Come da dovere, eccoci con una bella carrellata di immagini dal cantiere per la Biblioteca degli Alberi in costruzione tra via Melchiorre Gioia, Piazza Gae Aulenti e l’Isola.
Iniziamo con una piccola novità comparsa ormai un mese fa:
Un piccolo alberello d’ulivo è stato piantato in memoria di tutti coloro – magistrati, forze dell’ordine e civili – “caduti nell’adempimento del proprio dovere” il 14 dicembre scorso (2017). L’iniziativa è del Municipio 9, che ha scelto come luogo lo spazio verde tra la Casa della Memoria e il Bosco Verticale.
L’ulivo, piantato con a fianco una targa, proviene dalla foresta israeliana di Tzora, dove a settembre sono stati piantati 27 alberi in memoria dei giudici italiani vittime della mafia e del terrorismo. A guidare la delegazione italiana in Israele era stato il magistrato Piercamillo Davigo, oggi presente alla cerimonia milanese. “La memoria delle vittime del dovere è essenziale e i loro valori devono essere trasmessi alle nuove generazioni”, ha detto Davigo, ricordando alcune figure come quella del giudice Guido Galli (in sala era presente una delle figlie) “che all’inizio della mia professione per me sono stati modelli di coraggio e senso delle istituzioni”.
Proseguono le piantumazioni degli alberi, anche nella passeggiata Luigi Veronelli (la strada pedonale che collega piazza Gae Aulenti con via de Castillia.
A proposito della passeggiata Luigi Veronelli, ci siamo chiesti se apriranno dei varchi nella lunga aiuola che separa la via in due parti, quella prettamente pedonale da quella percorribile ai mezzi di servizio per accedere alla piazza sopraelevata di Gae Aulenti. Al momento non ve ne sono e la gente comunque calpesta le aiuole per attraversare da una parte all’altra, rovinando il manto erboso.
Anche l’area che si incunea tra la stazione FS di Garibaldi, la piattaforma dei palazzi Maire Tecnimont S.p.A e Via Gaetano de Castillia 10 è oramai a buon punto. Qui doveva sorgere un asilo ma a quanto pare non se n’è fatto più nulla. Al suo posto è stata creata una specie di piazzetta.
Ci siamo spostati nel vicolo de Castillia, dove, incastrato tra le due vecchie case d’epoca ci sarà la passeggiata che attraverserà il parco verso via Melchiorre Gioia. Qui, finalmente sta prendendo forma. Ci siamo anche chiesti come sarà risolto il tratto che si trova esattamente tra le due palazzine ottocentesche e che è utilizzato dagli inquilini come parcheggio.
Proseguiamo il nostro viaggio attorno al parco in costruzione e ci ritroviamo in via Sassetti, poco prima dell’incrocio con Melchiorre Gioia e con piacere possiamo dire che i “bivacchi” dei nomadi che per anni hanno sostato in questo pezzo di parco, sono stati fatti andar via e il cantiere ora si è allargato per sistemare anche quest’area.
Altra domanda che ci siamo posti riguarda l’attuale dislivello tra due marciapiedi, proprio sotto il palazzo a ponte di Pirelli 39, come sarà risolto e se sarà risolto o rimarrà così com’è, col vecchio paracarro in pietra posto ad impedire alle vetture di salire sul marciapiede e il catrame che cola come una colata lavica.
Il resto delle foto che seguono riguardano il lato del cantiere di via Melchiorre Gioia, compreso il cantiere di piazza Einaudi.
L’intervento della biblioteca degli alberi e’ sicuramente un bel colpo d’occhio,molto “geometrico” con gli alberelli disposti a cerchio.Ravviso tuttavia che il verde in grado di creare non solo scenografie ma anche ombra e fresco nei mesi estivi e’ scarso…Anche una volta cresciuti gli alberi dei cerchi verdi non creeranno passaggi ombrosi,anche perche’ in diversi casi sono state usate specie arbustive (a portamento basso).Mancano a mio avviso alberature lineari lungo i viali che tagliano il parco e soprattutto un bel doppio filare di alberi lungo via Melchiorre Gioia,molto rumorosa e trafficata…con lo scopo di creare una barriera verde…Il parco dev’essere fruibile anche e soprattutto nei mesi caldi..cosi’ com’e’ con molte aree a Prato e alberi nani l’effetto steppa (sole a picco e caldo opprimente) in estate sara’ garantito! La mia non vuole essere una critica fine a se stessa,ma far riflettere sui margini di miglioramento che ci sono,eccome!
Ho avuto anch’io questa impressione. Bisongna sempre conciliare estetica e funzionalita’ quando si progetta. Speriamo di sbalgiarci. Cmq nel complesso un bel parco.
condivido.
Anzi forse la scarpata lungo viale gioia non è stata un’idea particolarmente brillante.
Per proteggere il parco dal traffico, sarebbe più funzionale il mantenimento in quota del parco fino al viale, risolvendo il dislivello con una muratura verde.
Bungiorno vorrei essere contattato da chi ha scritto l’articolo in quanto vengo citato in maniere non molto consona…