Milano | Conca Fallata – Il ripristino della centralina elettrica sul salto

La Conca Fallata venne realizzata a fine del XVI secolo sul Naviglio Pavese, subito dopo la Chiesa Rossa. Fu nominata con questo buffo nomignolo “fallata”, cioè “sbagliata”, perché secondo i milanesi dell’epoca non si doveva fare perché inutile, dato che erano sufficienti quelle già presenti.

Molto probabilmente questa avversione verso la Conca Fallata risiedeva nel fatto che i milanesi mal digerirono le tasse messe dal governo per finanziare la costruzione di questo nuovo impianto idraulico. Il termine “Conca Fallata” diventò poi anche il nome del borgo sorto nelle vicinanze.

In seguito, a partire dal 1840, il salto d’acqua (non indifferente, copre un salto di 4,80 m) della Conca Fallata iniziò a essere sfruttato per produrre energia idroelettrica, energia che era utilizzata dalle Cartiere Ambrogio Binda, che sorgevano nei pressi di questo impianto idraulico sino al 1997, anno di chiusura definitiva e che solo pochi anni fa furono riqualificate dopo anni di abbandono e convertite in un complesso residenziale.

La conca, sia piaciuta o meno ai milanesi dell’epoca, è ancora oggi l’opera di ingegneria idraulica più importante del Naviglio Pavese.  Il suo bacino si riempie in quattro minuti e si svuota in sei con la presenza di un solo manovratore e senza l’aiuto di altri meccanismi. Peccato che ad uno sguardo più attento rappresenti anche il più imbarazzante monumento metallico del sistema dei Navigli, trascurato e degradato dai soliti imbrattamuri e vandali che lo scarabocchiano manco fosse un banale muro di cinta.

Finalmente A2A, che gestisce la piccola centrale elettrica abbia trovato una soluzione che ponga fine all’annoso problema procurato dalle alghe che si accumulano all’interno delle turbine poste sul salto e che resero inutilizzabile definitivamente l’impianto una decina d’anni fa. La mini centrale elettrica dovrebbe garantire energia elettrica ad un certo numero di case della zona, ma che in pratica non funzionava mai per via di questo problema. Speriamo che con quest’intervento risolvano il problema per farla ripartire.

I lavori di recupero della centrale sono partiti in questi giorni, grazie anche alla programmata asciutta dei canali, e terminareanno entro l’estate del 2018, quando l’impianto potrà nuovamente produrre energia rinnovabile. Il progetto tecnico prevede alcune modifiche per evitare l’utilizzo delle porte vinciane della Conca Fallata e garantire la produzione elettrica anche durante i periodi di manutenzione del fondale del Naviglio Pavese. Il progetto di A2A comprende anche il ripristino della pavimentazione dell’alveo, la verniciatura della sala manovre e la demolizione delle apparecchiature non più necessarie al funzionamento dell’impianto (fonte il Giorno).

Ringraziamo Valter Repossi‎ per le foto seguenti:

 

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

4 commenti su “Milano | Conca Fallata – Il ripristino della centralina elettrica sul salto”

  1. e anche in queste foto…

    graffiti ovunque, graffiti ovunque, graffiti ovunque, graffiti ovunque ……..

    BASTAAAAA non se ne può più….

    le associazioni continuano ad avvisare le istituzioni che il graffitismo vandalico è sempre più prossimo a comportamenti da vera e propria criminalità… ma nessuno sembra ascoltare…

    Quand’è che iniziamo a prendere sul serio il problema come hanno fatto negli altri Paesi??? O vogliamo continuare a crogiolarci nel ritornello consolatorio che “ci sono ben altri problemi”???

    Benealtrismo…. la scusa chic di chi non vuole risolvere una mazza…….

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    • Mah… di fronte a soluzioni tecnologiche avveniristiche in termini di sostenibilità ambientale-locale lei si fissa sui graffiti che si vedono solo su una foto…

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  2. Nell’articolo ci sono delle imprecisioni. Da quello che so io lo sfruttamento elettrico è recente. 15 Anni fa pensarono di mettere una turbina per generare sfruttare il salto. Non avevano immaginato che le alghe avrebbero fermato le turbine impigliandosi. Pensarono ad una griglia con braccio meccanico che avrebbe dovuto asportare le alghe e ‘erba in eccesso ma non funzionò. Quindi l’impianto è stato fermo per almeno 10 anni.
    Ora questo intervento che sembra risolva. E’ una bella notizia.. ma ci sono voluti 10 anni. La conca è molto bella ed andrebbe rimessa in funzione… per andare a Pavia in barca..

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  3. oggi è il 15/10/2018, c’è un cartello che avvisa che l’opera è finita il 09/0//2018, al costo di 630.000 euro.

    La centrale non è in funzione, e sembra del tutto abbandonata.

    Altri soldi buttati?

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