Ortomercato di via Lombroso: appare imminente il via libera della Giunta del Comune di Milano alla delibera relativa al progetto approntato da Sogemi, società che gestisce i mercati generali. La fisionomia del nuovo Ortomercato è quella presentata già lo scorso 8 settembre in commissione partecipate dal presidente Cesare Ferrero e che ha incontrato il favore anche dell’associazione grossisti ortofrutticoli. Un intervento da 90 milioni di euro che prevede la demolizione dei quattro vecchi padiglioni e la costruzione di due nuovi padiglioni entro il 2020. Il Comune dovrebbe metterci 40 milioni, i restanti 50 milioni sono a carico di Sogemi. Prima, però, sarà necessario perfezionare lo scambio di aree di proprietà, con Sogemi che acquisisce dal Comune gli spazi di via Lombroso “cedendo” in cambio le palazzine Liberty di viale Molise. Una delle quali attualmente occupata dal collettivo artistico Macao: un nodo che Palazzo Marino dovrà sciogliere.
Partecipate: il nodo Atm
Oggi, intanto, il sindaco Beppe Sala incontra tutti i capigruppo a Palazzo Marino per parlare di partecipate. Oltre all’attesa accelerazione sul fronte Sogemi, tra i temi sul tavolo, come riporta il quotidiano Il Giorno, anche gli aggiornamenti sulle valutazioni tecniche compiute su Atm, Sea, Milanosport e Milano Ristorazione. Il nodo più caldo è naturalmente Atm, con una decisione attesa nelle prossime settimane in merito al futuro del servizio di trasporti: bando pubblico o gestione in house?
Non capisco benissimo il senso di tenere il Mercato Ortofrutticolo che attira TIR, autosnodati, camion, camioncini, furgoni ed auto di ogni tipo in mezzo alla città e pure in una zona adiacente alla circonvallazione e ben servita dal Passante quando ci son tante aree più periferiche (tra l’altro deve per forza stare nel territorio del Comune? Mica fa vendita al dettaglio…)
Di sicuro questa mossa non fa molto per valorizzare le aree adiacenti (a partire da Zama…) che come è ben noto non sono piacevoli parchi in cui passeggiare per rilassarsi.
Credo che la maledizione della zona sud-est di Milano (quella sfigata dove non succede mai niente e se succede è un mezzo disastro tipo Porta Vittoria e – speriam di no – Città Studi) colpisca ancora.
Frottole è perfetta la zona è attaccata alle tangenziali! Per cui se si facesse un progetto serio i camion non ne vedresti mezzo!
Provo a dirlo in un altro modo: ci son posti ben più vicini alla tangenziale e decentrati dove potrebbe starci un ortomercato.
La localizzazione di una infrastruttura del genere non è banale perchè poi te la tieni per decenni e decenni.
L’ortomercato fino al 1911 era in centro al Verziere poi si è spostato dove adesso c’è parco e palazzina liberty e nel 1965 è approdato dove sta adesso. Dopo 50 anni se si spostava di nuovo e al suo posto sorgeva un bel parco e quartiere a me non sarebbe spiaciuto: tenere il mercato vicino alla circonvallazione e far vivere gli abitanti oltre la tangenziale a me sembra poco logico. Avrei scelto di fare il contrario.
Peccato che,in un ottica tutta Italiana,si parli solo di Tir e tangenziali…quando invece per il grande mercato ortofrutticolo si dovrebbe ragionare in un ottica di trasporto su ferrovia,lasciando ai furgoni di media e piccola taglia la distribuzione in citta’.Il mercato ortofrutticolo di Porta Vittoria si trovava proprio adiacente lo scalo merci dei treni…Ma da noi,si sa,vince la strategia del tutto su gomma,con costi non indifferenti!
Il Mercato di Rungis a Parigi (che il nostro Ortomercato ma dieci volte più grande, vende anche fiori pesce e carne) ha l’accesso diretto alla ferrovia. E ovviamente non è dentro a Parigi ma 7 km fuori.
Chissà se quelli del Comune ci son mai stati a farci un giro prima di spendere 90 milioni nel tenere l’Ortomercato li dove sta.
Poi per farci cosa a suo posto l’ennesimo quartiere dormitorio?
Magari li ci fai la città dello sport, magari semplicemente un parco in attesa che l’area serva ai Milanesi del futuro fra 30 anni. Magari invece case, più logico farle li che urbanizzare il resto di Santa Giulia o fare una Cascina Merlata 2.
In fondo l’area è nostra.
Perchè anche se l’articolo dice che SOGEMI fa gli scambi di aree col Comune alla fin fine il 100% delle azioni di SOGEMI son del Comune e quindi per una volta che c’è un’area gigante e dentro la città e pure dei Milanesi (e non di FS ad esempio) non usarla bene mi sembra uno spreco.
D’accordissimo. L’area in questione può e deve essere destinata ad altri usi. Il mercato ortofrutticolo può e deve traslocare all’esterno della tangenziale.
Forse metterlo al di là della tangenziale, in prospettiva di sviluppo e riqualificazione a medio lungo termine, ha il suo senso…
Concordo. Si dovrebbe riqualificarla a verde e tenerla per farci le infrastrutture sportive per la città quando prima o poi avremo le Olimpiadi.
Adesso che le aree FS han preso la loro strada e a Rogoredo ci voglion fare lo stadio del calcio i grandi spazi comincian a riempirsi tutti: mica possiam fare le Olimpiadi a…Lacchiarella 🙂