

In via Varese 10 si trova un edificio sorto con ogni probabilità sul finire degli anni Quaranta o primissimi anni Cinquanta ad uso terziario e di logistica nonostante si trovasse fondamentalmente in centro città, a pochi metri da Porta Volta e Porta Garibaldi. Il palazzo in questione, ha una facciata molto sobria ed è rivestito in ceppo lombardo, la diffusa pietra utilizzata in città da secoli. Presenta due ampie porte d’accesso per mezzi pesanti, un piano rialzato e un primo piano. Gli altri due livelli sono arretrati formando dei terrazzamenti ai piani superiori. Il cancello permette ancora di vedere l’interno del cortile, dove si può vedere una grande pesa per le merci posta proprio all’ingresso carrabile dello stabile.




L’ingresso pedonale con portineria, è caratterizzato da un rivestimento in piastrelline a mosaico dove nella pavimentazione c’è la scritta LUS, il vecchio proprietario dello stabile. Infondo al cortile si vede una bella entrata resa monumentale da una scalinata e da un’importante cornice in marmo, un tempo sormontata dalla scritta LUS.

Entrando nell’ingresso, ci si accorge di un certo gusto architettonico andato un po’ perso nel tempo, che veniva applicato anche per edifici di scarsa importanza, come per questo caso. Il portone molto bello, è caratterizzato da porte a riquadri vetrati orizzontali, caratteristici di uno stile razionalista. Ma la cosa più bella è senza alcun dubbio la bellissima scala a chiocciola che conduce nel sotterraneo e al primo piano, di marmo bianco con inserti in linoleum rosso al centro.










Mondial Lus la ditta che si trovava al suo interno e che produce e commercializza articoli di cancelleria per l’utilizzo in ufficio, a scuola e a casa, da qualche tempo ha lasciato la sede di via Varese 10, così come gli altri inquilini dello stabile. Quindi presto sarà riqualificato e convertito in residenziale.
Unico progetto a noi pervenuto, per ora è quello di Arassociati che converte in modo elegante questo palazzo oramai datato. Unica cosa è che ci chiediamo se almeno la bella scala a chiocciola sarà salvata nel nuovo disegno che ufficialmente ridisegnerà anche questo edificio in zona.
Intanto qui sotto alcuni rendering del progetto di Arassociati.





Il bello di Milano è la varietà architettonica dei suoi edifici, più o meno bella o di valore, ma pur sempre interessante. Questo progetto mi sembra un po’ un’operazione di imbellettamento che fa perdere autencità e originalità a quest’architettura.
Concordo.
La scala a chiocciola, la bella entrata dal cortile con il portone, ma anche la facciata su via varese in ceppo con un elegante cornice dei portali in serizzo abbellita da tozzetti e la balconata che chiude in modo leggero la composizione architettonica sono tutti elementi che si sarebbero dovuti salvare.
Saranno invece sacrificati sia per motivi di costo di costruzione (non comprensibile visto il prezzo al quale vendono gli appartamenti) che di necessità narcisistica di lasciare un impronta architettonica che nulla vuole riconoscere al passato.