Milano | Servizi: la mappa delle “vedovelle” in città

Piazzale Arduino

Milano si prepara all’estate, tra il profumo di tiglio che invade le strade e le temperature tipicamente elevate. Per combattere il caldo di questi giorni, cittadini e turisti possono rinfrescarsi grazie alle 668 “vedovelle” dislocate in tutte le zone della città.

Per trovarle facilmente, da oggi, basta collegarsi al Geoportale del Comune di Milano e consultare la mappa interattiva. Al link, oltre alle 668 fontanelle, è possibile conoscere la posizione delle 18 case dell’acqua presenti in città, equamente distribuite sul territorio.

Le vedovelle sono le tipiche fontanelle pubbliche di Milano e il loro nome si deve al filo d’acqua continuo che sgorga, paragonato al pianto di una vedova.

Il flusso d’acqua costante delle vedovelle permette di mantenere sempre l’acqua in movimento, preservandone così la freschezza e la buona qualità, evitando la stagnazione e la formazione di flora batterica attorno alla bocca da cui sgorga.

Disegnate nel 1931, sono realizzate in ghisa e di colore verde ramarro: la prima vedovella è stata quella di Piazza della Scala e, a differenza delle altre, è realizzata in bronzo.

Il geoportale, lanciato lo scorso febbraio, permette di gestire e condividere in maniera integrata tutti i dati geografici in possesso del Comune di Milano, consentendo così una pubblicazione agile e snella dei dati territoriali anche in formato open. Per effettuare una ricerca sulla piattaforma è sufficiente inserire una chiave all’interno del catalogo o scegliere tra le diverse tematiche proposte (ambiente, educazione, mobilità, territorio, topografia, storiografia) e il sistema rilascerà l’informazione mappata e disponibile per il download.

La piattaforma è in costante aggiornamento con rilasci progressivi e l’implementazione di nuovi servizi geografici e funzionalità ed è disponibile al link https://geoportale.comune.milano.it/sit/

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Servizi: la mappa delle “vedovelle” in città”

  1. Il più bell’arredo urbano che ci sia. Unico appunto: l’utilizzo del termine vedovella. A noi ragazzi del 1953 e simili era noto il termine “drago verde” oppure, in milanese, vedova (pronuncia vèdua). Non so da dove arrivi l’uso della parola vedovella, inesistente nel dialetto milanese e probabilmente tipica di altre regioni.
    Ormai sono un milanese anziano, perdonate la pignoleria.

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