Milano | Forze Armate – Piazza d’Armi: un giro nel campo da bonificare

Qualche domenica fa siamo andati a vedere da vicino la famosa Piazza d’Armi nella zona di Forze Armate, invitati dal Coordinamento dei Comitati e dei cittadini per Piazza d’Armi.

Si tratta di un area di circa 390.000 mq con un potenziale edificatorio di più di 270.000 mq di SLP.

Lo scorso anno avevamo visto, erano comparsi i primi rendering per un masterplan steso dall’architetto Leopoldo Freyrie. Il quale salvaguardava la parte centrale come un grande “Central Park” e collocava edifici residenziali ai bordi. Poi quest’inverno ha fatto capolino anche l’offera dell’Inter, per farne un campus sportivo, una foresteria e una clinica, il tutto a due passi dallo Stadio di San Siro.

Il Masterplan

L’otto maggio scorso scadeva la messa in vendita dell’area, che, a quanto pare, non è andata a buon fine.

“Ci saremmo aspettati un’offerta di acquisto da parte della società FC Internazionale Milano (Inter) per Piazza d’Armi, come da essa stessa anticipato alcuni mesi fa. Ma, considerato il mancato interesse al confronto competitivo concluso ieri, da oggi stesso partirà un’azione di valorizzazione più incisiva per quest’area”: è quanto ha dichiarato qualche giorno fa il presidente di Invimit (Investimenti immobiliari italiani Sgr, la società di gestione del risparmio del ministero dell’Economia e delle Finanze), Massimo Ferrarese.
“Questo passo indietro – ha detto Ferrarese – ci porterà comunque ad accelerare e rafforzare la nostra azione che era già iniziata liberando i magazzini dagli occupanti abusivi, aggiudicando la bonifica dell’intera area e programmando per i prossimi giorni i lavori di demolizione dei fabbricati fatiscenti.”
“Immediatamente – ha concluso il presidente Ferrarese – avvieremo un’interlocuzione serrata con i vertici del Comune di Milano per individuare le destinazioni più appropriate per l’intero compendio nell’ambito della prossima revisione del PGT”.

Ora staremo a vedere come si svolgeranno le cose.

Tornando al nostro giro nel grande pratone, dobbiamo dire che siamo rimasti veramente sorpresi. Anzitutto siamo entrati da Via della Rovere, una piccola traversa a fondo cieco di via Delle Forze Armate. Abbiamo costeggiato le fatiscenti palazzine, recentemente sgomberate, dei vecchi magazzini militari. Presto alcune di esse verranno demolite.

Attraverso un “pertugio” molto improvvisato, siamo entrati nell’area, un tempo vera e propria Piazza d’Armi, oggi campo incolto e un po’ selvaggio, rifugio di animali e anche di qualche nullatenente e vagabondo.

Percorrendo un piccolo tratto tra cespugli e dossi, ci si trova in un punto alto da dove si può ammirare il vasto campo pianeggiante dove si praticava il gioco del polo. Dal 2015 bloccato per via di lavori di carotaggio (prelievo di campioni di terreno per essere analizzato) resisi necessari perché sul posto, che in passato ha ospitato “esercitazioni militari, era stata riscontrata la presenza di amianto”.

Abbiamo potuto solo “visitare” lo spazio del grande prato, appunto, quello utilizzato fino a poco tempo fa dal Club del Polo Milano. La vista di quest’immenso spazio verde, pari quasi al Parco Sempione ci ha, bisogna dirlo, lasciati stupefatti.
Il primo pensiero è senza alcun dubbio quello di preservare questo spazio così naturalistico e poterlo trasformare in spazio verde. Peccato che l’area appartenga ad un privato, che lo venderà per ricavarci profitto (come da logica) e altro peccato che non è da meno, è che tutto quello che si aveva davanti agli occhi dovrà comunque venire ribaltato per essere bonificato, dato che le attività militari (percorsi di guerra dove si esercitavano i carri armati) hanno lasciato nel terreno sicuramente sversamenti di ogni tipo, liquidi vari e compresi metalli pesanti.
Come dicevamo poco sopra, nell’area sono stati fatti dei carotaggi (il campo era pieno di buche, anche pericolose) per controllare lo stato d’inquinamento di un terreno per oltre settant’anni utilizzato per questo tipo di manovre.
Insomma, il prato, i boschetti, gli orti, le collinette, tutto dovrà essere bonificato, quindi distrutto, per poter venire aperto al pubblico, qualsiasi cosa si faccia, dal parco a condomini.

Nell’area ci sono anche piccoli accampamenti di senzatetto che hanno allestito qualche baracca di fortuna tra gli alberi del boschetto.

Tra i prati di colza (brassica napus) coi suoi bellissimi fiori gialli, spiccavano da lontano le torri di CityLife.

Ecco alcuni elementi rinvenuti semplicemente camminando tra l’erba alta, i buchi dei carotaggi per testare il terreno, qualche oggetto sparso e abbandonato, tubature e strutture in cemento, insomma, un campo “minato”.

Abbandonata la Piazza d’Armi, abbiamo scattato altre foto alle strutture dei vecchi magazzini sgomberati solo poche settimane fa. Ora non ci resta che capire quali siano le intenzioni dei proprietari e cosa riusciranno a salvare. Noi gradiremmo rimanesse più superficie verde possibile, magari realizzando in verticale torri residenziali che permettano di coprire i costi dell’operazione e che garantiscano anche il futuro del parco, perché come è comprensibile, il Comune non ha le risorse per gestire ulteriori spazi verdi, si veda il parco Biblioteca degli Alberi a Porta Nuova o il parco di CityLife a Tre Torri.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | Forze Armate – Piazza d’Armi: un giro nel campo da bonificare”

  1. Piuttosto che al Ronchetto (dove ci sono prati veri ed è incastrato tra case e naviglio), io il nuovo Ospedale lo farei qui, previo necessaria bonifica.
    Il parco lo facciamo al posto di San Paolo e San Carlo che andrebbero comunque demoliti, nell’ipotesi del nuovo ospedale unico.

    Se ne parla nella discussione del nuovo PGT? Ovviamente no.

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  2. Che bel prato verde!
    Bellissimo.
    È dentro il quartiere.

    Spero che facciano il progetto con i palazzi ai lati e lascino intatto il parco centrale aperto al quartiere.

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    • “lascino intatto il parco centrale” magari anche no.
      Hai idea di cosa c’è sotto la zona dove han fatto manovre militari, esercitazioni e manutenzione mezzi dagli anni 40 in poi?
      Facciamo una bonifica seria e poi riparliamone…magari resta a verde ma pulito.

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    • Posto che il verde manca sempre, quello che mancano sono impianti sportivi e per il tempo libero (piscine, campi da tennis, basket, pallavolo, salaminchia ecc).

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  3. Io farei solo 2 o 3 cose: la prima è una via rettilinea di collegamento tra via Saint Bon e via San Giusto (utile tra l’altro per alleggerire il traffico prima e dopo le partite di Inter e Milan). La seconda sarebbe un parco con ai suoi margini circoli sportivi, bar e ristoranti. Punto e fine della trasmissione.
    Questa corsa spasmodica a costruire la trovo eccessiva e buona solo a rimpinguare le tasche dei costruttori e, in parte, le casse pubbliche. La città, infatti, è piena di case sfitte o vuote.

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    • Le case sono vuote e sfitte perche se metti dentro una persona non lo mandi più via , lui non ti paga , però tu sei costretto a pagare bollette e tasse , questa è L Italia di una parte politica che grazie a dio sta scomparendo nel mondo

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