Milano | Arexpo – Ecco il progetto del nuovo IRCCS Galeazzi

 

Ecco il progetto del nuovo IRCCS Galeazzi che sorgerà nell’ex area Expo, dove si trovavano i padiglioni dell’Angola, Brasile e Corea per intenderci.

Come già anticipato, il nuovo ospedale Galeazzi nell’agosto scorso ha acquistato una parte all’interno dell’area Expo. E’ comparso il rendering del nuovo edificio la cui struttura riprende il disegno del progetto proposto in precedenza per la zona di Turro, con unica sostanziale differenza nell’altezza della struttura, che qui raggiungerà i 18 piani.

L’edificio non spicca per originalità nel disegno e si collocherà all’interno dell’area lungo il vecchio Decumano (l’arteria principale e più lunga utilizzata durante l’Expo) nel punto più vicino alle stazioni della M1 e del Passante Ferroviario di Rho Fiera.

Il tracciato del canale d’acqua perimetrale realizzato per l’Esposizione Universale verrà traslato, portandolo verso il decumano, valorizzandone la fruibilità e la percezione paesaggistica attraverso vasche e giochi d’acqua e un giardino. Questo permetterà di riservare un’area compatta, più ampia e unitaria per lo sviluppo della struttura ospedaliera, delle strutture interrate e in elevazione.
Sul fronte nord verso la viabilità troveranno localizzazione i parcheggi oltre che le dotazioni impiantistiche e tecnologiche di servizio all’intero insediamento.
L’area sul fronte decumano avrà una connotazione di area verde ampiamente fruibile in coerenza con lo sviluppo complessivo: sarà percorsa dal canale e dagli specchi d’acqua, rappresenterà l’accesso qualificato alla struttura dell’IRCCS e sarà connesso alle altre aree verdi e al parco diffuso che si realizzerà nell’area.

Qui per approfondire.

 

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

1 commento su “Milano | Arexpo – Ecco il progetto del nuovo IRCCS Galeazzi”

  1. Una scatola da scarpe, che orrore! Quando nel 2008 si ipotizzò di lasciare una parte del sito expo per case.. sicuramente ci sarebbero stati più oneri di urbanizzazione per progetti di una maggiore qualità… ma si volle lasciare tutto pubblico (e sciatto). immagino che quando la Statale traslocherà nell’ex sito Expo avremo tante “scatole di scarpe” in più!

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