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Milano | Castello – La lunga marcia per la riqualificazione della piazza

Dunque, due anni fa esatti, era il 4 febbraio 2017, abbiamo saputo come sarebbe stata trasformata Piazza Castello. Il progetto vincitore è stato quello pensato dallo Studio Genuizzi e team (Vincenzo Strambio De Castillia, Giovanni Banal ed Enrico Ragazzo).

Il progetto prevedeva l’avanzamento del Parco Sempione che mangiava il catrame attuale con la piantumazione di circa 134 nuovi alberi. Una piazza ricoperta di calcestre, lo stesso materiale della pavimentazione di piazza del Cannone e dell’intero parco Sempione. Pedonalizzazione di via Beltrami, sempre con calcestre e lo spostamento della corsia automobilistica in largo Cairoli davanti alla statua equestre di Garibaldi (lato via Dante). Di fatto allargando l’area pedonale sino ai piedi del condottiero.

Il benestare della Sovrintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici è arrivato lo scorso anno, con l’obbligo di apportare diverse modifiche al progetto iniziale.

Le indicazioni principali erano: ridurre la superficie in calcestre in piazza Castello, utilizzare un materiale più “nobile’’, il granito di Montorfano, in via Beltrami e il mantenimento del traffico attorno al monumento a Garibaldi.

Modifiche che lo studio sta portando avanti da qualche mese confrontandosi con il Comune e la Sovrintendenza per ulteriori aggiustamenti e richieste.

Come è immaginabile, l’operazione non è semplice, infatti si tratta di un intervento in un contesto storico e complesso che deve essere valutato attentamente.

IL Comune ha suddiviso l’intervento, per non creare disagi ai cittadini, in due lotti separati: il primo lotto riguarderà la sistemazione di Piazza Castello e via Beltrami; mentre il secondo lotto, che potrebbe slittare ulteriormente, riguarderebbe la sistemazione di Largo Cairoli, che inizialmente rimarrà invariato.

I lavori per dare un nuovo volto a piazza Castello costeranno 12 milioni di euro. Nel frattempo la Giunta comunale, lo scorso 28 dicembre ha approvato una delibera che proroga la pedonalizzazione della piazza nelle attuali condizioni: stop alle auto nel tratto compreso tra via Quintino Sella e via Minghetti. Male che vada, quest’anno sarà l’anno per l’approvazione definitiva per la sistemazione della piazza.

Visti i tempi tecnici e burocratici, per la riqualificazione della nuova area pedonale bisognerà aspettare altri due anni.

Foto Andrea Cherchi



Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


45 thoughts on “Milano | Castello – La lunga marcia per la riqualificazione della piazza

    1. Anonimo

      sotto casa tua però. Così quando apri le finestre respiri smog a pieni polmoni e ti delizi le orecchie col rombo dei gipponi.

      1. Anonimo

        Sotto casa mia ci sono i gipponi e pure furgoni e rottami vari che fanno fumo nero.

        In Piazza Castello sotto casa degli snob ricconi invece han tolto tutte le macchine, non c’è un bar che sia uno (la plebaglia fa rumore) e non han nemmeno usato la zona per attestare i tram (gli spostapoveri fanno rumore)

  1. Anonimo

    Tutto questo è assurdo. In questo paese tutto è così lento e poi ci chiediamo come mai il PIL cala…

    Incredibile pensare poi che una città come Milano ha difficoltà a reperire 12 Milioni per riqualificare uno dei luoghi simbolo della città proprio quando il turismo è in pieno boom di affluenze.

    Spesso mi chiedo cosa passi per la testa dei nostri governanti.

  2. Anonimo

    Speriamo che al prossimo intervento coinvolgano la Soprintendenza PRIMA di scrivere il bando di concorso e non dopo, stravolgendo il progetto vincitore.

    (che poise non erro il progetto vincitore di piazza Castello ha vinto più o meno come al festival di Sanremo, con la giuria dei soliti noti che ha ribaltato il televoto 🙂 )

  3. vaca de legn

    Che stupidaggini! La sopraintendenza dovrebbe spiegare il NO all’area pedonale sino al monumento di Garibaldi. Era uno dei punti importanti del nuovo progetto con una apertura pedonale che si sarebbe collegata fino a via dante… Questi esagerano coi no. Capisco la pavimentazione in materia nobile, ma per il resto ho l’impressione che sia solo un esercizio di potere.. porre il veto a un progetto solo per sentirsi importante.. i soldi ci sono è la burocrazia che regna. Il Comune ha avuto coraggio meno la soprintendenza.

    1. Anonimo

      Come si impara i primi dieci minuti dopo aver messo piede la prima volta in una azienda, a fare i fenomeni e a scavalcare colleghi ed altri reparti, si creano solo casini che poi ci metti mesi a rimettere a posto…

  4. Precotto doc

    Abitantanti di viale melchiorre gioia , dormite tranquilli con questa giunta , non si riaprirà mai la martesana 😂😂😂😂😂

    1. Anonimo

      È stata una vera follia chiudere piazza Castello alle macchine, anche perché li non ci sono né ristoranti ne bar e negozi per cui è diventata una landa desolaTa.

      1. Andrea

        Quando ci fanno gli eventi e si riempie di gente si grida al suk, altrimenti si grida alla landa desolata.

        Ma veramente era la presenza delle automobili a rendere bella e attraente quella piazza?

        1. Anonimo

          L’arco della pace chiuso al traffico ha un senso perché ci sono tantissime attività(bar negozi ristoranti…..) invece piazza Castello è completamente una zona residenziale per cui è diventata una landa desolata.

          1. Anonimo

            Ma e’ stralogico, non ci vuole una laurea per capirlo. .OOOPS effettivamente neanche quella in scienze politiche di Maran

          2. Anonimo

            peccato che all’arco della pace le attività siano arrivate DOPO proprio grazie alla pedonalizzazione.

            Quando all’arco della pace passavano le macchine, non c’era niente di niente né in piazza né nel primo tratto di corso Sempione.

            Lo stesso succederà qui, probabilmente anche con attività di livello un po’ più alto visto che siamo più in centro.

          3. Anonimo

            Il primo tratto di Corso Sempione??
            Intendi la zona dell’Arco, pedonalizzata e sistemata 20 anni fa e da allora resuscitata?
            Ci sono zone pedonalizzate bene e pedonalizzate male. E zone con le auto vivibilissime come Corso Garibaldi che è un esempio di come si possa ridurre drasticamente il traffico senza fare assurdità talebane come nel devasto attuale di Piazza Castello (e conseguente casino totale di Cairoli)

          1. Anonimo

            e per dirla tuttissima in Italia sul ‘né… né’ ci mettiamo l’accento (acuto).

            Verstehen?

          2. Anonimo

            Uè, giargiana, se non a pianti di perder tempo a fare le pulci allo spelling dell’iphone, ti rimando a fare il gioco delle 3 carte a Lampugnano (cit)

      1. Alberto Tadini

        Anonimo, lascia stare. Si tratta solo di un individuo che riesce solo a postare frasi offensivee spesso senza senso.
        Poi, quando si chiede una spiegazione non risponde.
        Certi troll sono solo dannosi. E’ solo colpa nostra (mia anche!!!) se gli diamo importanza. Se provassimo a non rispondere a ignorare (è durissima, lo so, soprattutto quando sparano certe cose…) magari andrà a diusturbare in altro luogo.

        1. Anonimo

          E’ senza senso, caro il mio Alberto , che un professorino posti per la mancanza di un accento, o se Melchiorre Gioia e’(ho messo l’accento, cuntent?) una via e non un viale, questi sono i troll.

          ,

      2. BLANCO

        Anonimo del 13 febbraio alle 17:21
        All arco della pace i bar e i ristoranti c’erano ben prima della pedonalizzazione…è da 35 anni che la bazzico.
        In piazza castello non potranno mai esserci le stesse attività, il 90 % dei palazzi sono vincolati, non puoi buttare neanche giù un muro per fare una vetrina….

  5. Anonimo

    Anch’io ritengo che la pedonalizzazione tout court non sia la soluzione ideale in questo caso. Alla fine i turisti percorrono sempre l’asse centrale, senza mai spingersi ai lati. Penso sarebbe stato meglio creare una zona 30 e migliorare l’attraversamento da piazza Cairoli al Castello, valorizzando i pedoni anche con qualche infratruttura maggiormente architettonica.

  6. Walter

    Spostare la corsia automobilistica restringendo ulteriormente il traffico solo lato via Dante mi sembra demenziale … creera’ ancora piu’ casino di adesso.
    In ogni caso i tempi biblici che ci sono per queste cose sono assurdi … e nel frattempo lo spazio tra il Castello e Cairoli fa decisamente schifo.

  7. Anonimo

    È un paese finito, anche se abitando a Milano non sembra . I governanti sanno benissimo tutto e sopra di loro ci sono altri meccanismi che hanno la precedenza ,
    Non lo si vuol capire

  8. Anonimo

    Ci vuole una legge speciale per Milano, come avevano promesso dopo il referendum sulla Brexit.

    Un ente terzo tra business e istituzioni, stile Corporation of London.

    Milano ha ancora potenzialità enormi di ulteriore crescita, ma bisogna tagliare i lacci e lacciuoli.

    1. Anonimo

      Tutto giusto, ma per trovare i soldi PRIMA di iniziare a pedonalizzare, fare un concorso sensato, lavorare in parallelo con la soprintendenza e sbattersi con gli appalti, non servono le leggi speciali, l’autonomia, il federalismo e la Corporation of London.

      Basta lavorare con la testa e non vivere alla giornata tra effimero e annunci ad effetto.

    1. _

      Beh dai, è da aprile 2014 che quella piazza è pedonale, e di come sia molto meglio senza bus ci siam scordati ormai e si vede solo l’innegabile bicchiere mezzo vuoto.

      E’ anche umanamente comprensibile: chi ha avuto un figlio in quel periodo in autunno lo vede andare alle elementari!

  9. Alberto Tadini

    Il calcestre va mantenuto.
    E non credo che esista la cultura della manutenzione; basta guardarsi in giro, anche in centro.
    Infine, la piazza è sì pedonale ma (basta passare una domenica mattina) una caterva di bus sono parcheggiati in Foro Bonaparte, lato acquario.
    la pedonalizzazione avrebbe dovuto comprendere anche tutto il foro, casomai permettendo l’ingresso a residenti e fornitori. i turisti possono anche passeggiare un po’ prima di arrivare al Castello…

    1. Anonimo

      La questione dei bus turistici è di primaria importanza per Milano.

      Possiamo scacciarli finchè vogliamo, prima dal Castello e poi dall’acquario ma un posto dignitoso va trovato.

      La leggenda metropolitana del “parcheggio che attira traffico” per i bus turistici proprio non ha senso.

  10. _

    Vedo con piacere che in oltre 30 commenti non ce n’è uno finora che rimpianga quell’abominio dell’expo gate (per non parlare della “nevicata” o come caspita si chiamavano quelle chiazze lattiginose di cui restano tristi brandelli sporchi sull’asfalto di fronte al Castello)

  11. Wf

    Con la pedonalizzazione la ex autostrada nord sud castello è solo che migliorata..

    Adesso è un posto pieno di turisti che fanno avanti e indietro.
    E ci ha guadagnato anche la zona duomo.

    Tutte le lagne da bar lasciano il senso che trovano.
    La soprintendenza andrebbe eliminata, non dice nullla sui sopralzi dimmerda dei palazzi storici e romoe il cazzo su una piazza pedonalizzazione.

    Che torni a Roma

    1. Anonimo

      Soprintendenza Padana.

      Non son sicuro sia la soluzione a tutti i problemi, ma la Milano dei tempi del Regno Lombardo Veneto era decisamente più bella e tenuta meglio.
      I casini e le speculazioni son venuti tutti dopo il 1861.

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