Milano | Tre Torri – Il Parco di CityLife

Dopo il Parco Sempione e i Giardini di Porta Venezia, il parco pubblico di CityLife, con una superficie complessiva di 170.000 mq, una volta completato, sarà il terzo parco del Centro più grande (La Biblioteca degli Alberi a Porta Nuova è solo 95 mila mq).

Il parco di CityLife (secondo noi prima o poi gli si dovrà dare un nome, CityLife è il nome dato al progetto complessivo) è un parco che si integra con le strutture realizzate al suo interno, fondendosi ed unendosi a loro. Al centro si trova, come ben noto, piazza Tre Torri con i tre grattacieli (il terzo in costruzione) e il centro commerciale, oltre ad una fermata della metro lilla. Manca ancora una buona fetta, quella che va dal Centro Commerciale al Centro Congressi del MiCo. Il nuovo parco si unisce, tramite piste ciclabili ai parchi limitrofi che formano una sorta di rete ecologica che va dal Parco Sempione, attraversa i giardini Valentino Bompiani, ingloba il nuovo di CityLife, prosegue per il parco del Portello e sei unisce al parco del Monte Stella.

Il concorso internazionale per la progettazione del parco è stato indetto nel 2010 ed è stato vinto dal progetto “Un parco fra le montagne e la pianura“, presentato dagli studi Gustafson Porter (Regno Unito) in gruppo con Melk, One Works e Ove Arup.

Abbiamo voluto farvi vedere un nostro reportage che mostra il parco come si presenta in questi giorni, mentre la torre del Curvo sale e quella dello Storto viene completata. Il parco inizia a prendere forma, anche se qualche albero purtroppo non ha superato l’inverno scorso ed è seccato, qualcun altro ha un po’ di difficoltà, come si può notare, ma crediamo sia fisiologico (magari anche qualche errore tecnico).

Il grande “pascolo” posto a ovest, è un bellissimo spazio verde dove giocare e divertirsi, specie per i bambini. L’uso, orami comune in molte aree verdi, del dare un aspetto “naturale” agli spazi verdi, risulta molto efficace. In questi giorni, cespugli fioriti e alberi rigogliosi, fanno sperare in un bel parco che sicuramente avremo ancora più rigoglioso tra qualche anno.

 

Qui di seguito alcune immagini dell’area ancora da completare, quella che si estende a nord del complesso commerciale. In quest’area sono stati lasciati tre grossi bagolari (a occhio) piantati nei viali della vecchia fiera e sopravvissuti, chissà separano salvati e integrati nel nuovo parco.

prosegue l’istallazione dell’opera di Pascale Marthine Tayou, Coloris, del progetto Artline, anche se prosegue molto a rilento, visto che è da mesi in questo stato d’attesa.

Concludiamo il nostro reportage col resto del parco, gli orti temporanei dove doveva sorgere la torre residenziale progettata da Daniel Libeskind e altre opere sparse nel parco.

La folla di gente si distribuisce sempre, oramai, sui piccoli declivi delle collinette, all’ombra dei giovani alberi. Come abbiamo visto, qualche albero ha un po’ sofferto, ma questa commistione, quasi naturale di campi a prato, campi pieni di fiori alberi e roseti ci piace molto. Siamo anche felici che la grande quercia, forse l’esemplare di albero più adulto piantato all’interno del parco,  abbia superato già il secondo anno di vita nella sua nuova posizione (foto numero 11).

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

25 commenti su “Milano | Tre Torri – Il Parco di CityLife”

  1. ben vengano i parchi, tuttavia non mi piace per niente che vengano piantati alberelli così piccoli che ci impiegheranno decenni prima di avere dimensioni decenti. Inoltre molti di quelli che muoiono non vengono sostituiti (è stato così anche per la fermata M5-Portello in mezzo a viale Scarampo…morti quasi la metà…e mai cambiati).
    Ci vogliono decenni per ottenere dimensioni decenti, per fare ombra, per pulire l’aria.
    Ormai la tendenza è mettere queste piantine, fare aiuole con pacciamatura marrone e cespugli orrendi color verdino che sembrano già secche in partenza mentre in realtà è lo loro colore…
    Non so, tutto mi dà sensazione di finto (sensazione…in realtà è davvero finto), di progettato a tavolino senza il minimo effetto emozionante che può avere un parco fatto a bosco come si usava una volta.
    Inoltre tutti quei cespuglietti pacciamati, oltre ad essere orrendi, tolgono spazio ad aree che potrebbero essere destinate ad attività sportive…una pista per le bocce, un campetto da basket o da pallavolo, qualche fontanella in più (questo vale per tutta la città), percorsi per il running che prevedano aree all’ombra, qualche specchio d’acqua in più (com’era nei progetti iniziali).
    Basta andare poco distante ai giardini Allende davanti a Domodossola…stessi alberelli piantati nel 2003 quando crearono la stazione FNM spostandola dalla Bullona…andateci ora e vedete quanto sono cresciuti…praticamente niente…e infatti per come è studiato quel parchetto è di fatto un’area cani assolata.

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    • Parafrasando il tuo intervento è come dire che invece di far nascere bambini dovremmo far nascere direttamente degli adulti, in modo che possano già lavorare e pagare le tasse. Ti rendi conto da solo che quello che dici non sta in piedi e che la vita degli alberi – dalle sequoie giganti alle betulle – inizia con dei tronchi minuscoli?

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      • Mah, guarda, stando a quello che invece dici tu, bisognerebbe andare al parco di City Life e seminare le piante anzichè trapiantarle…
        Grazie a Dio esistono i vivai ed è possibile far crescere lì le piante e poi trapiantarle! O pensi che gli alberi che ci sono ora li abbiano seminati lì dove sono un paio di anni fa?

        Dico solo che è possibile trapiantare piante più cresciute, solo che costa di più…
        Milano sta migliorando molto e ben vengano le riqualificazioni, ma in molti casi si tende ad abbattere querce centenarie per piantare alberelli di 1-2 anni di vita, che in molti casi non superano la stagione e non vengono sostituiti (o non sempre).

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  2. I giardini di citylife sono un’area senz’anima perché è essenzialmente uno zoo per ricchi fatto per i ricchi.

    Fintamente vivo come tutte le cose per ricchi sono fintamente qualcosa.

    Buono solo per i poveri aspiranti ricchi a farsi le vasche per mettere in mostra il nulla.

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    • Ma tu credi davvero in quello che scrivi oppure lo fai perché non sai cosa dire?
      Prendo nota che dopo le auto e le case per ricchi ora esistono anche i giardini per ricchi. Probabilmente lì i cani fanno la cacca d’oro, per guardare un alberello devi pagare 10 euro e per sederti su una panchina devi scucirne 25,99 (sconti per gruppi, famiglie e comitive di ferrovieri in gita sociale).

      Giusto perché tu lo sappia: il progetto CityLife ha dato e sta dando lavoro a decine e decine di persone. E pure questo parco ne ha dato. Certe volte mi chiedo come fanno a esistere persone come te, signor wf

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    • Ma per favore! Le case saranno costose e beato chi se le può permettere, ma chi visita e vive quel parco ogni giorno o nel weekend è gente normalissima!

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  3. francamente non sono ricco e non mi interessa esserlo, anzi tra avere tutti i lussi di questo mondo, o una città che non sia solo degrado e sporcizia, ma dove i parchi siano puliti e accessibili, dove la gente rispetta ciò che non è esclusivamente suo e dove la ricchezza non è chiusa in reggie private lontano da occhi indiscreti, ma produce un valore urbano, beh, senza dubbi, preferisco volentieri questa seconda opzione.

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  4. Incominciamo a dire che, essendoci il vuoto sotto (garage, parcheggi e simili) non ci si può certo aspettare che a Citylife si piantino e crescano le sequoie.
    Concordo sulla discutibile pacciamatura, però vedo che invece gli spazi in media sono frequentati e vissuti davvero: studenti durante la settimana, famiglie nel weekend.
    Se proprio c’è da fare critiche direi che le sculture non fanno certo gridare alla meraviglia (anzi!) e che, al posto di “consumare” verde per questi pseudolandmark sarebbe stato più utile creare dei percorsi ciclabili di attraversamento. La convivenza pedoni bici si fa sempre più pericolosa, nonostante la ragionevolezza di tutti. Lo dico da pedone e da ciclista che ci passa ogni giorno.
    Aggiungo che una bel bar/gelateria all’aperto sarebbe un completamento sensato, ma evidentemente non è considerato abbastanza chic.

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    • Certo non una sequoia, ma ci sono parecchie specie che non fanno radici in grande profondità.
      Concordo sul resto, una gelateria sarebbe stata carina (non un chiringuito perchè immagino il delirio alla sera in un quartiere residenziale).

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  5. Per risoo a Fab: un alberello piccolo rispetto ad uno della stessa specie piu adulto costa di piu? E le difficolta di trasporto sono identiche? Le prob di sopravvivenza dopo la loro piantumazione sono le stesse? Penso che questi aspetti valutati congiuntam influiscono le scelte

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    • Ma sicuramenta! Un albero maturo costa decisamente di più, ed è più difficile da trasportare. Ma stiamo parlando di appalti di milioni di euro, non del giardino condominiale o dell’aiuola sul marciapiede di fronte a casa. Il trasporto di un albero è il meno.
      Qui hanno montato gru e antenne con l’elicottero…dubito che un albero più grandicello di quelli attuali sarebbe stato un grosso problema logistico.

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  6. Ragazzi io sono alla vecchia maniera , Sempione , portavenezia , parco Lambro , tutti parchi semplici , pochi costi , poca manutenzione

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    • Anche a me piacciono, ma non è vero che hanno poca manutenzione, anzi. Ne hanno parecchia!
      Solo sembrano meno artificiali di quelli moderni (pur essendo artificiali…tutti sappiamo come è nata la montagnetta o cosa c’era dove ora c’è il parco sempione)

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  7. Parco meraviglioso, concordo sulla bruttezza dalla manona e del piedone ci sono gia’ tre campi da tennis e ne stanno facendo altri, la piscina comunale e’ dietro l’angolo, ci sono due aree cani, giochi per bambini e asilo nido certificato. E’ sempre pieno di gente, gli alberi cresceranno! Speriamo solo che non lo riempiano di torri dato che ne vogliono fare altre due di cui una a ridosso delle abitazioni….temo che quando tutte le nuove torri saranno riempite di impiegati lo spazio e i servizi risulteranno insufficienti, per ora lo trovo perfetto e mi da’ sempre gioia attraversarlo. Non capisco come si faccia a criticare una cosa bella, se vi piace la foresta andate a bosco in citta’ poi ne riparliamo…..

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    • È bello ma è come un acquario dove vai a vedere i ricchi al posto dei pesci.
      È tutte le cose sembrano finte e in miniatura come appunto le rocce finte, le alghe finte, i vulcani finti che ci sono negli acquari.
      Quelle dove li artificiali che piacciono ai ricchi.

      Può piacere alle sciure che comprano porcellane con gli gnomi.

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      • Signor wf, ma tu chiedi la dichiarazione dei redditi a quelli che passano? Come fai a sapere che sono ricchi? Sei proprio un vetero comunista…
        Ma stai zitto, che è meglio

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        • Alla stessa maniera di come riconoscere un pirla quando parla.

          Qui è tutto finto come le rocce di porto rotondo.
          O il giardino all’inglese in brianza…

          Spero che la biblioteca degli alberi sia più verace e reale.

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        • Purtroppo i vetro comunisti non esistono più.
          Adesso abbiamo i comunisti liberisti che ci hanno fatto sprofondare in una delle peggiori crisi economiche degli ultimi 30 anni.
          Con i vefimvetero comunisti c’era il benessere e la crescita e i salari alti…

          Ti avevo dato del pirla al precedente commento ma non è stato pubblicato non so perché…

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  8. Dimenticavo: spazi per agganciare le biciclette senza dover fare acrobazie, spazio con attrezzi ginnici e tra pochissimo cinema all’aperto.
    L’accesso e’ per tutti ricchi e poveri ma non siete obbligati, se non vi piace lasciate stare!

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  9. Magari però, quando le piante saranno diventate alberi adulti, tra 10 anni, il paco di City Life assomiglierà molto di più al Sempione, Porta Venezia, Parco Lambro, parchi molto più antichi (i primi due) o sorti in aree già boschive (l’ultimo), mentre a City Life fino a pochi anni fa c’era la fiera campionaria ed una distesa di asfalto. Un grande miglioramento, direi.

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    • Sicuramente un grande miglioramento rispetto a prima. Dissento però sui 10 anni…come scrivevo sopra, andate al parco di via Domodossola, di fronte alla stazione. Gli alberi sono stati piantati nel 2003, non sono cresciuti granchè…qui c’è un video di 2 anni fa di quando fu intitolato ad Allende…come vedete gli alberi sono piccoli, isolati…
      https://youtu.be/4ukAW5v5D5s

      certo quei giardinetti non possono essere paragonati al parco di City Life, ma è solo per fare un confronto sulle dimensioni degli alberi a 15 anni di distanza.
      Ce ne vogliono decine e decine di più di anni per vedere un risultato purtroppo.

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  10. Magari però, quando le piante saranno diventate alberi adulti, tra 10 anni, il paco di City Life assomiglierà molto di più al Sempione, Porta Venezia, Parco Lambro, parchi molto più antichi (i primi due) o sorti in aree già boschive (l’ultimo), mentre a City Life fino a pochi anni fa c’era la fiera campionaria ed una distesa di asfalto. Un grande miglioramento, direi, come d’altra parte la Biblioteca degli Alberi a Porta Nuova, bellissimo parco dove fino a pochi anni fa c’erano le giostre è un degrado immenso.

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    • Sicuramente un grande miglioramento rispetto a prima. Dissento però sui 10 anni…come scrivevo sopra, andate al parco di via Domodossola, di fronte alla stazione. Gli alberi sono stati piantati nel 2003, non sono cresciuti granchè…qui c’è un video di 2 anni fa di quando fu intitolato ad Allende…come vedete gli alberi sono piccoli, isolati…
      https://youtu.be/4ukAW5v5D5s

      certo quei giardinetti non possono essere paragonati al parco di City Life, ma è solo per fare un confronto sulle dimensioni degli alberi a 15 anni di distanza.
      Ce ne vogliono decine e decine di più di anni per vedere un risultato purtroppo.

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