Milano | Porta Nuova – Tutto ha un tempo, anche il glicine della chiesa protestante

In Via Marco De Marchi 9, proprio dove si trova la Chiesa Cristiana Protestante di Milano, sul muro in mattoni e archi che racchiude il giardinetto retrostante si trova da decenni una pianta di glicine. E’ sempre stato una meraviglia col suo contorto fusto che cercava di arrotolarsi tra le inferiate della cancellata e gli archi in mattoni, protetto dai passanti con un piccolo recinto. Oggi questo glicine è stato ridotto, forse ha sofferto e qualcuno ha cercato di salvarlo in qualche modo. Peccato, come sempre tutto ha una scadenza… speriamo si riprenda e torni a deliziare quest’angolo milanese.

 

Nelle prime tre foto la pianta come appariva prima

Glicine_Chiesa_Protestante_2009

Glicine_Chiesa_Protestante_2009_B

Glicine_Chiesa_Protestante_2014

 

Ecco come è ridotta la povera pianta…

2016-03-26_Glicine_Chiesa_Protestante-3 2016-03-26_Glicine_Chiesa_Protestante-2 2016-03-26_Glicine_Chiesa_Protestante-1 2015-01-10 Via Giardini 0 Chiesa Cristiana Protestante in Milano

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Porta Nuova – Tutto ha un tempo, anche il glicine della chiesa protestante”

  1. Senza offesa per nessuno mi sembra un minimo eccessivo un articolo su un glicine che come tutti i glicini potati (magari tardivamente) non è ancora entrato nella ripresa vegetativa.
    Il glicine è una pianta iper resistente e molto longeva (basti pensare al “glicine di leonardo” al Morivione che è ancora li dopo qualche secolo….
    Siamo al 6 di aprile…datele tempo 15 giorni ed è ripartito. Datele tempo due mesi e i suori rami si sono già ri avvinghiati al muro.
    E’ semplicemente stato potato come è giusto che sia…anche perché è una pianta molto forte che altrimenti il muro lo disintegra.

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  2. Concordo con il commento di “anonimo” qui sopra, fare un articolo su un glicine potato è davvero eccessivo e, lasciatemi dire, alquanto fuori luogo.
    Sono un vostro affezionato seguitore da anni ed ho sempre apprezzato il vostro impegno e la vostra passione però ultimamente questo blog sta somigliando sempre di più ad un giornaletto di parrocchia in cui pur di pubblicare notizie nuove ogni giorno si cade spesso in servizi su problemi che hanno il respiro, lo dico senza alcuna cattiveria, di una portineria. Purtroppo ultimamente invece che discutere di architettura, urbanistica, opere e progetti si discerne principalmente di tags e inciviltà varia. Mi rendo benissimo conto che anche questi sono problemi che influiscono sull’immagine e la qualità della vita milanese, ma tornare a volare un po’ più in alto come nel passato non guasterebbe.
    Un vostro fedele follower.

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  3. Al contrario dei primi due commenti e non per spirito di contraddizione o di polemica, a me l’articolo interessa.

    A me piace questo sito perchè si occupa sia dell’alto che del basso,
    delle grandi architetture come dei piccoli segni sparsi sul territorio urbano.

    Passandoci spesso davanti, mi ha sempre colpito quell’antica recinzione che invade il marciapiede (in netto contraddizione con di tutti i paradigmi sulle barriere architettoniche) e la trovo interessante come segno urbano a protezione di una pianta antica e spettacolare.

    Buona serata a tutti!

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  4. Ma chi ha messo in giro questa balla del “glicine di Leonardo”? Non se ne trova una fonte che sia una, solo articoli di certa stampa scadente che non capisce la differenza tra Rinascimento e Restaurazione.
    Il glicine è stato importato in Europa molto dopo Leonardo. E se il più vecchio d’Europa ha sì e no 300 anni, come può essercene a Milano uno di 700 anni? O lo teniamo ben nascosto per paura che qualcuno lo rubi (ma con i 2 chilometri di radici – altra assurdità – sarebbe difficile) oppure è una leggenda metropolitana alimentata da ignoranti.

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