La centralissima Piazza Meda si trova a due passi da Piazza San Babila, da Corso Vittorio Emanuele e da Via Manzoni. Nel 2005 iniziarono gli scavi per il parcheggio sotterraneo che ancora oggi si trascina le polemiche del tempo (perché realizzarlo i reperti archeologici ritrovati che fine hanno fatto ecc…).
Come avevamo già fatto notare nel 2013, la grande aiuola che prima deliziava i cittadini con il suo prato verde, i fiori attorno al disco Solare di Arnaldo Pomodoro e, soprattutto, i bellissimi ciliegi da fiore che in primavera rallegravano la piazza ora sono spariti. L’aiuola è ricoperta da una siepe di lonicera, un sempreverde tappezzante, che pare più una pianta infestante che una siepe adatta ad abbellire le aiuole sebbene sia certamente meno dispendiosa di un prato che deve essere potato ogni mese.
Noi, che cerchiamo sempre di guardare oltre la superficie… non ne siamo troppo felici, perché materiale vario tra cartine, foglietti, bicchieri di plastica, lattine e quant’altro (abbiamo visto anche feci umane) si incastra sotto i cespugli. Oltretutto il monumento, che prima della realizzazione del parcheggio era leggermente sollevato su una specie di collinetta, ora è praticamente sovrastato dai cespugli e attorno c’è un deserto sterrato. Insomma, la grande aiuola, secondo noi era più bella prima.
Adesso il Comune si è accorto finalmente dello stato pietoso in cui versa l’aiuola. Come si vede dalle foto, i giardinieri comunali stanno potando i cespugli e chissà con cosa verranno sostituiti. Noi speriamo in un bel prato verde con cespugli fioriti a macchia.
Purtroppo si fa fatica a trovare in rete immagini della piazza com’era prima di quest’intervento.
Ecco cosa si nascondeva sotto i cespugli rigogliosi della piazza.
La situazione dell’aiuola come si presentava fino a poche settimane fa.
La parte centrale, è come si vede dalle foto, completamente a chiazze, e crea un senso di negligenza e poca cura.
Ecco il punto dove qualcuno va a defecare indisturbato, magari nascosto dai cespugli folti.
Il marciapiede laterale, molto stretto, e non abbiamo mai capito il perché, risulta anche un percorso ad ostacoli dove i lampioni sono stati posizionati nel mezzo del passaggio, rendendo il percorso difficoltoso.