Milano | Guastalla – La stazione Sforza non s’ha da fare?

Recentemente sul Corriere della Sera un articolo portava in evidenza le problematiche sollevate dall’Università Statale e dal Policlinico che chiedono (a lavori iniziati!) lo stop dei lavori per la M4, stazione di Via Francesco Sforza, e la riprogettazione della medesima spostata lontano dagli edifici storici della Ca’ Granda e dell’Ospedale. La risposta di M4 è che «le garanzie sulla compatibilità ci sono» e «la fermata è strategica». Ora, a parte che il tracciato della linea blu lo si conosce da diversi anni, il progetto, ha considerato tutte le problematiche per ogni stazione o caso, come qui, dove addirittura la stazione verrà realizzata in modo che , se, in un lontano futuro, volessero riaprire la cerchia dei Navigli, lo si possa fare senza grandi problemi.

La stazione dovrebbe essere realizzata dove ora si trovano le rampe di accesso al parcheggio sotterraneo dell’Università Statale / Ca’ Granda realizzato nel dopoguerra, quando tutta quell’ala del vecchio ospedale quattrocentesco è stata distrutta dai bombardamenti del 1943. Ci pare che le preoccupazioni di Università e Policlinico siano più una scusa per timori diversi dall’effettivo pericolo per i palazzi storici.

Quale migliore collocazione di una fermata della metropolitana a due passi da un’università e di uno dei più importanti ospedali di Milano?  Perché ogni volta lo scavo di una stazione fa tanto paura e poi, una volta conclusi i lavori, ci si accorge di quanto questo servizio sia utile alla zona? Unica pecca, secondo noi, della stazione Sforza/Policlinico è che questa non sarà (al momento) collegata alla stazione di Crocetta di M3. O meglio, il tunnel di collegamento pedonale doveva essere costruito a scomputo oneri per i lavori intrapresi dal Policlinico, ed essere collocato proprio nei sotterranei dello stesso. Cosa a cui il Policlinico ha (tardivamente) opposto ragioni tecniche di non fattibilità. Adesso pare che la questione sia riaperta (sarà anche per questo motivo che il Policlinico si sta facendo sentire?). Insomma: la questione è delicata, complicata e non conclusa.

Ad ogni modo, piuttosto che all’Università Statale, forse problemi maggiori potrebbero essere causati al Policlinico, dove , proprio adiacente al cantiere vi è l’accesso alla camera mortuaria o l’accesso al pronto soccorso, che si trova di fronte; così come anche l’esistenza contemporanea del cantiere per il rinnovo del Policlinico che dovrà continuare le sue attività insieme a quelle dell’ospedale.

Spiega al Corriere della Sera Fabio Terragni, presidente della società concessionaria di M4, che «La fermata è strategica, è dedicata ai servizi che lì la città offre, scuole e ospedali. Ricordo che sia con l’Università sia con il Policlinico sono in corso dallo scorso novembre incontri per cercare di mitigare al massimo l’impatto dei cantieri, tanto che i lavori per quella stazione non sono ancora iniziati. Rischiamo ritardo»

E sui rischi chiarisce: «I costruttori garantiscono che queste opere sono del tutto compatibili con la delicatezza degli edifici storici, come avviene in tutto il mondo ed è ampiamente dimostrato a Milano dalla decennale convivenza tra le linee metropolitane e i principali monumenti della città, Duomo in primis. Infine voglio ricordare che il tracciato del progetto preliminare, tratta San Cristoforo-Sforza Policlinico, risale al 2003 ed è stato approvato dal Cipe nel 2007. Nel 2013 è stato approvato il progetto definitivo, dopo la convocazione della Conferenza dei servizi a cui erano stati invitati tutti i soggetti istituzionali interessati dall’opera. Allora avrebbero dovuto dire alt».Dal consorzio M4 fanno notare poi che uno stop oggi provocherebbe ritardi «difficilmente compatibili con la natura della concessione in project financing. E a pagare sarebbero tutti i milanesi». La richiesta di ateneo e ospedale è invece rivedere subito il piano, «avviare un tavolo congiunto e arrivare a un’ipotesi di progetto condivisa».

Insomma, secondo noi queste sono solo sollevazioni che non hanno grande importanza e che la M4 dovrebbe andare avanti. Non fosse altro per sistemare l’area di competenza del Policlinico, l’obitorio, e che pare più Bagdad dopo i bombardamenti che un posto civile, come avevamo già riportato qualche anno fa in un articolo.

Questa invece la risposta di M4

M4_5_Sforza copia

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Ringraziamo per le mappe Metroricerche

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Guastalla – La stazione Sforza non s’ha da fare?”

  1. Quello che serve è una fermata per il Palazzo di Giustizia ed una connessione alla linea 3.
    Quindi lascerei volentieri il Policlinico nel suo brodo e ne farei una in Via Santa Sofia ed una all’angolo di Corso di Porta Vittoria.

    Ma la vera domanda è: il Policlinico in cambio dei permessi per il monumentale piano di ristrutturazione, cosa ha dato in cambio alla città? Magari potremmo fargli pagare le varianti per fare le due fermate che servono?

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  2. La M4 deve andare avanti senza SE e senza MA!

    Adesso si svegliano tutti fuori tempo massimo?
    Tutti conti e marchesi qui…alla gente serve la metro per andare a lavorare.
    Ecchediamine!

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  3. Ma basta con queste principessina sul pisello.
    Adesso si sono accorti che forse ci sarà qualche camion intorno alla sede.
    I lorsignori che hanno il parcheggio gratis e riservato solo per loro.

    Quindi certo non realizziamo la fermata m4 più congrua e al meglio perché a lorsignori la puzza dei camion non piace troppo. Per il tempo di realizzare i lavori.

    Gli stessi che hanno impedito di fare il collegamento missori -m4
    Pensino invece di pagare gli oneri per i vecchi lavori realizzati in passato

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  4. È pazzesco, semplicemente pazzesco… A furia di lavorare in un chiostro, sta gente si è convinta di essere ancora nel medioevo!!!!

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      • Son perfettamente d’accordo.
        Se domattina il Rettore o il Presidente del Policlinico si svegliano e decidono che non vogliono avere un canale sotto le finestre o all’ingresso dell’Ospedale, che facciamo?
        Rinunciamo alla riapertura dei Navigli?

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