Milano | Cordusio – Un progetto per Broletto 16

Prosegue il rinnovo nell’area del Cordusio.

Uno dei palazzi più brutti del Cordusio, ovviamente a nostro parere, sta per cambiare aspetto

Abbiamo trovato un progetto che potrebbe dare un nuovo aspetto, più gradevole a questo stabile al civico in via Broletto 16 costruito probabilmente negli anni Sessanta ad uso uffici.

Dobbiamo dire che la riqualificazione proposta dallo studio MCM Architetti ci piace molto e alleggerisce, oltre a rendere più moderno e interessante, questo palazzo incastrato tra un edificio di edilizia popolare del Settecento e un più recente edificio del primo Novecento.

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Ecco i rendering di MCM

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Le viste dall’alto che mostrano la posizione rispetto a piazza Cordusio.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

6 commenti su “Milano | Cordusio – Un progetto per Broletto 16”

  1. Ennesimo scatolone di vetro? Ormai tutte le riqualificazioni di palazzi per uffici degli ultimi anni producono sempre lo stesso risultato. La città si sta riempiendo di palazzi fotocopia che probabilmente tra 10/20 saranno passati di moda e risulteranno nuovamente ‘sorpassati’.

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  2. Sono d’accordo con Davide. Basta vetri. Ora almeno il palazzo ha una bella facciata in pietra rosa.
    Mi sembra un progetto peggiorativo, che non dialoga con i palazzi a fianco.
    la facciata andrebbe preservata. Le poche cose di qualità degli anni 60 andrebbero Mantenute.. …

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  3. Adesso sembra decente perché è nuovo e quindi sembra di poter dire “meglio di prima”, che è il motto della Milano di questi anni.

    Fra trent’anni sarà uno dei simboli della mania provincialotta di buttar giù tutto solo per rifarlo scopiazzando qua e la l’ultima moda, che imperava nella Milano degli anni 10 del XXI Secolo.

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  4. pensavo di essere rimasto l’unico ad apprezzare le architetture di qualità degli anni del boom economico… bene. qui devo dire che anche l’ipotizzato restyling mi piace, ma come hanno giustamente detto gli altri commentatori, se continuiamo a cancellare le architetture di quel periodo, tra una ventina d’anni finiremo per rimpiangerle.

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