Ne 2015 sono iniziati e si sono completati nel giro di poco i lavori di demolizione di un brutto edificio ad uso commerciale in piazza San Giovanni di Dio, sulla circonvallazione Gianicolense.
Un angolo molto frequentato in un quartiere composto per lo più da palazzine di pochi piani, lontane dall’atmosfera claustrofobica data dai casermoni presenti in molte altre aree adiacenti.
Poco dopo l’abbattimento del vecchio fabbricato si è insediato il cantiere per la costruzione di un nuovo palazzo di sei piani, compresi i locali commerciali al piano terra della struttura.
Purtroppo il risultato finale, come spesso accade, è assai deludente: si tratta di una struttura molto pesante, geometrica nelle linee e senza alcun elemento che ci faccia ipotizzare di essere entrati nel XXI secolo.
Le facciate sono composte da una serie quasi ininterrotta di balconi, sfalsati tra i vari piani senza una reale logica ma solo per cercare di dare una sensazione di movimento e modernità che in realtà non si riesce a percepire.
Il colore grigio e la stazza imponente contribuiscono a rendere l’atmosfera del palazzo ancora più cupa, soprattutto se si confronta questo nuovo stabile ai suoi vicini, contraddistinti da altezze più contenute e dai colori caldi dell’intonaco.
Dunque un’occasione persa per dare un volto nuovo alla piazza, con un risultato che appesantisce non di poco il colpo d’occhio generale.
Demolito un edificio brutto per costruirne uno orrendo. Cui prodest?