1845. Bernardino Branca, speziale italiano, e Fernet, medico svedese, misero a punto un preparato a base di erbe per la cura di colera e malaria, all’epoca malattie molto diffuse. L’amaro che crearono possedeva delle proprietà curative ed era caratterizzato da un sapore forte ma gustoso. In breve tempo, divenne famoso: la gradazione alcolica fu ridotta e, nel 1859, nacque in Viale di Porta Nuova il primo stabilimento del Fernet Branca, con 300 operai.
La fabbrica di via Resegone, invece, fu aperta nel 1910: si trattava di una mini città all’interno di Milano, con più di 900 operai, dotata di orti, sartoria e infermeria. Adesso, alla quinta generazione di Branca, sono cambiati un po’ di aspetti: gli operai sono solo una quarantina, è cresciuto l’ufficio marketing e una grande parte dello stabilimento è occupata dal Museo-Fondazione Fernet Branca.
bello!
ogni tanto passando si sente nell’aria l’odore di fernet…
sempre meno spesso a dire il vero.
ma il museo è visitabile?
Si il museo è visitabile. Bisogna prendere contatti con l’azienda e concordare il giorno. Spesso ci sono scolaresche o gruppi aziendali. La visita è guidata.
Mi sembra una buona idea. Bravi.
ottima iniziativa!
Hanno un bellissimo museo all’interno.Non si capisce perchè non è visitabile.Lo hanno visitato ultimamente con la direzione gli “ormai noti” volontari cittadini che hanno ripulito dalle tag due lati dello stabilimento.
Ma certo, una’idea simpatica..Se proprio si deve ancora vedere una ciminiera in Milano, che sia almeno allegra, colorata. Anch’io aggiungo il mio ‘bravi!’