Milano | San Luigi – Una piazza per la chiesa

Piazza San Luigi, il sagrato per la graziosa chiesa di San Luigi Gonzaga, è a dire il vero, una piazza alquanto brutta e mal progettata. Usata più come parcheggio per le auto che per luogo di ritrovo, anche da parte dei fedeli. La piazzetta è formata dall’incrocio di tre vie, Don Bosco, Scrivia e Tagliamento. Noi, in un fotomontaggio, abbiamo provato a togliere le automobili e a piantare tre alberi. Certo potrebbe essere sistemata in mille altri modi, ma il nostro vuol essere solo un suggerimento.

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Questa monumentale tempio ideato dal Parroco di Vergiate don Locatelli e studiato in tutti i suoi particolari dall’Ing. Casati lo si volle dedicare a San Luigi Gonzaga, un giovane nobile del 1568 che ha lasciato il “palazzo per farsi prossimo dei lebbrosi in un ospedale”.

Posta la prima pietra nel novembre del 1892 nel lontano quartiere periferico di Gamboloita, a sud della ferrovia di Porta Romana, il tempio di stile lombardo-basilicale venne aperto al culto nel 1896 e consacrato dal cardinal Ferrari il 3 luglio 1897. Generose offerte raccolte in tutta la diocesi permisero il completamento della chiesa in tempi brevi.

Nel 1903 su progetto dell’ingegner Antonio Casati, venne costruito il grande campanile, alto 50 metri. Le cinque campane in bronzo furono consacrate il 12 giugno del 1904, e su tutte le campane fu realizzata la decorazione pittorica opera di Giulio Cesare Poggi e Luigi Grossi. Realizzati il campanile e la torre campanaria, si pensò di costruire l’orologio per lire 1364.

Seguirono la facciata nel 1906, e, nel 1908, l’altare maggiore dominato da una statua di legno di San Luigi Gonzaga. Di fronte all’altare, per terra, è stato posto nel 1971 un mosaico che ricorda il Concilio Vaticano II; al centro di questo mosaico spiccano i due stemmi di Giovanni XXIII e di Paolo VI i due pontefici del Concilio. Sempre sull’altare sono custodite le reliquie dei Santi Martiri Gervaso e Protaso. Uno dei due altari è dedicato alla Madonna del Rosario, compatrona della Parrocchia. Ai lati della sua statua sono dipinte le immagini di S.Monica, madre di Sant’Agostino, e di San Giuseppe.

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Abbiamo notato anche una cosa particolare, che ci ha incuriosito, il fatto che via Don Bosco verso i numeri bassi finisca come vicolo cieco perché sbatte contro il terrapieno del cavalcavia ferroviario di Corso Lodi. Il Comune potrebbe creare una scalinata che scendendo da Corso Lodi possa rendere quest’angolo meno “chiuso”.

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4 commenti su “Milano | San Luigi – Una piazza per la chiesa”

  1. Certo che le auto rovinano ogni possibile piazza, via e scorcio cittadino. E se si contano i parcheggi non sono poi nemmeno tanti. Poche decine di auto per rovinare completamente la fruizione di uno spazio pubblico per centinaia o migliaia di cittadini. È semplicemente ingiusto. Liberiamo la città, restituiamola ai cittadini.

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  2. Incredbile come possa cambiare la percezione di un luogo con interventi in fondo minimi, trasformando uno slargo anonimo in uno scorcio decisamente grazioso. facciamolo!

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  3. Ci sono passato per caso sabato…bellissima piazzetta….un angolo senza tempo di Milano primi 900 da conservare di cui ignoravo l esistenza trovandosi alle spalle di corso lodi. Concordo con la scaletta per salire il terrapieno perché credo che tutti entrino in quella vietta affascinati dall’atmosfera (e dal cortile del bar dell ACLI) per poi trovarsi bloccati. Ottimo il gelato della gelateria di lato alla chiesa :D!

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