Della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso avevamo già scritto qualcosa tempo fa, in occasione della presentazione dello studio di architettura CLS architetti di Massimiliano Locatelli che ora occupa l’ex chiesa di Corso Italia e Piazza Sant’Eufemia. In occasione del Fuorisalone 2016 la chiesa manierista è stata aperta occasionalmente per l’evento del design. Peccato che, come sempre, a Milano vedere cultura, arte sia sempre complicato. Possibile che una chiesa così importante artisticamente non sia visitabile liberamente, ma occorra invocare i santi per potervi accedere?
All’interno della chiesa sono racchiusi vari dipinti di pregevole fattura, come quelli del presbiterio, opera di Giulio e Antonio Campi, raffiguranti la Conversione, il Battesimo, il Miracolo e il Martirio di san Paolo Apostolo. Altra opera di notevole interesse è una grandissima tela del Cerano raffigurante il Battesimo di Sant’Agostino. Quasi tutti gli affreschi hanno seri problemi di conservazione anche perché sfigurati dal salnitro.
Non ce ne voglia lo studio di architettura, che ha realizzato, in modo eccellente, il suo intervento per utilizzare l’interno dell’edificio, ma secondo noi una chiesa come queste andrebbe restaurata e utilizzata a scopi turistici, ne gioverebbe anche la città.



Foto tommolo



































Condivido totalmente la conclusione dell’articolo. Si può fare qualcosa perché la chiesa torni ad essere un bene pubblico?