Milano | Zona San Babila – Piazza Liberty: primo evento, superato

Ieri, come si è ben saputo e risaputo è stato inaugurato il nuovo negozio Apple.

Grande risultato per Milano essere la prima assieme a San Francisco ad ospitare un Apple global store, un negozio, uno dei più grandi al modo, che ha aperto uno spazio pubblico, una piazza collettiva intorno al negozio, trasformando completamente uno spazio urbano e donandolo alla città.

Ieri grande folla in attesa dell’apertura del negozio, molta arrivata anche dal nord italia. Dove alcuni hanno bivaccato sin dalla notte precedente per poter entrare (io non lo avrei mai fatto), dei veri appassionati della mela morsicata. Si sa, la piazza sarà la piazza dell’Apple Store, ma poco importa, come abbiamo mostrato nei precedenti articoli, la piazza è stupenda, ben fatta, dove i soldi investiti (tanti) si vedono anche nei minimi particolari, secondo un progetto di Norman Foster, uno dei più grandi architetti al Mondo. Ricordiamo che gli oneri di urbanizzazione per quest’intervento sono stati investiti per le periferie della città.

Per quanto riguarda il negozio, ricavato dove si trovava la vecchia sala cinematografica ipogea (a sua volta suddivisa in tre sale più piccole anni fa), è decisamente molto grande, minimalista, con arredi di design bianchi e beige, come caratterizza le migliaia di negozi Apple sparsi per il mondo. Dall’interno è possibile vedere l’esterno attraverso le feritoie del soffitto che corrispondono alla gradinata esterna. Il pavimento è grigio in pietra, la stessa utilizzata nella piazza e otto alberi campeggiano ai lati della grande sala. I prodotti sono ordinati lungo le pareti e sui tavoli, mentre sugli schermi interattivi le immagini cambiano di continuo.

Per le foto ringraziamo Andrea Cherchi e Toti La Pietra

Prima dell’apertura i 230 operatori del negozio hanno salutato in coro i visitatori e quindi aperto lo store. Alla sera la cantante milanese L I M ha performato nel nuovo spazio urbano della scalinata inaugurando questo nuovo luogo di incontro. Seguiranno nelle sere successive altri concerti ed eventi di ogni genere.

Piazza del Liberty non sarà un caso isolato, come ci fanno notare dal Comune, infatti seguirà a breve la creazione di una nuova piazza in zona Scalo Romana, tra Fondazione Prada e i nuovi uffici Fastweb, pronta per l’inaugurazione a fine settembre 2018.

Non è la sola piazza su cui il Comune sta lavorando. Infatti a breve, nel mese di agosto, partiranno i lavori per Piazza Leonardo da Vinci a Città Studi, che sarà riqualificata nella seconda parte, quella verso viale Abruzzi. Ai progetti recentemente approvati dai municipi per Piazzale Archinto, Piazza Sant’Agostino, Piazza dell’Ortica, Piazza San Luigi. Sorgerà presto anche una nuova piazza tra le vie Nicolini e Bramante, vicino al Monumentale dove i lavori stanno proseguendo a gran ritmo. Ma anche progetti futuri come la nuova Piazza Castello, il cui progetto, frutto di un concorso internazionale, ha avuto il recente sì della Sovrintendenza. Pure Piazza Cordusio dove a breve il Comune presenterà il progetto proposto dagli operatori della piazza e rivisto con le richieste del Comune (a quanto pare il Comune ha trovato una soluzione per inserire del vere).
Una città che riscopre le sue piazze è una città viva, e Milano dalla Darsena a Gae Aulenti, da City Life a P.za Liberty, da Rimembranze di Lambrate a Piazza Wagner è più viva che mai.

Sperando anche in un futuro per altre piazze cittadine che non andrebbero dimenticate, in primis Piazzale Loreto.

Di seguito alcune immagini della piazza in versione serale, col negozio chiuso e gli eventi terminati ormai da ore.

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Zona San Babila – Piazza Liberty: primo evento, superato”

  1. Deparrucconizzazione in atto…
    ?????

    Infatti sfugge a molti che Milano non ha praticamente nemmeno una vera Piazza di aggregazione.

    La prima vera Piazza è stata la darsena ricostruita.

    Speriamo questa sia la seconda.

    È che altre ne verranno…

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  2. La piazza è orribile. Ma come fate a dire che è bella? Vi prego, convincentemi che lo è. Per me è’ una colata di cemento. Senza colori. E’ tutto grigio e non ci sono fiori, verde, statue, arredi decenti, o una fontana che almeno scorra per la piazza… ma tre alberelli e una scatola di vetro su cui viene spruzzata dell’acqua. Ma avete mai visto una fontana VERA? Come diavolo si fa a dire che la piazza è bella? Prendersi cura della città, investire in progetti seri, è un’altra cosa.

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    • Uno che la pensa come me , distrutta una piazza in nome di una multinazionale che paga le tasse in Irlanda , non ci sono più i parruconi , sostituiti dai coglioni

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      • distrutta un piazza? ma nel 1990 o giù di li era un parcheggio!
        due anni fa era una piazza con due panchine e tre gazebo chiusi dei ristoranti che vi ci si affacciavano…
        Ieri c’è stato un concerto all’aperto, la gente si è seduta e lo ha ascoltato. Quando è capitato l’ultima volta in centro a Milano?
        dove era la piazza prima?!
        Non è che visto che ha aperto una multinazionale, bisogna parlare male a prescindere, mi pare…

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        • I parrucconi preferiscono che la città resti morta e le piazze morte perché gli da fastidio la gente è le piazze vive e piene.

          Vogliono solo la città spenta per la loro parrucca che li tranquillizza.

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          • Signor Wf, nel suo commento precedente dice praticamente il contrario di quanto dice qui. Forse dovrebbe fare pace con sé stesso. Prima però le suggerisco di imparare la grammatica italiana e di migliroare l’uso della pounteggiatura. Questo sempre ricordando che i veri “parrucconi” sono i bellissimi punkabestia tanto cari ai suoi compagnucci

          • C’è chi nasce parruccone e chi nasce co****** come te, caro wf.
            Più volte ti ho detto di non sprecare il voto a sinistra

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