La possente Torre Locatelli, alta 67 metri, all’angolo tra piazza della Repubblica e via Vittor Pisani, è rimasta incappucciata per restauro per circa sette mesi. In questi giorni, a lavori terminati, la si sta spacchettando dalle impalcature.
L’edificio, costruito tra il 1936 e il 1939 su progetto di Mario Bacciocchi ha facciate rivestite in mattoncini in cotto.
Speravamo di ritrovarla in condizioni migliori una volta spacchettata, con le facciate ripulite e soprattutto più omogenee. Purtroppo le mattonelle col tempo si sono deteriorate in modo differente a seconda della posatura e ancora oggi risultano posate a fasce.
La torre di 17 piani, è caratterizzata per la possente monumentalità, un gigantesco monolite che doveva, assieme alla gemella mai realizzata (oggi al suo posto sorge la torre Breda), fungere da porta d’accesso al viale per la Stazione Centrale. Ha uno zoccolo in marmo chiaro che comprende i primi tre piani, compreso il piano commerciale, celando il possente portico.
I piani che seguono sono scanditi a due a due in sette fasce segnate da cornici in cotto. Sul tetto si trova una grande terrazza. L’edificio è ad uso residenziale con la presenza di alcuni uffici. Su via Vittor Pisani si trovano anche due graziosi bassorilievi rappresentanti i mestieri e realizzati nel classico schema razionalista.
In altre foto sembrava mooolto piu arancione..
E moolto più colorata..
Ci sono passato oggi e dal vivo l’effetto è molto diverso. I mattoni sono di un color salmone più spiccato e le macchie scure che si vedono in foto non ci sono.
Magari è una cagata ma la butto lì… forse le foto sono state fatte dopo che aveva smesso di piovere da poco e i mattoni erano ancora bagnati.
Bene le ripuliture delle facciate (a milano sono innumerevoli gli edifici d’epoca che richiederebbero simili interventi). Purtroppo nel caso della torre del Baciocchi si tratta di un edificio esteticamente brutto (anche in paragone ad esempi architettonici coevi). Se fosse stato possibile – ma ovviamente è una considerazione puramente retro-teorica ed economicamente assurda – sarebbe stato bello a suo tempo abbatterlo e al suo posto costruire un gemello della torre dirimpettaia (Breda). Si sarebbe in tal modo ricostituita una gradevole simmetria di volumi e di forme architettoniche in uno dei punti di scenografia urbana più rilevanti a Milano,