Lunedì 11 settembre riprende regolarmente il servizio, dopo la sospensione del periodo estivo, della metrotranvia Milano-Limbiate che collega i comuni di Cormano, Paderno Dugnano, Varedo, Limbiate a Milano.
Negli scorsi mesi, dopo la drastica riduzione del servizio imposta da Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) dal 1°maggio al 10 giugno per ragioni di sicurezza, gli amministratori dei comuni interessati alla tratta, insieme alla Provincia di Monza e Brianza, alla Città Metropolitana, all Regione e ad Atm avevano pianificato una serie di interventi finalizzati a garantire la ripresa del servizio con l’inizio dell’anno scolastico. Oggi Ustif, verificate le condizioni di sicurezza e il feedback sulla fase di pre-esercizio in corso, ha rilasciato il nulla osta alla partenza del servizio viaggiatori.
I principali interventi effettuati a partire da giugno, nel rispetto dei tempi dettati da uno stretto cronoprogramma, sono stati: la posa di quattro impianti di passaggio a livello senza barriere con SOA (Segnalatore Ottico Acustico), la posa e l’ampliamento di tre impianti semaforici, la sistemazione di alcuni impianti semaforici guasti, l’adeguamento della segnaletica verticale e orizzontale, gli interventi di rinnovo sull’armamento e sulla linea aerea e il taglio della vegetazione per migliorare la visibilità viaria e del tram.
Da lunedì 4 settembre si è svolto un periodo di pre-esercizio senza passeggeri e con personale Atm (utilizzando quattro tram in circolazione), che prosegue oggi, venerdì 8, e sabato 9 settembre per completare la formazione del personale operativo di Atm.
Il servizio tram sarà attivo dal lunedì al sabato dalle 6 alle 10 circa e dalle 16,30 alle 21 circa per coprire le fasce orarie con maggiore afflusso di passeggeri. La mattina, oltre al tram saranno in servizio dei bus a rinforzo. Mentre il bus, che completerà l’offerta di trasporto giornaliera, circolerà dalle ore 9 circa alle 17 circa dal lunedì al sabato e la domenica e i festivi dalle ore 6 circa alle 24. La frequenza dei tram sarà di circa 20/25 minuti mentre quella dei bus di 30 minuti. La capienza del tram è di circa 350 passeggeri.
Atm ha anche predisposto un piano di comunicazione ai cittadini con pubblicazione di news sul sito www.atm.it, tweet sul canale @atm_informa e avvisi nelle fermate della linea. Nei primi giorni di riattivazione del servizio sono previsti sulle principali fermate degli Assistenti alla Clientela per dare informazioni e supporto ai passeggeri.
La linea Milano-Limbiate è importante perché consente ai cittadini provenienti dalla Brianza (Cormano, Paderno Dugnano, Varedo, Limbiate) di utilizzare il trasporto pubblico e collegarsi alla linea 3 della metropolitana (Comasina) e quindi di diminuire l’ingresso delle auto verso Milano, lungo la via Comasina e la strada provinciale Milano Meda.
Grazie ai lavori fatti da Atm e dai comuni della tratta, da maggio a oggi, le vetture tranviarie possono viaggiare negli orari di punta con maggiore frequenza rispetto a prima – si passa dai quasi 60 minuti di maggio a 20/25 minuti.
Il servizio sarà effettuato con queste modalità sino all’inizio dei lavori di riqualificazione e potenziamento della tranviaria Milano-Limbiate. Un processo già avviato che prevede di incrementare la capacità di trasporto passeggeri, la sicurezza e la qualità del servizio. Il progetto è finanziato dal Governo con 59 milioni di Euro a cui si aggiungono risorse della Regione Lombardia e dei Comuni della tratta. È stato già avviato il lavoro con MM per aggiornare il progetto di fattibilità (passaggio necessario per la presentazione al Governo), la redazione del progetto definitivo e la successiva realizzazione della nuova linea.
Buone notizie.
Non del tutto. Si è investito il minimo indispensabile per tenere la linea aperta solo per le ore di punta. Punto. La situazione in realtà è abbastanza grave. In appena 11km di linea sono presenti 5 diverse tipologie di binari, alcuni rinnovati nella chiusura estiva del 2012, alcuni quest’estate, alcuni non rinnovati da più 30 anni.
Inoltre, buona parte delle vecchie traverse di legno sono marce, tant’è che nella tratta più critica, fra Varedo e Limbiate, i binari sono tenuti insieme da sbarre provvisorie di metallo, dato che le traverse non sono più capaci di garantire la stabilità dei binari e quindi lo scartamento corretto. Poi, la massicciata che fa da fondo ai binari è pesantemente inquinata dal terriccio sottostante. In più, molte delle nuove traverse non sono impregnate, il che vuol dire che fra 2-3 anni saremo di nuovo nella stessa situazione.
Dulcis in fundo, l’Ufficio Tecnico del Comune di Varedo, nel piazzale la nuova segnaletica relativa ai passaggi a livello, è riuscito nell’ardua impresa di rendere il raddoppio del capolinea inutilizzabile come raddoppio, in quanto ha piazzato i cartelli stradali nella sede tranviaria, rendendo uno dei due binari non più utilizzabile.
Adesso si parla tanto di un nuovo progetto di risistemazione, con tanto di incarico a MM per la sua redazione. In realtà il progetto c’è già da tempo, per di più era presente sul sito di MM stessa! E come già detto, dei soldi per la sistemazione della linea c’erano, ma sono stati destinati ad altro.
Di fatto, si è semplicemente pensato a rattoppare qua e là il binario e a mettere qualche cartello. I SOA invece sono più che necessari, e magari lo si poteva fare ben prima.
Ma quelli di Varedo sono defic….?
Ma ai paesi non interessa questa linea che combinano tutti questi pastrocchi?
Bispgnerebbe rilanciarla anche i chiave turistica.
Gli altri Comuni interrssati hanno seguito le regole del Codice della Strada in maniera ferrea, solo Varedo ha “reinterpretato” il CDS (sorvoliamo sul raddoppio non più utilizzabile).
Il problema fondamentale è che nella normativa italiana una chiara definizione di “tranvia interurbana” non esiste, e quindi succede che qualcuno faccia casino.
Varedo estemporaneo..
Grazie per le info
Perchè per rifare i traversini non usano quelli che si recuperano dagli scarti di gomme e altri materiali.
http://www.greenrailgroup.com/
Queste sono cose concrete che le amministrazioni dovrebbero fare, cercare di fare i lavori utilizzando nuove tecnologie sostenibili.
Non si poteva utilizzare un più moderno tram “Sirio”? Con un piccolo investimento si poteva adattare la linea a questi tram e farli circolare con frequenze più “umane”. Che so? Ogni 10 minuti almeno nell’ora di punta
No, i Sirio non possono essere utilizzati poiché sono monodirezionali, mentre la linea può essere gestita solo con mezzi bidirezionali interurbani come gli scassoni della foto d’apertura. Li chiamo “scassoni” perché ormai hanno quasi 60 anni (in realtà molti di più essendo ricostruzioni di mezzi degli anni ’30-’40). Di questo sembrano essersene finalmente accorti in ATM, dato che tra poco dovrebbe partire la gara per circa 10 nuovi tram interurbani.
Inoltre, essendo la linea a binario unico, gli attuali (e mai mutati) punti di incrocio purtroppo permettono una frequenza massima di circa 22 minuti per direzione.
Il soldi del megaprogettone di ristrutturazione (che avrebbe permesso una ricostruzione seria della linea come dici tu) sono stati scippati dall’Expo, per ripianare dei debiti.
Non conosco esattamente come siano i 2 capolinea. Ma penso che si possa costruire una sorta di “anello” in modo da utilizzare i Sirio che, una volta arrivati in fondo, possano invertire la rotta agevolmente.
Poi – detto tra noi – se non ricordo male in alcuni punti si potrebbero raddoppiare i binari in modo da aumentare le frequenze e togliere di mezzo questi “scassoni” (termine perfett!) che sono orrendi per la vista tanto quanto lo sarebbe vedere Rosy Bindi in guepierre o Giuliano Ferrara con i leggins.
Tu che (te lo leggo in “faccia”) mi sembri sul pezzo, secondo te non si potrebbero raddoppiare i binari almeno in 2 o 3 punti anche solo per un centinaio di metri? Io abito altrove e non ricordo bene
Riguardo ad eventuali anelli, prima del 1999 la linea terminava a Milano con un anello in via Valtellina, a poche decine di metri dall’Alcatraz per interderci, dove oggi c’è un’area parcheggio. Anello “fasullo”, dato che era situato su più vie. Quando nel 1999 iniziarono i lavori di M3 in Maciachini, la linea fu tagliata prima ad Affori e poi nel 2011 a Comasina, isolandola dal resto della rete. Al capolinea storico di Limbiate Ospedale di spazio ce n’è poco, essendo la tranvia stretta fra la strada e il muro di cinta dell’ospedale. Alla Comasina il poco spazio che c’era è stato preso dal parcheggio di interscambio di Comasina M3.
È invece possibile raddoppiare il binario su più punti, penso alla tratta Varedo-Limbiate o alla Cormano-Comasina Capolinea. Punti critici invece sono gli attraversamenti dei centri urbani, specialmente Cassina Amata, dove già oggi quando passa il tram le auto vengono fermate; un altro punto critico è il ponte su un canale che adesso non posso cercare. (Mi sembra fosse il Villoresi ma sono quasi sicuro abbia un altro nome e non sia quello). Il progettone, che dovrebbe ancora trovarsi sul sito di Metropolitana Milanese, prevede un raddoppio completo a centro strada fino a Cassina Amata (circa 7km), lasciando il resto a binario unico (compresa la tratta Varedo-Limbiate -quella ridotta peggio-)
Riguardo agli scassoni, ai tempi (anni 60/70), furono una soluzione ottimale e un ottimo modello, essendo costruiti con le ottime motrici interurbane serie 500 degli anni 30. Dal 1968 al 1972 furono utilizzati persino sulla tratta extraurbana di M2 verso Gorgonzola (a Gessate si arriverà solo nel 1985). Solo che ormai sono consumatissimi, tant’è che qualcuno ha dei buchi sulla carrozzeria. Menomale che almeno 10 tram nuovi saranno presto in ordine (si spera).
Ed in ogni caso il comfort di marcia degli “scassoni” , che formalmente si chiamano “bloccati”, resta a mio avviso migliore rispetto a quel poco che possono offrire i Sirio, la cui architettura mal si adatta alla qualità e geometria dei binari Milanesi.
Ni, guarda il tram delle valli di Bergamo: la piattaforma di partenza è comunque il Sirio, e gli interni non sono niente male. Mi sembra anche che se la cavi abbastanza bene. È la versione milanese che è demenziale sotto ogni aspetto (interni, colori, marcia), come giustamente fai notare.
I Bloccati sono stati dei mezzi grandiosi, ma per come li tengono ora “scassoni” è (purtroppo) il termine giusto.
basterebbe ridipingere l’esterno in livrea gialla come gli storici tram milanesi e revampizzare l’interno, e già metà dell’attuale effetto ‘sovietico’ si ridurrebbe drasticamente …