anni 80-90: a Milano hanno creato il CITY LIFE, ovvero un progetto banalissimo che potrebbe appartenere a una qualsiasi citta’ delle centinaia di citta’ ‘pseudo-moderne’ slavate e geometricamente rigide. A Manila (una metropoli del Terzo Mondo) hanno eretto uno skyline che con le sue decine e dozzine di grattacieli, ha trasformato la capitale in una New York filippina; a Milano hanno impiegato mezzo secolo per erigere quei tre stecchini ricoperti in vetro, e i milanesi gridano al mondo intero che “Milano e’ addirittura piu’ moderna di New York, Londra o Parigi”. Hahaha!
      Che provincialita’ tipica italiana. E’ inutile, l’Italia e’ stata la piu’ grande nel costruire in pietra e mattoni, ma e’ completamente incapace di erigere grandi architetture in vetro e acciaio (eccetto pochissimi casi).
      E questo vale da Catania a Bolzano, Milano inclusa.

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