Milano | Tre Torri – Una serra a CityLife per le Quattro Stagioni

Lo Studio internazionale di progettazione e innovazione Carlo Ratti Associati, insieme all’immobiliare CityLife, ha svelato il “Giardino delle Quattro Stagioni“, un giardino all’interno di una serra  di 2.500 mq dove tutte le quattro stagioni coesistono tra di loro, contemporaneamente, durante tutto l’anno. Sarà realizzato all’interno dell’area di CityLife (Probabilmente dietro la torre Libeskind-il Curvo) ed è chiaramente ispirato alla vicina ed omonima Fontana delle Quattro Stagioni, situata in Piazza Giulio Cesare. Sulla base di un concetto del dottor Barbara Römer, fondatore dello Studio Römer, studio per la consulenza creativa , il progetto sfrutta un nuovo sistema per il controllo climatico ad alta precisione, con il quale viene utilizzata l’energia solare attraverso pannelli fotovoltaici, per poi essere parzialmente ridistribuita tra i diversi settori stagionali, con zero consumo energetico. Il progetto mira a recuperare un più vicino rapporto tra abitanti della città e cicli della natura.

Centinaia di specie vegetali saranno presenti all’interno del Giardino delle Quattro Stagioni, ospitate sotto una membrana trasparente di ETFE regolata grazie all’utilizzo di sensori per far sì che si apra e si chiuda all’uopo, consentendo una precisa regolazione delle condizioni ambientali sottostanti. Controllando costantemente due delle componenti chiave per la crescita della vegetazione – livello di illuminazione e calore – il sistema consente alla metamorfosi delle piante di seguire i diversi cicli stagionali.

I visitatori potranno passeggiare attraverso quattro aree stagionali, partendo dalla primavera e finendo con l’inverno, osservando come si svolge, nel normale susseguirsi delle stagioni, la trasformazione della natura nel tempo

La struttura a membrana ETFE sarà inoltre ricoperta da celle fotovoltaiche per consentire una produzione di energia pulita tutto l’anno. Grazie ad uno scambiatore di calore, tale energia potrà essere utilizzata per raffreddare lo spazio nell’area invernale o per riscaldare lo spazio estivo. Il sistema funziona come farebbe un frigorifero, ‘creando’ il freddo da una parte e il caldo dalla parte opposta. Ulteriori trasferimenti di calore tra i padiglioni, quando necessari, consentiranno ad ogni area di raggiungere le condizioni climatiche ‘intermedie’ desiderate.

Il Giardino delle Quattro Stagioni sarà una sorta di laboratorio che tocca anche la questione del cambiamento climatico, del suo controllo e del possibile rimedio: un problema che Carlo Ratti Associati ha esplorato in diversi progetti negli ultimi anni – tra cui Cloud Cast e Sun & Shade.

“Più le condizioni del cambiamento climatico diventano estreme, allo stesso modo aumenta significativamente l’importanza di progettare una visione strategica di rimedio climatico”, afferma Carlo Ratti, professore presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e partner fondatore di Carlo Ratti Associati.

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

12 commenti su “Milano | Tre Torri – Una serra a CityLife per le Quattro Stagioni”

  1. Si.. Bello,cosi pero’ il grande polmone verde si assottiglia sempre piu’ ..
    È praticamente una distesa continua di strutture la dentro, bo, va be , lasciamo perdere

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  2. E’ un ottimo progetto altro che! Un ulteriore iniziativa per poter vivere city life da cittadini e non solo da residenti.
    Lo sviluppo di questo nuovo quartiere per Milano è fondamentale sia per la creazione di posti di lavoro e sia per la qualità della vita in città.

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  3. Su questo progetto devo dire che dissento, anche perche’ parlare di zero consumo energetico e’ completamente fuorviante. Perche’ creare tanto cemento per riprodurre la natura quando basterebbe solo preservarla la natura ? Detto questo senza tono polemico vediamo cosa ne viene fuori potrebbe invece sorprendermi.

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  4. L’area è quella dove doveva sorgere il Museo di Arte Contemporanea che il Comune non ha voluto? Cioè è un nuovo progetto per la stessa area?
    Nel tal caso non entra nel computo del “verde” previsto ma è un “di più” (anche se immagino a pagamento e pure salato….)

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    • Aspe polemizziamo per bene, Pisapia non ha voluto, ha preferito spendere soldi per ristrutturare l’inutile Velodromo anzichè cercare fondi per costruire un qualcosa di innovativo come il museo di arte contemporanea.

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  5. Finché non vedo non credo, se fosse fatto sarebbe meraviglioso per tutti! Milanesi, Turisti (che viaggiano per visitare i parchi), un museo del verde per una maggiore cultura del verde, oltretutto permetterebbe di essere anche un “giardino d’inverno”, ne ho visto di recente uno a Sheffield abbastanza piccolo ma che manca completamente Milano, incrociamo le dita!

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  6. Che fine ha fatto questo progetto ? Vedo sorgere solo torri e palazzi !!! C’è chi si lamenta che il parco si assottiglia sempre più con questa costruzione ma coi nuovi palazzi invece si espande ? Mah …

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