Un bel palazzo (secondo noi) per uffici sorto agli inizi degli anni Settanta del 1900, progettato da Claudio Longo e Giulio Ricci, ultimamente era la sede per la Tecnimont in Viale Monte Grappa 3. Una serie di cubi sfasati, caratterizzati da lamelle metalliche lo facevano assomigliare ad una fortezza moderna, ma lo rendeva molto identificabile e quasi iconico. Incastrato all’angolo tra architetture d’epoca molto interessanti, come il vicino palazzo al civico 3 di Viale Monte Grappa, in veste liberty floreale, o quello subito dopo in stile neo-gotico. Un forte contrasto che secondo noi, tutto sommato non era così dirompente.
In queste settimane l’edificio sta subendo uno spoglio del rivestimento metallico e delle parti interne. Probabilmente verrà reso scheletrico a breve per indossare una nuova veste. Purtroppo non siamo ancora riusciti a capire quale sarà il progetto scelto, intanto vi mostriamo alcune foto scattate prima dell’inizio dei lavori e durante. Un peccato secondo noi se l’edificio perderà la sua superficie lamellare, un’altra perdita di un periodo architettonico (il brutalismo) che sparisce.
Due progetti che abbiamo trovato e che potrebbero trasformare il palazzo. Silvia Santini Architetto – Genius Loci Architetti
Prime immagini dopo lo strappo delle superfici.
Diventerà il solito palazzo con i vetri a specchio. Secondo me era fuori luogo prima e sarà fuori luogo dopo. Cozza incredibilmente con i palazzi che gli sono vicini che sono in stile liberty.
Vedremo, speriamo di no
La prospettiva da cui rende meglio è quella che include il Moschino Hotel e la torre Unicredit. Brutalismo, neoclassico e contemporaneo, tutto in un uno. E’ la quintessenza di Milano.
Sarebbe un delitto se con la ristrutturazione finissero per banalizzare l’edificio. Il rischio è molto concreto, temo.
Concordo con gli amici di UF e con Greg. È un bel palazzo, rappresentativo della sua epoca per una volta in positivo, e il contrasto con gli edifici d’epoca lo valorizza, oltre alla particolare posizione d’angolo.
Sarebbe un peccato se il recladding lo snaturasse. Aspettiamo di vedere un rendering attendibile!
Tra i due progetti preferisco il Genius pero’ effettivamente sara’ sempre fuori contesto per quella zona quel tipo di edificio . Puo’ essere confrontato per tipo di zona per esempio la nuova Bocconi, sempre sulla circonvallazione , sempre vicino a palazzi piu o meno identici ma meno impattante visivamente.
Ho sentito che dovrebbe diventare un Hotel e nella parte bassa che da su Porta Nuova dovrebbe venirci Oviesse
facciamo una petizione e mandiamola alla sovraintendenza un cubo di vetro anche li no
Niente hotel o negozi, era e rimante un immobile direzionale.
Per quanto riguarda le facciate era un progetto molto interessante, avanguardista per l’epoca, purtroppo però non più attuale: sia per l’immagine sia soprattutto per le enormi dispersioni termiche. Penso la cosa peggiore sarebbe stato lasciarlo abbandonato.
Mantenere l’identità cambiando i materiali non è facile e non è nemmeno sempre la cosa più logica, in ogni caso con il nuovo progetto la volontà è rivisitarlo valorizzandolo, in modo che possa essere presto nuovamente vivo! Vediamo quale sarà il risultato.
Peccato. Mi piaceva molto. Era un simbolo di quella zona. I progetti di recladding mi sembrano banali, al confronto delle vecchie facciate “senza tempo”.