Milano | Centrale – Il pasticcio di via Benedetto Marcello e le alternative

Ci sono luoghi per i quali pare impossibile trovare una soluzione. Anni di lassismo e di scarse regole hanno creato il caos e, come diciamo spesso, dove si fa mercato per ambulanti la situazione è sempre difficile da gestire.

Lunedì scorso si è tenuta un’assemblea in Zona 3 riguardante il problema di via Benedetto Marcello (zona Centrale-Loreto) e dell’intervento di “riqualificazione” voluto dall’amministrazione comunale e cominciato recentemente.

La storia di questo spazio urbano comincia con la sua creazione all’inizio del 1900 quando la parte settentrionale della via, oltre via Scarlatti, era ancora nel Comune di Greco (come la zona attorno a Piazzale Loreto).

Nel 1931 vennero spostate nella via Benedetto Marcello da Porta Venezia le linee extraurbane per Cassano e Gorgonzola. Come si usava all’epoca, nonostante la via (da via Vitruvio verso Nord) fosse diventata un capolinea, vi era ordine, i binari correvano paralleli e tra di essi vi erano filari d’alberi.

Il capolinea venne eliminato nel 1959 in previsione dell’arrivo della metropolitana.

Al suo posto prese forma il mercato ambulante, in origine distribuito lungo tutta la via nella parte centrale. Negli anni il mercato settimanale (due volte la settimana: il martedì e il sabato) si ridusse alla sola parte settentrionale, partendo da via Vitruvio verso via Petrella. Negli anni Novanta, ecco l’arrivo del parcheggio interrato che ha ridotto ulteriormente lo spazio per il mercato. Nel frattempo mercato e auto parcheggiate hanno “devastato” i filari d’alberi e il parterre che necessitava un assoluto ripristino.

La via Benedetto Marcello, assieme a via Morgagni (parallela oltre Corso Buenos Aires) nel lontano 1965 venne vincolata paesaggisticamente dalla Sovrintendenza: «bellissimi viali, (..) edifici di grande valore architettonico, (..) ed estesi tappeti erbosi con giardino», come la gemella via Morgagni, meritava una particolare tutela.

Così con l’inizio dei lavori per la “riqualificazione” dalla fine di agosto, si sono sollevate non solo le polveri di cantiere, ma anche le polemiche degli abitanti.

Una parte dei cittadini della zona è contraria alle scelte fatte dal Comune e sembra che si stiano valutando alternative.

In sostanza cosa succede? I cittadini chiedono venga trasformato in giardino il parterre centrale oggi utilizzato come parcheggio alternato con il mercato settimanale.

Il Comune dal canto suo non può spostare altrove il mercato, uno dei più grandi e redditizi della città: 190 bancarelle sabato, 180 il martedì. «La gran parte insiste sull’area oggetto di riqualificazione – ha spiegato l’assessora Cristina Tajani, delegata al Commercio, presente all’assemblea – Ci sono obbligazioni giuridiche del Comune verso i titolari di concessione e la soppressione espone a ricorsi, spesso vinti».

Il mercato si potrebbe distribuire lungo tutta la via laterale e spostare dal parterre centrale, il quale potrebbe diventare un giardino, questo è stato l’appello di molti presenti all’assemblea.

L’ammontare dei lavori, ora fissato a 450mila euro, pare che potrebbe arrivare a quasi il doppio, 890mila, costi ben superiori rispetto agli oneri versati dai privati dall’operazione per la costruzione a suo tempo del parcheggio interrato.

Qualcuno ha anche sollevato i dubbi che i lavori abbiano avuto l’OK dalla Sovrintendenza. Dubbi fugati dalla consigliera Rita Cosenza, che ha seguito tutto l’iter di questo tormentata vicenda, ha dichiarato in aula che la relazione tecnica parlava di un intervento di tipo straordinario, perciò l’autorizzazione c’è.

Insomma, pare proprio che all’urbanistica si siano ritrovati un problema ben più importante di quanto inizialmente pensassero.

Forse l’idea proposta di spostare il mercato a lato, lungo tutta la via, non è poi così male: verrebbero eliminati centinaia di parcheggi, quello sì, ma d’altra parte la maggioranza delle auto parcheggiate giornalmente non appartiene ai residenti, ma a chi giunge in città in auto. Nelle vicinanze si trovano ben tre fermate della metropolitana con tre linee, forse, per una città vivibile e più verde, basterebbe uno sforzo in più.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Centrale – Il pasticcio di via Benedetto Marcello e le alternative”

  1. Che degrado! E che pessima cartolina per tutti quei (sempre più) numerosi turisti che passano dalla stazione centrale a corso Buenos Aires !

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  2. Concordo col comitato che vuole il giardino. Basta parcheggi liberi a chi viene da fuori Milano. Il mercato si può benissimo distribuire nelle vie laterali.

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    • E quindi tu hai analizzato una per una la provenienza delle auto? Complimenti per il lavoro certosino! A me sembra invece che le auto stazionino lì tutta la notte, segno che sono di gente che abita in zona e che parcheggia alla rinfusa per necessità, non per divertimento.
      La butto lì: da come scrivi scommetto che sei contrario alla costruzione di parcheggi o garage per residenti. Vero? Per te le auto devono sparire e basta. Con la bacchetta magica. Puff…

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  3. Ma siamo sicuri che il mercato sia redditizio per il Comune? Io tra le bancarelle vedo molta evasione fiscale (molto rari gli scontrini) e un ingente costo di pulizia (una decina di mezzi Amsa coinvolti e molto personale Amsa per diverse ore a raccogliere e smaltire i rifiuti del mercato).

    In un mondo di commercio online si dovrebbe iniziare a non rinnovare più le concessioni agli ambulanti che tra l’altro hanno spesso dei furgoni che creso siano Euro 0

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    • Concordo totalmente con la prima parte della risposta…tuttavia mi trovo in totale disaccordo con la seconda.
      I mercati rionali, oltre a dare la possibilità di acquistare prodotti ortofrutticoli che spesso sono di qualità ben maggiore rispetto a quelli insapori che si trovano nella grande distribuzione, svolgono una funzione di aggregazione e, in alcuni casi, anche turistica, fondamentale per la città.
      Quante volte vi siete trovati a visitare una città straniera passando proprio per i suoi mercati???
      Devono essere controllati sì…ma certamente non eliminati per una mera questione di malagestione.

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  4. A mio modesto avviso ci sono due cose da imparare da questa storia:

    1) Il processo di consultazione con i cittadini ed il ruolo dei Municipi nelle decisioni fa acqua: le obiezioni al progetto sono molto condivisibili e non si capisce bene chi veramente sia stato consultato e quanto il Municipio rappresenti le istanze di chi abita la zona, visto che se i lavori son già partiti, deve per forza avere approvato il progetto.

    2) I parcheggi di corrispondenza vanno incrementati. Cascina Gobba è spesso pieno ed è assurdo che centinaia di auto vengano a parcheggiare in una zona così centrale da fuori.

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  5. Mi sorprende che, dopo anni di abbandono, al primo tentativo di sistemazione dell’area si sia sollevato un tale polverone riguardo alla destinazione dell’area.
    Detto ciò mi sembra che, a prima vista, l’idea di distribuire lungo tutta la lunghezza di Benedetto Marcello il mercato potrebbe rappresentare la soluzione che salvi capra e cavoli.

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  6. I parcheggi devono essere solo per i residenti.

    E si devono ampliare i parcheggi di scambio auto metro fuori città.

    Questa é lunica cosa sensata da fare.

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    • Il fatto che anche lei si sia convertito alla necessità di costruire parcheggi per residenti senza più dire “le auto si fottano” mi fa capire che le mie parole hanno scavato una forma di pensiero nel suo encefalo. Insomma: avevo ragione io mentre lei e la sua parte politica avevate torto (more solito)

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      • Dov’è che lei ha capito che sono favorevole alla “costruzione” di parcheggi per residenti?

        Mi illumini geniaccio,
        More solito

        ..
        Al suo “avevo ragione io” ho pensato ai 5 anni di età e al gnegnegne ho ragione io… di fanciullesca memoria
        🤣🤣🤣🤣

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        • Sarà di fanciullesca memoria – ormai troppo lontana per lei – ma rende perfettamente l’idea.
          Vedo però che sta già cambiando idea: infatti se guarda 10 cm più in alto vedrà che ha detto 2 cose, anche se la spaccia per una sola. Oppure ha scritto talmente male in italiano, che voleva dire il contrario.
          Dia retta: si astenga. E butti la scheda elettorale.

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  7. Se le metropolitane fossero più capillari, più frequenti, tutti i treni con vagoni comunicanti e via dicendo.. molta della gente usa l’auto e che parcheggia in centro (faticando pure per cercare un parcheggio ecc) arriverebbe volentieri con mezzi pubblici , rinunciando all’auto. L’idea di boicottare i parcheggi centrali (senza crearne di nuovi sotterranei) di chi abita o lavora a Milano è un’ idea ottusa, discriminatoria e non lungimirante

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  8. Ricordiamo a tutti che sono iniziati i lavori di costruzione di un parcheggio da 450 posti auto a 4 isolati di distanza nella stazione centrale.
    Questo e’ il momento di togliere la sosta da via benedetto Marcello e riqualificare la piazza.

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  9. Evidentemente il comune ha interesse a mantere il parcheggio ostaggio di parcheggiatori abusivi e un mercato ormai decaduto le cui bancarelle vendono solo stracci e sono poche quelle che vendono alimentari decenti. Il pezzo forte però sono gli abusivi che vendono merce di dubbia provenienza tutto intorno al mercato e che si stanno allargando in via scarlatti, le vie che portano da centrale a buenos aires sporche e invivibili grazie ai bivacchi che da benedetto marcello arrivano sino ai ristorantini etnici i cui avventori consumano cibo accovacciati x terra lasciando i resti sul marciapiede. Tutto questo sotto lo sguardo benevolo della polizia municipale che a domanda risponde di andare a parlare al comando. I turisti che percorrono queste vie si faranno l’idea di un paese sporco e incivile ma al comune sporcizia e abusivismo piacciono.

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  10. Parcheggio ostaggio di parcheggiatori abusivi, un mercato decaduto dove si trova solo fuffa e tutto intorno ambulanti abusivi con merce di dubbia provenienza, bivacchi sui pochi spazi verdi, sporcizia e degrado. Tutto sotto occhio vigile della polizia municipale. I turisti che da centrale attraversano Petrella e scarlatti x raggiungere buenos aires penseranno di aver sbagliato paese tra un bivacco e l’altro con gente che mangia seduta sui arciapiedi. Evidentemente al comune piace il degrado e la sporcizia.

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