Milano | Trasporti: la M4 verso Segrate

La linea della M4 non è stata ancora completata che già si pensa a prolungarla. A quanto pare, il prolungamento verso oriente potrebbe diventare reale.

Lo studio di fattibilità è stato approvato l’altro ieri al tavolo che ha visto riuniti tutti gli attori istituzionali, Comune di Milano, Città Metropolitana e Comune di Segrate, oltre a Sea, ma anche il colosso australiano, Westfield, che contribuirà alle spese del progetto.

Ricordiamo che Westfield sta costruendo nell’area della dogana di Segrate il più grande Centro Commerciale dell’area.

Il nuovo studio costerà settecentomila euro (fonte Corsera) e costituirà il primo passaggio formale per il prolungamento, che dovrebbe prevedere due fermate oltre a quella di Linate: Idroscalo e Segrate Westfield.

L’obbiettivo sarebbe quello di attivare il prolungamento per il 2026, sperando sempre che il sogno olimpico di Milano-Cortina si trasformi in realtà.

Come dicevamo, le due stazioni verrebbero costruite oltre il bacino dell’Idroscalo, servendo un bacino d’utenti non indifferente.

La stazione Idroscalo dovrebbe servire la parte orientale del bacino, la sede della Mondadori e un facile accesso agli abitanti della frazione di San Felice.

Mentre la stazione di Segrate dovrebbe connettersi, oltre al centro commerciale anche alla stazione ferroviaria della cittadina dell’hinterland, fungendo da nodo d’interscambio tra le linee del passante, dell’alta velocità e dei treni interregionali.

Ricordiamo che negli accordi di programma (ancora non dettagliati) tra RFI (Rete Ferroviaria Italiana), Comune di Segrate e Comune di Milano c’è un progetto che dovrebbero ripensare completamente la stazione ferroviaria e trasformarla in un hub di interscambio per l’alta velocità e i treni regionali.

Il via libera ufficiale al prolungamento si deve però a due eventi concomitanti: la disponibilità di fondi europei per il trasporto pubblico (ma ci vuole lo studio di fattibilità per partecipare ai bandi) e l’intraprendenza di un privato come appunto il gigante australiano.

Nel frattempo, c’è anche un’alternativa alla metropolitana, per ora ancora un ipotesi (speriamo rimanga tale), ovvero quella di collegare la stazione M4 Linate e il luxury village attraverso una funivia sospesa sull’Idroscalo e le ferrovie, il cui costo è stimato intorno ai 40 milioni di euro. 

Ricordiamo che la “linea Blu”, unirà l’aeroporto alla periferia ovest fino al Lorenteggio e a San Cristoforo, il cui primo tratto, Linate-Forlanini, sarà operativo tra due anni, verso la fine del 2021.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

29 commenti su “Milano | Trasporti: la M4 verso Segrate”

  1. E’ sicuro che sottopassi l’Idroscalo? Non sarebbe meno tortuoso costeggiare la costa ovest dell’Idroscalo servendo l’area delle Tribune e Novegro (fiera) e arrivare a Westfield Milano dritti, senza quella curva che torna indietro?

    Rispondi
    • Credo che il disegno sia indicativo, non il tracciato reale (che peraltro ancora non può esserci, visto che iniziano ora lo studio di fattibilità). Infatti l’articolo dice che la stazione Segrate sarà in corrispondenza della stazione ferroviaria, mentre nella cartina è posizionata più a nord.

      In ogni caso, non credo che sottopassare l’idroscalo sia un problema, visto che non è molto profondo. Sarebbe peggio farla svoltare prima, perché bisognerebbe creare una curva di raggio molto più stretto, il che è sempre un problema per i mezzi su binari (vedi curva tra Isola e Garibaldi sulla M5).

      Creare un interscambio metro-passante a Segrate sarebbe ottimo, significa che chi arriva da est con la S5/S6 avrà un nuovo modo di arrivare in centro, decongestionando la M1 a Porta Venezia. Spero che facciano anche un grande parcheggio di interscambio, così molti pendolari che abitano nella vasta zona est dove non passa il treno avranno un’opzione per arrivare a Milano con i mezzi. Anche se nasce per fare da feeder al centro commerciale, mi sembra decisamente un progetto win-win.

      Rispondi
      • Più importante una futura stazione dell’Alta Velocità…..per la S5/S6 ci sarà già l’interscambio a Forlanini FS. Comunque, win-win sì!

        Rispondi
      • Verissimo. Collegare metro e treni è cruciale. Vale per Segrate, San Cristoforo, Monza. Pt.a Romana. Va creato anche un sistema di pagamento unico per i mezzi pubblici in area metropolitana tipo oyster card.

        La rete ferroviaria della lombardia è molto vasta. Va modernizzata e veloiczzata per collegare molto meglio e in modo più veloce la nostra città con il hinterland. E visto che la rete c’è gli investimenti sarebbero anche non troppo alti.

        Milano ha davanti un periodo di prosperità e crescita. E se questa crescita porta anche più vivibilità dipende molto dal trasporto pubblico. Bisogna partire presto anche con la Circle Line.

        Rispondi
    • E’ molto più importante che serva i grossi uffici sull’altro lato dell’Idroscalo che la abbastanza insignificante fiera di Novegro, a mio parere.

      Rispondi
    • Conosco bene quella zona, tra San Felice (circa 10.000 abitanti), Residenze Malaspina, Mondadori, IBM, e altre società medio grandi genera un traffico enorme in ingresso e in uscita da Milano. Sì, perché ci sono anche tanti milanesi che devono prendersi la macchina per andare a lavorare a Segrate. Sarebbe un’opera fondamentale per ridurre il traffico in città.

      Novegro e la sua fiera onestamente hanno meno bisogno.

      Spero anche facciano l’Hub ferroviario a Segrate e la linea AV per Venezia. Non me ne vogliano i pioltellesi ma Segrate è decisamente più strategica.

      Rispondi
  2. Ma non avevamo ottenuto l’autonomia con un referendum? O non dovevamo fare una macro regione con i popoli virtuosi del nord?
    Maledetti politici, ci hanno preso in giro…

    Rispondi
  3. Ottima iniziativa Concordo sul fatto che i soldi ci sono. Vanno solamente dirottati su opere che creano lavoro e fanno sviluppare Milano che è volenti o no la locomotiva economica del Paese. Una metropolitana che collega Linate a Westfield permetterebbe un flusso notevole di turisti orientati allo shopping anche in giornata oltre che servire un bacino territoriale di pendolari ( segrete + stazione ferroviaria ) che ogni giorno intasano milano con le loro autovetture. In sostanza Milano, oltre ad una politica intensiva di verde per combattere lo smog ha anche bisogno di allungare i tragitti delle metropolitane ben fuori dai confini comunali. Mi sembra che con M1 e M5 ci si stia muovendo nella giusta direzione. Adesso vorremmo vedere realizzati anche gli allungamenti di M2,M3 e M4. Solo così si potrà decongestionare Milano rendendola più vivibile. Ripeto i soldi ci sono e vanno dirottati dove generano più PIL. Milano e la sua città metropolitana nei prossimi anni è destinata a crescere in modo intenso a livello di popolazione e questi progetti vanno sviluppati proprio in previsione di questo flusso che già oggi è al collasso. OCisti i lunghi tempi di progettazione ed esecuzione andrebbe messa in cantiere subito anche la M6 e la Circle line.

    Rispondi
    • Bravo. MM6, Circle Line, interventi di modernizzazione su linee tram e suburbane Trenord (che sono delle vere lumache – purtroppo). È importantissimo di collegare le nuove linee metropolitane con la ferrovia (San Cristoforo, Segrate, Monza). Va creata una super rete di trasporto pubblico a Milano e dintorni. Solo così si può rendere la città forte e vivibile. 1 mio di auto che “bombardano” Milano ogni giorno in entrata è una cifra completamente insostenibile. Bisogna assolutamente muoversi.

      Rispondi
  4. Spero che boicottino l ennesimo centro commerciale..non se ne può più,
    la gente che passa le giornate al centro commerciale è ridicola,

    Rispondi
    • Io non amo particolarmente i centri commerciali. Soprattutto al sabato pomeriggio, pieni di teroni in tute dell’adidas e occhialazzi giganti, accompagnati da donnette formose con 2 kg di trucco e ignoranti in tutto. Però se qualcuno vuole investire e ritiene redditizio farlo, lasciamo che sia il mercato a decidere

      Rispondi
  5. Il grosso vantaggio del prolungamento è che mette una toppa alla mancanza del parcheggio di interscambio, che è il grosso difetto della M4 da quella parte.

    Speriamo non sia solo un annuncio ma partano istantaneamente con lo studio di fattibilità ed il progetto esecutivo.

    Comunque i tempi sono maturi anche per il progetto di MM6. Anche perchè come dice l’articolo, se non hai un progetto esecutivo, i soldi europei…nisba.

    Rispondi
  6. Segrate è un centro che merita e necessita di un collegamento metropolitano con Milano.
    Dispiace solo constatare che l’iniziativa di prolungare la M4 in tal direzione scaturisca da un centro commerciale che deve essere ancora costruito, quando, da decenni, altre realtà territoriali sentono il bisogno di un collegamento con Milano, con o senza centri commerciali di mezzo.

    Rispondi
  7. Comunque è paradossale che si vada a costruire una metro per collegare zone esterne dove una metrotramvia “vera” sarebbe più efficace, e si lascino i tram in zone (tipo l’asse certosa-sempione- arco) dove il tram è inefficiente.

    Una tramvia stile Strasburgo che colleghi Segrate FS-Rivoltana- Linate M4- Rogoredo FS, magari con derivazione su Lambrate M2 e con una rete di fermate messe ben, eliminerebbe a mio parere molte più auto che forzare migliaia di pendolari sulla sola fermata M4 a Segrate. Oltre a collegare direttamente Linate all’AV per Bologna/Roma.

    Perchè per andare a Segrate, l’auto serve comunque, con la metrotramvia (seria) puoi anche pensare di non averla pure se abiti fuori Milano.
    Chiaramente dovrebbe essere una metrotramvia “vera”, non la schifezza di tram che abbiamo a Milano.

    Rispondi
    • Ecco qua il “Benaltrista”. Ossia quelli che quando qualcuno fa una proposta dicono “sì però prima bisogna fare…”.
      E che due maroni…

      Rispondi
  8. Ottimo e finalmente strategico!

    Mi sembra l’equivalente del nuovo hub di scambio metro/treni che stsnno costruendo guarda caso denteo almnuovo Auchan di Cinisello Balsamo.

    Anche qui finalmente vediamo degli hub di scambio per pendolari auto/ metro e spero anche auto/treno.

    Nonché per tutti quelli che vengono dalla A1 Milano-Roma é la prima tappa in città all’esterno della città.

    Non ho ben capito se i mega parcheggi del Westfield fungeranno da parcheggi per la metro.

    Inoltre per tutti i turisti e milanesi potranno finalmente raggiungere un outlet mega centro con i mezzi pubblici e non con l’auto.

    Direi che fare le stazioni metro dentro i centri commerciali é win-win.

    Vincono tutti.
    Pendolari.
    Clienti.
    Commercianti.
    Milnesi residenti.
    Lavoratori

    Rispondi
    • Tutto bene, bravo, bis.

      Ma mi sfugge perché mai Segrate dovrebbe essere la prima tappa per chi viene a Milano dalla A1, dalla quale da tempo immemore si arriva direttamente in piazzale Corvetto senza bisogno di passare dalla tangenziale.

      Rispondi
          • Qui però non si considera che Segrate diventerà (presumibilmente) la staziona di Porta est nei prossimi anni. Punto di congiunzione tra alta velocità (per Venezia), metropolitana e passante, ed è attaccata a Linate. Insomma, in questa ottica la strategia è comprensibile e credo anche giusta.

            Riguardo al centro commerciale. Senza Westfield forse non si sarebbero trovati i soldi nemmeno per lo studio di fattibilità. Per me sono dei privati che investono anche a beneficio del pubblico. La concorrenza con Amazon è un problema loro non mio. Non c’è motivo di odiare i centri commerciali, basta non andarci. Il mercato si autoregola.

  9. Ma ora dobbiamo parlare anche di MM6. Tutta la zona Sempione ha bisogno di essere collegata molto meglio con la città.

    Poi chiedo:
    – interventi strategici sulle linee suburbane S (ora sono treni lumaca che viaggiano su una rete troppo vecchia
    – interventi sulle linee tram per modernizzarli

    Ogni auto tolta dalle strade di Milano contribuisce alla vivibilità di questa città. e da spazio a cittadini, quartieri e verde.

    Rispondi
    • MM6 è vitale, è vero. Ma se non erro finora non esiste niente che abbia anche solo una lontana parvenza di realistica verosimiglianza. Non un progetto, un tracciato, forse solo un vago cenno nel piano territoriale di alcuni anni fa. O sbaglio? Avete materiale da cui risulti il contrario?

      Rispondi

Lascia un commento