Mercoledì 12 è stata inaugurata la nuova libreria RED Feltrinelli (il quinto ad aprire a Milano con questa formula).
All’interno dell’edificio di Corso Garibaldi 1, da poco riqualificato (mancano ancora i lavori alla copertura del tetto), un complesso originariamente formato da due palazzine affiancate del primo Novecento e rinnovate successivamente diverse volte con scarsi risultati, ha trovato spazio la nuova libreria di quartiere della Feltrinelli.
Lo spazio (350 mq, 80 posti a sedere, 11mila titoli disponibili) è suddiviso su due livelli, dove l’architettura antica si sposa perfettamente con i materiali moderni scelti per arredare. Subito si percepisce un ambiente amichevole e conviviale. Al piano terra troviamo sia la libreria che il bar-bistrot. Gli arredi sono firmati Cargo che si è riservato un piccolo spazio dedicato agli articoli per la casa. Nella sala centrale troviamo la cucina a vista, come ormai è consuetudine, mentre al piano superiore troviamo un simpatico ballatoio con ringhiera in ferro, un ricordo delle vecchie case di ringhiera, dove poltrone e tavolini permettono una sosta sia per ristoro, sia per una consultazione sui libri da acquistare. Le travi in acciaio che separavano i due piani sono state restaurate e mettono ancora più in risalto il soffitto in legno naturale.
Fa piacere vedere che ci sia un ritorno, anche se parte di una catena, di un negozio che non sia per la vendita dei soliti abiti, orami genera più che inflazionato.

Bellissimo.
E finalmente arriva un’altra libreria con cucina.
Peccato appunto che l’unico che utilizzi questa formula food +culture sia Feltrinelli.
Formula mo,to anglosassone direi.
Sarebbe bello Se anche altre catene di librerie aprissero locali del genere un Po in tutta miano..
Certo con tutti gli analfabeti funzionali che ci sono in giro…
Beh perlomeno si fermano a magnare…
“Peccato appunto che l’unico che utilizzi questa formula food +culture sia Feltrinelli.”
Senza citare la catena dei Mondadori Cafè, ci son decine di esempi di librerie con bar o cucine indipendenti a Milano, che son francamente anche più carini (ad esempio la Libreria Verso in Corso di Porta Ticinese o Gogol & Company in Via Savona e son solo due esempi)
Aggiungerei anche – pochi metri più avanti sulla destra, in Piazza San Simpliciano – la Libreria caffè del Mondo Offeso.
Detto questo, sono stato a prendere un aperitivo proprio un paio di giorni fa. Il posto è carino, specialmente i tavolini a ridosso del marciapiede. Però quell’angolo di strada (Pontaccio -> Tivoli e Mercato -> Garibaldi) è un vero casino di macchine e moto. C’è un traffico disumano, anche di mezzi pesanti; macchine in coda che strombazzano senza tregua; motorini rombanti e puzzolenti e via dicendo. La gente ama e ha sinceramente voglia di posti come questo, ma bisogna iniziare a fare qualcosa per il traffico nel centro storico di Milano. Anche qualcosa di impopolare…
Oggi WC è riuscito a darsi del analfabeta da solo, basta leggere il post successivo delle 09.49…
WC oltre al quartiere dei VIP quarto oggiaro dove vive le poche volte agli arresti domicialiri la sua seconda dimora è San Vittore. Le piste ciclabili le sogna quando si trova internato, e quando esce con il cellulare della polizia penitenziaria non le vede anche xché la giunta dei BLA BLA manco quelle riesce a farle, e quando riesce a fare qualche metro, solo incompetenza, guardate il disastro fatto in zona cimitero monumentale.
scusate, sono stupido, è più forte di me