Milano | Amendola-Bolla – La ciclabile in via Monte Rosa, aggiornamento maggio 2018

La ciclabile più estesa al mondo, a giudicare dal tempo impiegato per la sua realizzazione, invece sono solo meno di 500 metri fatti in due anni e mezzo. Si tratta del pezzo che mancava al completamento della ciclabile già attiva di Via Monte Rosa che da Piazzale Amendola terminava in Piazzale Lotto, ma che da Piazzale Amendola a Piazza Buonarroti mancava. Così dal 2016 è in corso il cantiere della ciclabile, un po’ tanto a dire il vero. Per qualche motivo il cantiere è rimasto fermo per alcuni periodi e da qualche settimana pare non procedere più.

Uno degli impedimenti sembra sia la ricollocazione del chiosco dei fiori, problema insormontabile a quanto pare.

Queste sono le nuove immagini che mostrano i pochi avanzamenti nuovi della ciclabile.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

24 commenti su “Milano | Amendola-Bolla – La ciclabile in via Monte Rosa, aggiornamento maggio 2018”

  1. Almeno non si può asfaltare di rosso e aprire i tratti esistenti? Vedere cantieri abbandonati è quanto di più desolante ci possa essere. Ovvio che poi si formino i comitati di quartiere no a tutto.
    Consola che almeno sia fatta decentemente, con rialzamenti in concomitanza degli attraversamenti pedonali e ciclabili che obbligano le auto a rallentare evitando di arrotare qualcuno

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  2. Una vergogna per Milano! Come il cantiere del nuovo palalido. Nonostante ci troviamo a Milano questo ci ricorda che siamo in Italia. Una delle nazioni leader delle opere incompiute.

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  3. Quanti costi per delle piste ciclabili , solo una società ricca come la nostra si può permettere questo spreco , quanti vanno in bici il 5 % della popolazione !!!( ci sono anch io dentro ) ma non faccio la guerra santa !!! Oltretutto una parte politica pensa che la bici non inquina , non è vero , essendo nel ramo conosco i metodi di costruzione e vi dico che L olio abbonda solo per f la lavorazione del cambio e corona , senza contare saldature e alla plastica montata

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  4. Demonizzano L auto , ma poi i soldi per le piste ciclabili arrivano da lì , soldi tolti dalla manutenzione di strade e marciapiedi e ci ritroviamo una città piene di buche ( si parla male sempre di Roma ma non è che Milano sia meglio ,la differenza la fa un certo tipo di stampa ) alla fine le scelte sono sempre politiche non si scappa

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    • A Roma ai bus non serve il riscaldamento perché è sufficiente lautocombustione spontanea.

      A Roma non tappano le buche perché ormai ci parcheggiano direttamente dentro.

      A Roma non sono le bici che viaggiano contromano sui marciapiedi ma le automobili vanno direttamente sulle piste ciclabili.

      A Roma il Pantheon lo trasformano in un silos per auto multipiano. Sotto i Savoia sopra le berline.

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  5. Milano sulle buche è un paradiso rispetto a Roma. Sono in due mondi diversi; rispetto all’estero si è indietro sia sui materiali dell’asfalto che sulla manutenzione. Ma in Italia meglio di noi c’è solo il Trentino!

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  6. Ti do ragione per il trentino , invece di fare le piste ciclabili bisognerebbe rifare i marciapiedi visto che gl usiamo tutti

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  7. Segnalo che, in realtà, il nuovo tratto non è congiunto col precedente. Con geniale preveggenza, infatti, la nuova ciclabile parte dal lato opposto di piazza Amendola rispetto al tratto Lotto-Amendola.
    A cantiere concluso, la beffa: per attraversare la piazza, viaggiando in entrambe le direzioni i ciclisti dovranno mescolarsi ad auto e camion. Era evidentemente impossibile – per i progettisti – trovare una soluzione per bypassare l’edicola e, di fronte, la stazione dei taxi.
    Un vero capolavoro.

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  8. La bici la uso tutti i giorni e fosse solo questo il tratto di ciclabile mal realizzato e per di più con ritardi umanamente incomprensibili.
    Per quanto complessa possa essere un’opera di questo tipo (e non sto parlando del tratto segnalato) non c’è giustificazione alle lungaggini per realizzarlo.
    Ridurre tutto all’amaro commento siamo in Italia è alquanto triste ma la realtà purtroppo è questa.
    E tralascio volutamente i criteri di progettazione.
    Desolante

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  9. Il tratto Lotto Amendola e’vecchio di decenni e praticamente inutilizzabile in quanto pieno di buche e radici di alberi sporgenti ad eccezione del tratto Lotto Silva eseguito qualche anno fa anche qui con tempi biblici!

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    • Il tratto Lotto Amendola è tenuto male, ma non è vero che è inutilizzabile. Lo percorro e vedo diverse bici passare. Ve bene far notare i problemi, ma fare inutili esagerazioni è ridicolo ed inutile.

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  10. Speriamo che la finiscano e la ricongiungano con la ciclabile che arriva a Lotto. A proposito della ciclabile Amendola-Lotto: la percorro quasi tutti i giorni ed è in uno stato di abbandono vergognoso. Andrebbe riasfaltata come è stato fatto nel punto da Lotto a Silva.
    Una nota conclusiva la ciclabile finisce a Lotto in mezzo al marciapiede. L’idea credo che fosse quella di congiungerla alla ciclabile che arriva allo stadio (anch’essa da riasfaltare), ma ovviamente si dovrà riaspettare una riqualificazione di piazzale Lotto.
    Sono dispiaciuto dal fatto che anche dove già esistono le ciclabili (quindi senza la necessità di dover eliminare posti auto) non sono sfruttate al meglio perchè abbandonate o mal progettate.
    Chi dice che le ciclabili non servono a niente non usa la bicicletta. Se fatte bene accellerano i tempi di percorrenza a livelli incredibili (esempio: Corso Lodi) e rendono gli spostamenti più sicuri e confortevoli per i ciclisti (ma anche per le auto).

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  11. Speriamo che la finiscano e la ricongiungano con il tratto verso Lotto. A proposito della ciclabile Amendola-Lotto: la percorro quasi tutti i giorni ed è in uno stato di abbandono vergognoso. Andrebbe riasfaltata come è stato fatto nel tratto da Lotto a Silva.
    Inoltre, la ciclabile finisce a Lotto in mezzo al marciapiede. L’idea credo che fosse quella di congiungerla alla ciclabile che arriva allo stadio (anch’essa da riasfaltare), ma ovviamente si dovrà riaspettare una riqualificazione di piazzale Lotto.
    Sono dispiaciuto dal fatto che anche dove già esistono le ciclabili (quindi senza la necessità di dover eliminare posti auto) non vengano sfruttate al meglio perchè abbandonate o mal progettate.
    Chi dice che le ciclabili non servono a niente non usa la bicicletta. Se fatte bene accellerano i tempi di percorrenza a livelli incredibili (esempio: Corso Lodi) e rendono gli spostamenti più sicuri e confortevoli per i ciclisti (ma anche per le auto).

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    • Concordo. In ogni caso il tracciato non è dei più azzeccati: quel continuo dentro e fuori è piuttosto sciocco e alla fine pericoloso per ciclisti e pedoni, per non parlare degli automobilisti che continuano a vederti sparire e ricomparire. Inoltre il cordolo, così concepito, fa sconfinare le auto sulla pista.

      Il tema del riasfalto/manutenzione non si pone solo lì. La sezione seguente Amendola-pagano è in alcuni punti in condizioni anche peggiori; per non parlare del disastro del peduncolo fino a Conciliazione, in parte cancellato lungo via Alberto da Giussano.

      Un vero peccato perché è tra pochi percorsi protetti (o meglio semiprotetti) tra centro e periferia.

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      • Si infatti se risistemato sarebbe utilissimo.
        Anche il tratto che va verso il parco solari è in condizioni imbarazzanti.
        Che poi spesso riasfaltano la strada, riasfaltano i marciapiedi e lasciano la ciclabile nello stesso stato.

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  12. Chi sa quali sono le cause di tale incredibile ed inaccettabile situazione?
    Chi è responsabile di non aver previsto e quindi risolto a monte tali cause prima di avviare i lavori?
    Chi ora è informato dei fatti e deve denunciare la situazione alle autorità/soggetti competenti?

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