Milano | Città Studi – La Statale dice sì al trasloco nell’area ex-Expo

 

Ieri il Senato Accademico della Statale, con 25 voti favorevoli, 7 contrari e zero astenuti, ha detto sì al trasferimento dei dipartimenti scientifici in area ex-Expo. Momenti di tensione si sono tenuti al di fuori dall’Università Statale dove un gruppo di studenti, insieme ai collettivi e ai manifestanti del quartiere Città Studi (più di un centinaio), si è riunito in presidio in occasione del voto del Senato accademico.

Il trasloco da Città Studi di 18 mila studenti, 1.800 ricercatori e 500 tra tecnici e amministrativi è stato definitivamente approvato e sorgerà là, dove si è tenuto Expo 2015 entro il 2022, su un’area di centomila metri quadrati all’incrocio del Decumano e del Cardo, a due passi da Palazzo Italia e verso Roserio, sempre che venga rispettato il cronoprogramma. Il nuovo campus sarà immerso nel verde, con residenze per studenti e ricercatori, oltre ad impianti sportivi.

Ora la questione più delicata (e di cui ieri si è discusso a lungo) è la sostenibilità finanziaria del progetto che vale 340 milioni di euro (fonte Corriere). Il rischio da scongiurare è quello di lasciare buchi nei bilanci dell’ateneo, nonostante il prospetto di realizzare un campus avveniristico. Infatti il rettore, Gianluca Vago, dovrà convincere gli organi accademici dell’effettiva occasione dell’operazione anche dal punto di vista economica.

Operazione a quanto si è visto, che non piace molto a studenti e abitanti del quartiere. Il timore sono le speculazioni edilizie e la lenta morte del quartiere di Città Studi. Infatti meno studenti significherà meno case affittate nel quartiere, oltre a edifici che si svuoteranno e dovranno esser riconvertiti in qualcos’altro, mentre gli studenti si ritroveranno spostati lontanissimo (che poi, col passante ci si mette 15 minuti ad arrivare a Porta Venezia) dalla città, dai locali e dalla vita cittadina. Staremo a vedere come si svilupperà quest’operazione.

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8 commenti su “Milano | Città Studi – La Statale dice sì al trasloco nell’area ex-Expo”

  1. ho abitato in città studi per più di trant’anni e tuttora ci vado a trovare la mia famiglia. posso dire che il complesso universitario mi sembra davvero fatiscente, un insieme ormai sconclusionato di edifici belli e brutti che sono stati fabbrivcati in periodi e con finalità differenti. tutto poi ha un sapore di trasandato a causa dei graffittari sempre in aguato (più studenti più bimbimichia), il verde e le strade presi d’assalto da migliaia di pendolari. Riconvertire una buona parte a residenziale mischiato a terziario non può che far bene alla zona decongestionandola.

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  2. Ma fare a Città Studi un Campus nuovo di zecca per le facoltà non scientifiche che al momento son sparpagliate un po’ dappertutto in centro e pure in posti improbabili (Via Noto…)?

    La sede di Festa del Perdono potrebbe diventare a quel punto la sede della Grande Biblioteca che tanto manca a Milano (e probabilmente sarebbe pure una delle più belle d’Europa)

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    • Che bella idea.
      Chissà ceh non si posa fare dopo il trasferimento.
      Tra l’altro avere un quartiere veramente universitario di arti liberali farebbe decollare la zona e anche Milano…

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    • Figurati! Non ce l’aveva per l’EXPO, perché doverebbe averla per Città Studi? Secondo me il quartiere, già fatiscente, diventerà solo peggio, con l’assenza degli studenti. Si vede già banalmente il week end, come si trasforma.
      Per quanto riguarda i trasporti, è una sciocchezza dire “che bello! basta un quarto d’ora per essere in centro!”: avete l’idea di quanti studenti e amministrativi dovrebbero spostarsi “nell’ora di pranzo” su di un’unica tratta?? Andata e ritorno. Poi non mi pare che tutti sti studenti di Città Studi a pranzo si muovano in centro…

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  3. Scommettiamo che studenti e personale amministrativo farebbero le barricate? Volete mettere uscire in pausa pranzo e fare shopping in Corso Vittorio Emanuele – Piazza Duomo contro Viale Romagna Piazza Piola?

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  4. Idea da valutare. Però studenti e personale amministrativo farebbero le barricate. Volete mettere uscire in pausa pranzo e fare shopping in C.so Vittorio Emanule – Piazza Duomo vs. Viale Romagna – Piazza Piola? Rimane poi il problema di sedi sparse a fronte della Ca Granda che è un edificio unico (peraltro bellissimo molto di rappresentanza, forse la più bella Università d’Italia)

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