Sul portale di BIM (Building Information Modeling) sono apparsi dei nuovi rendering e disegni un po’ tecnici ma che illustrano la struttura di questa straordinaria torre di circa 120 metri che sta sorgendo a due passi dal podio di piazza Gae Aulenti e via Melchiorre Gioia.
Voluta dalla committente come icona per i nuovi uffici della società Unipol Sai, Mario Cucinella Architects si rivelerà un’occasione molto importante per il panorama architettonico milanese e nazionale. Intervento che si colloca nel più ampio progetto di Porta Nuova e Garibaldi, che come ben sappiamo è un grande progetto di rigenerazione urbana che non solo ha creato nuove strutture e nuovi spazi urbani, ma che ancora stimola una riqualificazione diffusa che lentamente sta contagiando non solo i quartieri limitrofi, ma anche l’intera città.
La nuova sede Unipol Sai rappresenta un ulteriore passo verso il futuro in questo contesto, distinguendosi dal variegato panorama architettonico che la circonda, grazie ad un design elegante, abbastanza unico e distintivo al tempo stesso, frutto di uno sviluppo progettuale rigoroso.
Come abbiamo già visto, non solo la forma e il rivestimento della nuova torre sono distintivi, ma anche la piazza che si addentrerà all’interno della torre stessa permettendo una visione dell’enorme atrio che si svilupperà per l’intera altezza dei suoi 23 piani. Il grande atrio di 75 metri di altezza sul lato sud della torre funge da accesso principale e da spazio di moderazione climatica, in grado di sfruttare l’esposizione come un’opportunità energetica. L’involucro esterno a doppia pelle è concepito come un sistema dinamico, in grado di isolare l’edificio in inverno e, al contempo, limitarne il surriscaldamento estivo. Anche la geometria dell’involucro, ottimizzando la superficie di facciata, contribuisce a garantire l’efficienza energetica della torre. Lo stesso involucro termina in un’ampia vela in acciaio e vetro, elemento caratterizzante dell’edificio, che non solo mitiga l’azione degli agenti atmosferici, ma regala alla città un nuovo spazio aperto di eccezionale ricchezza e qualità. Il percorso che collega questo ingresso su via Melchiorre Gioia fino a piazza Gae Aulenti, favorisce infine la creazione di un articolato sistema di collegamenti pedonali di straordinaria qualità visiva.
Tutte queste caratteristiche, unite all’impiego di pannelli solari in facciata e di un sistema duale per la raccolta delle acque piovane, permettono all’edificio di puntare ad una certificazione LEED Platinum.
La facciata, rappresentata da una geometria a rete, è metafora del sistema a rete delle relazioni ed è elemento fondamentale per la costruzione dell’immagine naturale dell’edificio. Realizzata in acciaio, legno e vetro, la torre ospiterà spazi commerciali, un grande auditorium di oltre 270 posti, gli uffici e, in copertura, una serra-giardino panoramica con un’area dedicata a ospitare eventi pubblici e culturali.
Da profano, mi sembra davvero accattivante!
Viva gli architetti “a chilometro zero”!
Concordo!
Fantastico, avevo già visto i render, questa sì che è innovazione,
altro che quel pugno in un occhio del bosco verticale.(destinazione d’uso a parte)
Modello Inception
Fantastico, non c’è che dire!
Avanti così, Milano!
la struttura a Losanga sembra in acciaio e non legno..
Dai rendering mi piace moltissimo.
Mi piace soprattutto il fatto che tutti gli edifici di P.ta Nuova sono diversi, senza uno schema o una linea guida, diventando di fatto un vero parco architettonico moderno.
L’unica cosa che stona è il mancato uso del congiuntivo
sebbene non molto usato nel discorso scritto, non è per niente scorretto l’indicativo in una frase formulata a quel modo. serve a rimarcare che il concetto che viene esposto è visto da parte del parlante come dato di fatto e non come opinione. esempio “non posso nascondere la mia meraviglia per il fatto che mio zio Aliprando è un ladro” è corretta quanto “non posso nascondere la mia meraviglia per il fatto che mio zio Aliprando sia un ladro”, ma nella prima versione sto rimarcando la mia certezza sulla disonestà dello zio Aliprando, mentre nella seconda il fatto espresso è soggetto a dubbio.
Quanto hai giustamente rimarcato non si applica al caso in questione, dove il mancato uso del congiuntivo fa venire la pelle d’oca
Calatrava in versione soft… 😉
Quel che riempie il cuore di gioia è che finalmente le forme rigorose, funzionali e squadrate (ma alla fin fine tristi e “sovietiche”) che ci hanno ammorbato per tanta parte del 900, stian finalmente sparendo dal gusto comune.
Molta architettura sovietica a volte è triste, ma è tutto meno che funzionale, rigorosa e squadrata. Basti pensare alla metropolitana di Mosca.
Bellissima…
Progetto davvero innovativo, in particolare per l’atrio a tutta altezza non usuale nella progettazione dei grattacieli.
Milano. Ce la può fare. Avanti con progetti innovativi e corraggiosi. Avanti con il pensare a una città più ecologica, più verde, più vivibile, più aperta.
Un po mi ricora al progetto di Future Systems per Londra 🙂
https://londonist.com/london/history/when-battersea-almost-got-a-giant-sex-toy-skycraper
Bellissima, ma la struttura sarà davvero in legno???