Milano | Baggio – Parco delle Cave e la nona Casa dell’acqua

Le Case dell’acqua pubblica in città raggiungono quota 9. E’ stato inaugurato oggi pomeriggio, in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua, il nuovo impianto di erogazione al parco delle Cave in zona 7.

La nuova casetta, donata generosamente al parco da Ato Città di Milano, si aggiunge agli impianti già in funzione presso il giardino Cassina de’ Pomm (zona 2), via Giovanni Battista Morgagni (zona 3), Largo Marinai d’Italia (zona 4), via Giacinto Menotti Serrati – Guido Ucelli di Nemi (zona 4), parco Chiesa Rossa (zona 5), parco Don Primo Mazzolari  (zona 6), giardino di via Lessona (zona 8) e parco Nicolò Savarino (zona 9).

“Anche la zona 9 finalmente ha una sua Casa dell’acqua e per questo ringraziamo Ato Città di Milano – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Acqua Pubblica Pierfrancesco Maran -. Gli impianti presenti in città sono sempre più utilizzati dai milanesi che sono ben consapevoli della qualità dell’acqua milanese, tra le migliori in Italia e  garantita dai controlli di Metropolitana Milanese. L’utilizzo delle Case dell’acqua tutela anche l’ambiente, perché riduce in modo considerevole il consumo delle bottiglie di plastica e la produzione di C02. Presto arriveranno in città anche gli erogatori presenti ad Expo, per offrire a sempre più cittadini l’accesso gratuito al bene più prezioso”.

“Abbiamo il piacere di donare al Comune di Milano e senza oneri per i cittadini, la seconda Casa dell’acqua acquistata grazie ad uno sponsor individuato da ATO Città di Milano – ha dichiarato Andrea Zelioli, Direttore di ATO Città di Milano -. Ciò avviene proprio in un momento di transizione e trasferimento, per Legge regionale, delle competenze del Comune di Milano all’Ente di Governo dell’Ambito della Città Metropolitana, funzioni che verranno esercitate  dall’ATO Città Metropolitana. Viste le dimensioni che assumerà l’Ambito Metropolitano con l’ingresso del Comune di Milano, chi avrà il compito di avviare le attività di regolazione nell’ATO della Città Metropolitana di Milano dovrà saper mediare tra le differenze degli elementi tecnici e gestionali mediante l’utilizzo di molteplici strategie pianificatorie  e tariffarie, in un’ottica di gestione integrata.  Nel contempo, sarà necessario pianificare valide politiche gestionali, a tutela delle risorse idriche sia sotterranee che superficiali, strettamente collegate quali-quantitativamente nel ciclo delle acque”.

Da quando sono stati inaugurati i primi impianti nel marzo 2013, sono stati 4.262.387 i litri di acqua prelevati, di cui 1.797.033 naturale e 2.465.354 gasata. Il primato va all’erogatore di via Morgagni, con 699.232 litri prelevati. Seguono quello di Largo Marinai d’Italia (634.859 litri), giardino di via Lessona (583.190 litri), Parco Chiesa Rossa (580.773), parco Nicolò Savarino (568.386), giardino Cassina de’ Pomm (555.860), via Menotti (382.636) e Parco Mazzolari (257.451).

Un successo che si traduce in un risparmio di 132.134 chilogrammi di C02 e 115.084 kg di Pet, la plastica con cui sono fabbricati bottiglie e bicchieri.

“Con l’inaugurazione della nona casa dell’acqua a Milano prosegue il nostro impegno nel fornire un ulteriore servizio ai cittadini – ha dichiarato Luca Montani, Direttore Comunicazione di MM Spa – gestiamo, infatti, tutto il ciclo di trasformazione dell’acqua a captazione in falda, la potabilizzazione e la distribuzione dell’acqua, raccogliamo le acque dagli scarichi fognari e ne coordiniamo la depurazione prima del rilascio all’ambiente. A breve insedieremo anche le Case dell’acqua di Expo nelle nove zone della città di Milano, lanciando in questo modo una grande campagna diffusa sull’acqua”.

Soddisfatto anche il vice presidente del Consiglio di Zona 7 Ivan Grioni: “Il Consiglio di Zona 7 ha scelto insieme all’Amministrazione questo luogo, valutando positivamente il posizionamento della struttura in un parco a fruizione pubblica molto frequentato, in un contesto naturalistico all’interno del Parco Agricolo Sud, non lontano comunque da un parcheggio pubblico per valorizzare la qualità della risorsa idrica pubblica e promuoverne il consumo, con un’acqua potabile disponibile in pratica a km zero”.

 

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