Milano| #ManifestoUrbanfile: a pochi giorni dal ballottaggio cosa chiediamo al nuovo Sindaco

I giochi per eleggere il nuovo Sindaco di Milano si avviano alla conclusione e noi di Urbanfile cogliamo l’occasione per riproporre ai lettori il #ManifestoUrbanfile nato qualche mese fa dalle idee e dalle segnalazioni da noi raccolte, e che espone quello che – a nostro avviso – non dovrebbe mancare nella proposta di chi a brevissimo si troverà a governare la città di Milano.

Vorremmo che Beppe Sala e Stefano Parisi, i due candidati che tra poco andranno al ballottaggio per contendersi la poltrona di Primo Cittadino, nei faccia a faccia e nei confronti elettorali di questi giorni affrontassero anche i temi contenuti nel nostro manifesto (che già avevamo loro sottoposto) ed entrassero nel merito dei contenuti di quelli che per noi sono questioni centrali per il futuro della città.

Urbanfile è ovviamente consapevole che il lavoro di un Sindaco non possa e non debba limitarsi ai punti da noi elencati e questa lista non può considerarsi esaustiva; ci siamo concentrati sui temi che meglio conosciamo e sui quali ci auguriamo che la nuova Giunta possa lavorare per i prossimi cinque anni.

In attesa di un possibile riscontro da parte dei candidati, ci piacerebbe conoscere l’opinione dei nostri lettori sul #ManifestoUrbanfile

 

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Panoramica notturna di Milano

#ManifestoUrbanfile

Urbanistica e Architettura

  • Approvazione del Piano sugli scali Ferroviari con richiesta che nella realizzazione vengano inseriti altissimi standard di tipo architettonico e di arredo urbano prevedendo per le fasi di attuazione concorsi tra professionisti, lasciando spazio agli under 40.
  • Creazione di un coordinamento per la valorizzazione del patrimonio architettonico esistente con messa a sistema degli archivi privati e la predisposizione di uno studio per promuovere all’estero gli architetti del ‘900. Ponti, Muzio, Portaluppi etc. dovrebbero diventare come Frank Lloyd Wright per Chicago o Gaudi per Barcellona.
  • Proseguire l’impegno nel coinvolgimento di architetti, tramite concorsi e l’uso della piattaforma ConcorriMI, per la realizzazione anche di piccole opere pubbliche. Asili, ponti, cabine elettriche e uffici pubblici devono essere anche molto belli! (in città esistono scavalchi ferroviari dove si vedono i lavori fatti con cura nei primi anni del ‘900 affiancati a mostri di cemento senza un minimo garbo). Noi viviamo tutti in mezzo all’architettura e una buona architettura migliora di molto la nostra qualità della vita.
  • Stimolo al riutilizzo di aree già urbanizzate con sviluppo in verticale e apertura di nuovi piccoli spazi urbani al suolo. Creazioni di un nuovo Landmark architettonico.
  • Inizio di un programma a lungo termine per la creazione in tutta la città di una rete di cunicoli tecnologici sotto i marciapiedi per evitare la continua creazioni di cantieri di scavo invasivi e spesso costosi. Ogni via che viene realizzata o rigenerata andrebbe essere dotata di questi manufatti.
  • Impulso al proseguimento del progetto Magazzini Raccordati con la creazione di ampi marciapiedi che ricuciano le due zone della città separate dalla stazione, con conseguente miglioramento della qualità della vita e della sicurezza
  • Sistemazione, riqualificazione Mercati Generali
  • Studiare una futura riapertura dei Navigli

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Ca Brutta Giovanni Muzio Progetto

Di seguito alcuni render Magazzini Raccordati alla Stazione Centrale

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Trasporti

  • Eliminazione divieto accodamento tram e aumento della velocità commerciale
  • Realizzazione effettiva dell’asservimento semaforico su linee tranviarie e filoviarie  già individuate dall’attuale giunta (vedi linee T) ed eventuale implementazione
  • Realizzazione linea tranviaria Gobba-Certosa ora ferma al 7 bicocca-precotto con progetto verso quartiere Adriano
  • Creazione delle fermate ferroviarie sulla cintura (Tibaldi-nuova Porta Romana lato M3-Zama-Padova-Istria-Dergano) creando una linea ferroviaria metropolitana S Certosa-San Cristoforo
  • Migliorare la percezione del tratto urbano del Passante Ferroviario configurandolo graficamente come una linea metropolitana vera e propria anche attraverso l’uso di un colore (linea nera). In generale investire nella comunicazione per far conoscere meglio il Passante e la sua importanza e praticità
  • Realizzazione di corsie preferenziali con separazione fisica su linee tranviarie da individuare  (es. viale Tunisia- via Solari)
  • Chiusura anello 90/91 con lo studio per la trasformazione dello stesso in tracciato tranviario di nuova concezione con asservimento semaforico e maggior connessione con le linee metropolitane esistenti
  • Abbattimento del cavalcavia Renato Serra e sostituzione con corsia preferenziale e verde
  • Realizzazione dei prolungamenti già previsti di M1 (Baggio),  M2 (Brugherio e forse Rozzano ramo Assago),  M3 (San Donato est?) e M5  (Monza città)
  • Progettazione effettiva e previsione cantieri per linea M6 Certosa- Ripamonti (definizione di tracciato, costi, tempi) da cantierizzare almeno entro la fine di M4
  • Creazione dell’integrazione tariffaria su tutti i mezzi della città metropolitana e unificazione tessera abbonamenti ATM/trasporti, Bikemi e Carsharing
  • Riqualificazione e rimessa in opera delle linee tranviarie Comasina-Limbiate e Parco Nord-Desio
  • Implementazione piste ciclabili ed estensione del Bikemi a tutte le aree fuori della circonvallazione della 90-91
  • Prolungamento dei trasporti nelle ore notturne, spesso la gente usa le vetture private perché la sera è difficile poi rientrare usando i mezzi.
  • Sostituzione dei tornelli della metropolitana. Quelli attuali sono facilmente superabili
  • Rendere totalmente accessibili ai disabili tutte le fermate della metropolitane e dei mezzi pubblici
  • Connessione M3-M4 a Crocetta.
  • Impegno allo studio di Stazioni della metropolitana d’artista, su modello di quelle di Napoli.
  • Intensificazione della lotta alla sosta selvaggia sui marciapiedi e alle doppie file anche attraverso l’aumento della Polizia Locale nelle ore notturne.
  • Installazione di emettitrici di titoli di viaggio alle fermate dei mezzi di superficie o sui tram

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Viale Monte Ceneri incrocio con Via Mac Mahon 1950-2015

Cultura

  • Stimolare l’acquisto di nuove opere d’arte anche di artisti emergenti da collocare in strade o piazze anonime.
  • Muri ciechi decorati da street-artist.
  • Per ogni nuova costruzione obbligare a installare un’opera d’arte all’ingresso del nuovo palazzo o versare l’equivalente ad un fondo per la cultura.
  • Creazione di una struttura che si occupi di mappare, semplificare e gestire dal punto di vista burocratico le eventuali donazioni di Opere d’arte, archivi e collezioni.
  • Aumentare gli investimenti nel marketing urbano per inserire maggiormente Milano nella produzione di film internazionali, musica e pubblicità
  • Riutilizzo in chiave museale ed espositiva dell’Arengario destro.
  • Valorizzazione di Palazzo Reale dal punto di vista storico e artistico. Per esempio con il ripristino della sala del trono, riportando a casa gli affreschi di Appiani che sono a Villa Carlotta a Tremezzo, senza eccessivi costi.
  • Completamento del Rivellino di Santo Spirito al Castello Sforzesco.
  • Messa in rete dei Musei d’impresa e la creazione di un contenitore unico e di grande rilievo per mostrare a rotazione parte di questi patrimoni spesso nascosti e stimolare la curiosità verso il resto della collezione.

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Arredo urbano e verde

  • Mappatura e riconversione a verde del maggior numero possibile delle isole di attraversamento, divisione flussi e rotonde.
  • Sistemazione della fermata Lunigiana con eliminazione della sosta selvaggia e il ripristino del verde
  • Studio per l’inserimento di nuovi filari di alberi, attraverso la razionalizzazione della sosta e la creazione di cunicoli tecnologici che permettano la creazioni di vasche per il verde.
  • Sistemazione e valorizzazione Piazza Mercanti
  • Valorizzazione Corso Venezia e Corso Buenos Aires
  • Sistemazione e eliminazione sosta Piazza San Sepolcro
  • Sistemazione spazio Pontaccio
  • Sistemazione spazio fronte Unicredit – Ex Banca di Roma
  • Sistemazione Viale Monte Grappa
  • Eliminazione sosta selvaggia in Piazza Affari
  • Sistemazione e nuova illuminazione Largo Cairoli
  • Sistemazione Corso Sempione
  • Riqualificazione Viale Monza
  • Sistemazione via Cusani
  • Sistemazione via Ceresio
  • Sistemazione a verde del parcheggio a raso Bastioni di Porta Volta (lo spazio vicino a bar ATM) e sostituzione eventuale con parcheggio sotterraneo
  • Doppio cordolo lungo Viale Zara e Fulvio Testi
  • Sistemazione parterre centrali ridotti a parcheggio con creazione ove possibile di doppi cordoli
  • Sistemazione parterre Piazzale Baracca
  • Massiccia opera di depalificazione ed eliminazione manufatti e binari inutilizzati
  • Implementazione dell’attività di ripulitura muri da tags e sensibilizzazione da parte del Comune di Milano all’amministrazione statale per una modifica della legislazione attuale relativa al deturpamento e imbrattamento
  • Sostituzione del pavè ove non necessario o pericoloso e suo riutilizzo in spazi pedonali da valorizzare o strade minori del centro storico (5 vie)
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Viale Monte Grappa con aiuola e alberi

Di seguito alcuni fotomontaggi che illustrano come cambierebbero molte vie di Milano se fossero sistemate

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Edilizia scolastica e sportiva

  • Implementazione dei progetti “scuole aperte” che rendano fruibili gli spazi di edilizia scolastica ai quartieri che li ospitano e che facciano diventare le scuole luoghi di socializzazione extracurriculare e sedi culturali decentrate
  • Creazione di nuove piscine e impianti sportivi
  • Installazione in ogni complesso scolastico, pubblico o sportivo di impianti ad energia solare o rinnovabile
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Nuova immagine Palalido
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

18 commenti su “Milano| #ManifestoUrbanfile: a pochi giorni dal ballottaggio cosa chiediamo al nuovo Sindaco”

  1. Fantastico !
    Aggiungerei : sistemazione di piazza 5 Giornate, deturpata dai vari chioschi e da una viabilità anarchica, con valorizazione degli ex caselli daziari, alberi, strutture più sicure per l’attraversamento di corso 22 Marzo all’uscita dal tram o dal bus, piste ciclabili…

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  2. ci sono tanti suggerimenti molto interessanti e certamente condivisibili, ma imho manca una visione… metropolitana.
    sarebbe come parlare di NY concentrandosi su Manhattan.
    credo che sarebbe utile sforzarsi di immaginare l’ex comune di Milano come “downtown”, quanto meno all’interno della cintura ferroviaria. Milano però si estende ben oltre l’area urbana, addirittura oltre la città metropolitana, ex provincia di MI: la provincia di Monza e Brianza non può essere considerata come “qualcosa fuori Milano”. inoltre credo sia significativo il fatto che ben due aeroporti, Milano-Malpensa e Milano-Orio al Serio, si trovino in altre province ancora. occorre secondo me cominciare a percepire Milano come qualcosa di esteso, organico, straordinariamente ricco di potenzialità (in gran parte frustrate).
    in quest’ottica, un paio di considerazioni sui trasporti: credo sarebbe doveroso auspicare la realizzazione di ciò che era stato previsto nel dossier di candidatura a Expo 2015,
    ex- M6 (sbinamento di M1, “opera essenziale”)
    prolungamenti di M2 (Vimercate) M3 (Paullo) M4 (Pioltello)
    secondo passante
    tutte opere che avrebbero dovuto essere realizzate entro il 2015, e che la giunta uscente non ha nemmeno inserito nel PUM2025..

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    • Quanto posso concordare!
      Anch’io spero che un giorno accada ciò che dici (Milano comune equivale a Milano centro), e inizierei a farlo, almeno da principio, un’ottica limitata magari ai comuni limitrofi (quando sento che la gente parla di Paderno Dugnano/Rho/San Donato/ecc. come un paese in provincia di MI mi sanguinano le orecchie).
      Io inizierei a creare come prima un continuum tra Milano e i comuni attorno, almeno di prima e seconda cintura sia urbanisticamente che trasportisticamente che socialmente.

      Un esempio: sarò un cementificatore ma quei “buchi” tra la Comasina e Cormano, tra Baggio e Seguro, tra il Q.re Adriano e Cascina de Gatti (ecc.) sono, oltre che brutti, anche divisori: è come a dire lì finisce la città.

      E dopo aver cominciato a far capire alla gente che Milano non finisce alla Comasina, allora ci si espande!

      (Una cosa che, poi, personalmente, mi piacerebbe molto -de gustibus…- e che potrebbe essere anche considerata “unificatrice” sarebbe usare alcuni simboli di Milano anche fuori dai suoi confini comunali: le vedovelle, per esempio, ma anche le targhe di marmo della toponomastica e i numeri civici)

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  3. Perfetto.
    Personalmente aggiungerei
    a) l’ingresso gratuito ai Musei Milanesi per i residenti a Milano (penso aiuterebbe in qualche modo anche l’integrazione dei “nuovi cittadini”),
    b) ripensare la decisione di cancellare il Museo d’Arte Contemporanea a City Life
    c) Creare un polo dedicato per il Cinema d’Autore (Il Cinema De Amicis che è del Comune?), per non lasciare il cinema d’Essai e Indipendente solo in mano dei privati come adesso.
    d) Aumentare e valorizzare le Biblioteche

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  4. Standing ovation! Specialmente per: ” Implementazione dell’attività di ripulitura muri da tags e sensibilizzazione da parte del Comune di Milano all’amministrazione statale per una modifica della legislazione attuale relativa al deturpamento e imbrattamento”

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  5. E’ una lista potenzialmente infinita, dato il gap enorme che, nonostante i progressi degli ultimi anni, ancora separa Milano dalle altre capitali internazionali (perché sì, pure se ai romani je rode, Milano E’ una capitale, come lo è NY anche se il POTUS sta a Washington… LOL).

    Come sempre, voi di UF siete stati bravissimi e avete toccato tutti i punti maggiormente qualificanti.

    Aggiungerei solo un paio di suggerimenti di visione generale:

    – Innanzitutto, evolvere da un concetto limitativo di “arredo urbano” (un oggetto qui, un oggetto là, un piazza rifatta qui, una là…), a uno di QUALITA’ URBANA complessiva e IMMAGINE URBANA COORDINATA (non l’ho mica inventata io, basta girarsi un po’ Google e si trovano fior fiore di studi già bell’e fatti). Concordo con lu.po che questo dovrebbe essere fatto, possibilmente, a livello di città metropolitana (remember ABACO????)

    – nominare come assessore UN/A ESPERTO/A e non qualcuno/a che, nonostante tutta la buona volontà del mondo, sta lì solo perché dovevano riempire una casella partitica con il Manuale Cencelli.

    – Elaborare UN PIANO STRATEGICO UNIFICATO che coordini sviluppo urbanistico, cura della qualità urbana e servizi, marketing territoriale (le città “normali” fanno così. + Attrattività = + soldi. Non è un concetto difficile da capire, perfino per gli amministratori medi italiani).

    – COINVOLGERE i privati!!! Milano è la CAPITALE MONDIALE del design, quando c’è il Salone vengono pure dalla Groenlandia e dalla Patagonia, com’è possibile che un simile capitale di idee (e anche di risorse economiche, perché no?) non venga messo anche al servizio della qualità urbana????????????????????????

    a un livello più di dettaglio, suggerirei:

    – graduale sostituzione dell’orribile catrame sbavato e rattoppato dei marciapiedi con basolato in centro e nelle vie di pregio, e blocchetti nelle altre vie. Una buona alternativa economica potrebbe essere il conglomerato cementizio usato in Foro Buonaparte e davanti al Monumentale

    – introduzione del concetto che il privato che viene autorizzato a “piazzare” un oggetto su suolo pubblico (es., centraline TIM o A2A) in virtù di questa occupazione diventa anche responsabile della sua pulizia e decoro.

    – Iniziative preventive e non solo ex post per il problema writing vandalico: ad es. convenzioni con associazioni di via e degli amministratori di condominio, sponsorizzazioni del tipo “adotta una via” per aziende private, incentivi per chi posa rampicanti o sostituisce un muro di cinta in muratura con una cancellata, ecc.

    …to be continued…

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  6. Fantastico!!!! W la linea sei della metropolitana!
    Aggiungerei solo un controllo paesaggistico piu’ severo su sopralzi, sottotetti, e modifiche della linea di gronda, e poi siamo alla perfezione assoluta!!!

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  7. Claudio K. assessore alla qualità urbana.

    Condivido l’idea che deve essere impostata una LINEA coerente di qualità urbana (con relativi strumenti, abachi, white book, etc) da oggi e per sempre…

    E che tutto ciò è coaudiuvante alla ricchezza economica della città.

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  8. Io aggiungerei ripensare le zone 30 estendendole e eliminando proprio la possibilità per le auto di percorrere la maggior parte delle strade a basso scorrimento. Perché le auto devono percorrere praticamente tutte le vie? Chi l’ha detto? All’estero già si sta andando in questa direzione, auto solo in determinate strade, traffico locale decisamente rallentato e controllato, il resto delle strade trasformate in luoghi di socialità e aggregazione, con verde, giochi per bambini, servizi

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  9. urca!! Tanta bella roba, forse andrebbe creata una “graduatoria”….
    Se posso segnalare una piccola nota: non capisco la trasformazione della 90/91 in tram: oggi le performances di questa linea in termini di tempi di viaggio e capillarità sono tra le più efficienti (e meno impattanti) di tutta la superficie, perciò mi chiedo quale altro obiettivo giustificherebbe un grande investimento di conversione modale?

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  10. Senza voler polemizzare con chi ha stilato questa lista (con obiettivi in gran parte condivisibili) mi pare che ci sia una sproporzione tra alcuni interventi molto estesi e di radicale trasformazione della città (riapertura navigli, metropolitane, magazzini centrale) ed altri che probabilmente non sono più nemmeno di competenza del comune ma dei municipi. Personalmente in un manifesto che ha, di fatto, una valenza politica mi sarei concentrato sui primi, lasciando i secondi a proposte specifiche e circostanziate che questo sito mi pare porti comunque avanti piuttosto bene. Mi chiedo poi quanto effettivamente il nuovo sindaco possa avere la possibilità di incidere in una serie di questioni che esulano dalle competenze comunali, ma probabilmente ci sarebbe uno spazio di pressione o di capacità di fare rete, magari coi comuni dell’hinterland nella sede della città metropolitana.
    Trovo invece le richieste del settore cultura poco sensate nel contesto milanese attuale; se è vero che manca un grande museo pubblico di arte contemporanea non credo che l’idea di installare opere d’arte all’ingresso dei nuovi edifici possa migliorare la situazione (scelte da chi? con quali criteri?) così come la scarsa ricettività del comune (ma anche dello Stato) verso le donazioni di privati è dovuta più alla difficoltà di gestire economicamente in perpetuo archivi e collezioni che alla mancanza di una struttura dedicata alla gestione della burocrazia.

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  11. Adesso DOVETE incontrare il nuovo Sindaco e il relativo assessore ai lavori pubblici per avere un riscontro a quanto scrivete (che è ottimo).
    I lettori attendono una risposta.

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