Milano | Un problema di verde

Da un po’ di tempo ci siamo accorti che il verde a Milano sta diventando selvaggio o, in alcuni casi, sta addirittura morendo. Cespugli secchi, fiori che vengono soffocati da erbacce, alberi con fronde che coprono cartelli stradali o semafori. Cosa sta succedendo? Il Comune si è scordato di dover aver cura di aiuole e verde pubblico?

Naturalmente non siamo gli unici ad essercene accorti, ma anche i Municipi, oltre ai cittadini autori delle migliaia di segnalazioni che stanno giungendo al Comune da diverso tempo.

A quanto pare la causa di questa mancanza di cura è dovuta al cambio d’appalto andato in porto a inizio aprile, che ha visto l’arrivo di un nuovo consorzio per la cura del verde; ma che, come si vede, sta causando non pochi problemi al Comune.

“L’operatore precedente non ha lasciato una situazione ottimale – dice l’assessore al Verde, Pierfrancesco Maran, alla Repubblica – , tuttavia siamo in costante contatto con il nuovo consorzio per segnalare tutte le situazioni che richiedono un intervento. È un primo periodo di assestamento ma siamo certi che il servizio migliorerà”.

Per qualcuno, come per l’assessore al Verde del Municipio 8, Enrico Fedrighini (fonte La Repubblica), il problema pare sia il fatto che il nuovo operatore ha vinto la gara con un eccessivo ribasso, tanto che non riesce più a garantire gli stessi servizi dei precedenti consorzi. Oltre al fatto che da questa volta l’appalto prevede la divisione in tre lotti, uno per ogni tre municipi; una scelta che era stata fatta per agevolare il dialogo tra i gestori degli appalti e i rappresentanti dei municipi, ma che, a voler ben guardare, sembra stia complicando ulteriormente ogni procedura. Insomma, un bel pasticcio da risolvere quanto prima.

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2 commenti su “Milano | Un problema di verde”

  1. vogliamo parlare di p.za Ohm (fine lavori 2013), dove su 7 aiuole, solo UNA è sopravvissuta? Senza contare quelle limitrofe di via S.Rita e quella assurda SOTTO il ponte Don Milani?! Il tutto per 3mln e mezzo di euro (!).
    A chi dobbiamo chiedere i danni…?
    Forse ai due “ideatori” direttamente da Napoli con furore… Vincenzo Corvino e Giovanni Murtari?
    Grazie….!

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