Milano | Santa Giulia/Rogoredo – Inaugurata la nuova piazza ai piedi di Sky

Inaugurazione di una nuova piazza al quartiere Santa Giulia

Una grande area pedonale per i residenti del quartiere e per i lavoratori di Sky che garantisce un miglior collegamento tra la stazione di Rogoredo e la promenade del quartiere. È stata inaugurata questa mattina la nuova piazza di Santa Giulia, vicino via Russolo, di fronte all’edificio 3 di Sky Italia.

La piazza, realizzata da Milano Santa Giulia S.p.A. (Risanamento) a scomputo oneri, ha una dimensione di circa 9mila mq, di cui una buona parte a verde, ed è stata pavimentata in pietra di granito bianco, con la posa di circa 40 piante di tilia cordata, circa 10 aiuole con arbusti, panchine, stalli per le auto elettriche e rastrelliere. Il progetto ha reintrodotto anche il Kiss and Ride in prossimità della stazione di Rogoredo e gli stalli per la sosta Taxi di fronte all’edificio di Sky, oltre ad aver consentito il mantenimento del capolinea della Linea 88.

Il completamento della piazza segue altri interventi recentemente realizzati nell’area per renderla più ordinata e fluida anche dal punto di vista viabilistico: la sistemazione del collegamento tra via Rogoredo e la stazione, il riposizionamento del semaforo tra via Pizzolpasso e via Russolo con la riapertura dei marciapiedi, il prolungamento della promenade e la realizzazione della rotonda di via Manzù.

Prosegue nel frattempo l’iter tecnico-amministrativo per l’approvazione della variante al PII Montecity Rogoredo presentata dall’operatore. L’Amministrazione sta per avviare il procedimento urbanistico e di Vas (Valutazione Ambientale Strategica), cui seguirà la pubblicazione del documento di scoping. La variante prevede il riassetto planivolumetrico dell’area con una ridistribuzione delle funzioni presenti. In particolare, tra le grandi opere pubbliche proposte, il progetto prevede la realizzazione di un’arena, uno spazio progettato per accogliere grandi spettacoli ed eventi sportivi, e di un museo per i bambini, un laboratorio didattico pensato per formare i cittadini del futuro. Anche il Municipio 4 pochi giorni fa si è espresso positivamente sul tema e sta collaborando con una serie di osservazioni utili a migliorare ulteriormente il progetto per il completamento del quartiere Santa Giulia a nord. L’obiettivo, una volta avviata la variante, è procedere con le bonifiche entro l’estate prossima.

Inaugurazione di una nuova piazza al quartiere Santa Giulia

 

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19 commenti su “Milano | Santa Giulia/Rogoredo – Inaugurata la nuova piazza ai piedi di Sky”

  1. “Una buona parte a verde”?
    A me sembra una distesa di pietra bianca. Sembra essere tornati ai certamente non fulgidi anni di Gregotti e del suo infelice progetto Bicocca…

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  2. Zero corraggio. Anonimo. Ma perchè non osiamo di più? E poi a Mi c’è un caldo pazzesco e l’aria non è la migliore. Abbiamo bisogno di molti più alberi che danno ombra e ossigeno. E poi l’arredo urbano… qua da 70 anni si propone sempre lo stesso. Un po di progetti alla BIG Bjarke Ingels farebbero molto bene. Se qua si rifà una piazza è sempre la stessa ricetta: pavimento, panchine e tre alberelli. Che tristezza!!!

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  3. Penso che i residenti di Santa Giulia siano molto felici dopo tanti anni di calvario. Non sarà il massimo ma finalmente hanno un luogo di aggregazione e poi a Milano c’è molto peggio. Concordo comunque sul fatto che è l’ennesima occasione persa per piantare qualche albero in più.

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  4. Io credo che dobbiamo liberarci di questi progetti anonimi e tristi. Milano è una delle capitali della moda, del design e dell’architettura mondiali. Ma quando facciamo un intervento sullo spazio pubblico spesso siamo ad un livello di qualità bassissimo. Basta veramente. Una “riqualificazione” fatta così sarà il solito scempio dopo 3 anni e i primi 4 tag. Sporco, triste e banale. E pure insopportabile d’estate visto la mancanza di ombra.

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  5. Non dimentichiamoci la storia di questo quartiere. Impresa fallita, bonifica del terreno non effettuata, acquirenti rimasti in braghe di tela e nessun responsabile finito in galera. Non possiamo chiedere alla pubblica amministrazione di rimediare ai danni di pochi spietati malandrini con progetti faraonici. Si fa quel che si può e fino a quando in Italia non ci sarà la certezza della pena questi saranno i risultati.

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  6. Da frequentatore del quartiere posso dire che è l’ennesimo scempio che risanamento e il comune hanno piazzato in questa zona “remota” di Milano. 2 anni buttati per fare questa spianata di cemento, inutile sia per aggregarsi che per sostarci. A questa genialata aggiungiamo anche il parco trapezio dove le piante dopo 9 (nove) anni sono ancora alte 1,80 metri… parcheggio selvaggio, bonifica ancora da pianificare e zingari nei dintorni completano il quadretto… a Milano ci sono quartieri molto più belli e serviti di questa “santa giulia da bere”… adios

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    • Tanto “remota” la zona non è, anzi trovane un’altra in Europa che è a 100 metri da metro, passante, principale linea AV del paese e a 10 minuti dall’aeroporto….

      I 40 alberi cresceranno (e sono una specie che diventa bella massiccia!), il granito è un bellissimo materiale e un bel giorno ci saranno baracchini, tavolini e attività.

      Insomma, va bene che Santa Giulia ha avuto parto difficile, ma a me non sembra che si stia evolvendo male, anzi!

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      • Carissimo,
        Solo i mezzi sono il vanto di questa zona, per il resto ZERO servizi!

        Gli alberi cresceranno… ti invito a farti un giro al parco trapezio, poi ne riparliamo. Senza contare che ne hanno piantati una 20, quando potevano metterne il doppio.

        Il granito è bello: pure qui, fai un giro per via cassinari (la famosa promenade), poi ti renderai conto dello schifo che è… rotto, sporco e bollente d’estate… un po’ di verde no?!? Costava meno, ma qui siamo in Italia, devono mangiare un po’ tutti, pertanto meglio fare una bella cementata…

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        • Quel che dici e’ figo e suona benissimo.
          Pero’ il granito e’ meglio del bitume che c’e’ a Milano dappertutto (i marciapiedi della promenade e le piazze col pratino all’inglese a Milano? ma siamo seri!)

          Gli alberi crescono…anche al parco trapezio. E’ il bello della naura: un giorno saranno tutti delle bestie da 40 metri!
          Capisco che per un cittadino di Milano e’ difficile crederlo, ma abbi fede: i tigli sono alberi maestosi!!

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  7. Ste mega spianate in stile sovietico proprio non le capisco.
    Ma il tratto centrale cosa dovrebbe significare? !? Una distesa di pietra senza un albero, una panchina, un po’ d’ombra, boh….Col caldo di questi giorni ci puoi cuocere la grigliata

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  8. Incomprensibile.
    Pochi albere, zero ombra, panchine scomode. Se questo diventa un luogo di aggregazione io sono Charlie Chaplin. Mah.

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  9. A guardarla fa venire caldo. P.za Gino Valle 2 la vendetta…

    Certo, negli anni ’70 avrebbero fatto un grande parcheggio, qualche passo avanti lo abbiamo fatto.
    Non si può dire neppure che sia brutta… ma quando penso alle zone uffici in giro per il mondo vedo sempre tanto, tanto verde. Aree realmente fruibili, non solo da passarci rapidamente. Insomma, non c’è carattere, un’altro luogo anonimo.

    Temo che la paura di mettere il verde sia causata dalla manutenzione. La pietra te la dimentichi, le piante le devi gestire… peccato che il riusltato è estremamante differente

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  10. A mio parere quest’area ciclico-pedonale non puó essere utilizzata nel miglior dei modi.
    Chi farebbe una passeggiata rilassante in questo ‘vuoto urbano” ?
    Quali sensazioni piacevoli si potrebbero provare stando seduti su una seduta a guardare ciò che si ha intorno ?
    Chi porterebbe i propri bambini in un luogo poco attrezzato, così aperto e insicuro?
    Il cosiddetto ‘flaneur’ cosa penserebbe a riguardo?
    Un vuoto urbano è importante quanto una costruzione, anzi molto di più, in quanto rappresenta il collegamento tra gli edificati quindi realizzare uno spazio di questo tipo dovrebbe comportare molta attenzione e cura;
    L’urbanista dovrebbe immedesimarsi nel cittadino che avrá modo di utilizzare quello spazio (basti pensare ai famosi progetti di A.Burden) e studiarlo nei minimi dettagli, così da capire il senso futuro e procedere con la realizzazione e il successivo utilizzo di quella parte “dell’urbe” (citando I. Cerdà.)

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  11. Solita spianata che piace tanto agli architetti, ma non è usufruibile per mancanza d’ombra e di spazi raccolti.

    Tra l’altro un prato alberato costa molto meno che una spianata di pietra.

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  12. spaventoso… sembra proprio che un progetto nato male sia destinato ad avvitarsi su se stesso in una discesa interminabile nell’alienante e nel disumano. E nemmeno uno specchio d’acqua a mitigare l’orrore…

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