Milano | Petizione: salviamo e valorizziamo gli antichi borghi della città

Pochi milanesi sanno perché il Gratosoglio si chiami così oppure dove sia e quanto sia affascinante Macconago… eppure… eppure disseminati nelle “periferie” di Milano ci sono circa 70 borghi, alcuni antichissimi e oggi quasi dimenticati. Fino a poco meno di 100 anni fa ancora esistevano 11 comuni indipendenti come BaggioLambrateAfforiTurro inglobati nel 1923 e oggi diventati quartieri della città.

Le tracce storiche e le testimonianze artistiche di questo invidiabile patrimonio sono uniche, ben poche grandi città in Europa possono vantare una simile rete nel loro tessuto agricolo-urbano, ma purtroppo sono sempre più in pericolo e, anche per ignoranza o scarsa conoscenza, o semplice noncuranza, la distruzione degli antichi borghi milanesi continua anche oggi, nell’indifferenza delle istituzioni.

Dopo le devastanti cancellazioni del passato anche recente, tarda a giungere il momento di cambiare rotta. Solo nell’ultimo anno si sono registrati l’abbattimento definitivo della “Curt de matt“, già palazzo Trotti Bentivoglio nel centro storico di Niguarda, e l’abbattimento di un intero isolato di Precotto, il borgo situato davanti alla stazione della metropolitana.

Gli antichi borghi milanesi sono da salvare e valorizzare. Occorre che la città compia una “rivoluzione copernicana” nel pensare se stessa: volgere lo sguardo -generalmente rivolto verso il centro storico all’interno delle ex mura spagnole- al mondo “periferico”, esterno, non meno ricco di grandi opere storiche e artistiche, eppure trascurato e in degrado crescente. Essi costituiscono una eccellente occasione per risanare seriamente le periferie e creare nuovi centri di attrazione valorizzando quanto già esistente e spesso sconosciuto.

Urbanfile partecipa e sostiene questo appello per la salvaguardia del patrimonio storico dei borghi, delle chiese e delle cascine che compongono il tessuto della grande Milano. Raccogliamo migliaia di firme per salvare la storia. Porta Nuova-Garibaldi e CityLife van bene, ma ricordiamoci della storia.

Qui la petizione on-line.

Segnaliamo qui di seguito un elenco non esaustivo delle situazioni più precarie:

SITUAZIONE DI MUGGIANO-ASSIANO (Municipio 7)

Si tratta di un’area naturalistica di fatto, abitata da una fauna particolare di uccelli, ricca di grandi fontanili, tra i più grandi e meglio conservati della Lombardia. Purtroppo, l’unica oasi della città è aperta alla caccia.

Il Borgo di Assiano è una delle situazioni più malandate. L’antico borgo (risale all’età romana) cade letteralmente a pezzi, al suo interno si trovano una casa padronale nella cui cantina sgorga un fontanile che fuoriesce nei campi. E’ un caso unico nel mondo rurale. Un oratorio barocco, dotato di marmi intarsiati di un certo valore, è stato messa in salvo dagli agricoltori della zona, tuttavia tutto il resto, compreso la casa comunale da cui si nota una meridiana originale del XVII secolo, o sta crollando o è in rovina.

La proprietà del terreno e degli immobili di Assiano e di Muggiano è in parte, comunale, in parte ALER e in parte di privati cittadini.
Per approfondire: http://www.ilcielosumilano.it/?s=ASSIANO

SITUAZIONE DI MACCONAGO (Municipio 5)

Macconago è ancora un borgo incredibilmente intatto, cresciuto intorno al secondo castello medievale della città, più vecchio del castello Sforzesco. E’ si proprietà di un privato che ha saputo restaurarlo facendone un angolo davvero singolare di Milano.

Intorno, purtroppo, ci sono, in parte, malandate abitazioni rurali circondate ancora dai fossati dei fontanili. Anche un’altra parte del borgo è stata restaurata, ne è uscito un capolavoro, tanto che è perfino in parte abitato. Conserva tutte le caratteristiche antiche, un angolo davvero speciale di Milano. La chiesa settecentesca è quasi un rudere che potrebbe crollare entro poco tempo a disonore della città. Proprietà privata.
Per approfondire: http://www.ilcielosumilano.it/?s=MACCONAGO

SITUAZIONE DI QUINTOSOLE (Municipio 5)

A Quintosole è ancora in piedi il casino di caccia del XV secolo, una rarità per Milano, essendo stati tutti gli altri con ogni probabilità distrutti.

Purtroppo sta letteralmente crollando a vista d’occhio. Casa Confalonieri, la vecchia casa padronale della cascina omonima, con la sua torretta blasonata, è del XV secolo. La cascina è abbandonata. Proprietà privata. Il contesto è decisamente agricolo-rurale, in parziale attività.
http://www.ilcielosumilano.it/?s=QUINTOSOLE

VAIANO VALLE E TICINELLO (Municipio 5)

Sempre nel Municipio 5 è presente, nel degrado ormai estremo, l’antico comune di Vaiano Valle, uno dei più caratteristici dell’area, da trent’anni abitato abusivamente in condizioni non adatte e circondato da una vasta discarica. Una delle situazioni più difficili anche perché per decenni trascurata.

Le Cascine Campazzo e Campazzino nel parco del Ticinello, sono ambedue di proprietà comunale. La prima è ancora attiva ma attende l’avvio dei lavori di restauro, peraltro già finanziati, a beneficio della casa colonica. Campazzino è invece molto malandata, non c’è più nessuno ad abitarla. Non distante, sempre sulla via Campazzino, un intero villaggio rurale novecentesco è abbandonato a se stesso. Il contesto è ancora agricolo, in attività.
http://www.ilcielosumilano.it/?s=TICINELLO 

SITUAZIONE CASCINA ANNONE (Municipio 6)

Lungo il naviglio Pavese, non distante da Chiesa Rossa, di fronte al “ponte austriaco” (risale veramente alla dominazione austriaca) c’è la storica cascina Annone, un gioiello di architettura rurale.

Affiancata da un corso d’acqua alimentato dal naviglio, è situata accanto a un angolo tra i più suggestivi del Parco Sud, frequentato da molti aironi svolazzanti. E’ una delle aree rurali più affascinanti nell’ambito del Comune di Milano. Versa in gravi condizioni di fatiscenza, ma è ancora recuperabile.
http://www.ilcielosumilano.it/2019/10/04/dietro-la-cascina-annone-si-apre-il-regno-degli-aironi/ 

SITUAZIONE MONLUE’-PONTE LAMBRO (Municipio 4)

Monluè è un borgo straordinario, l’antica Abazia degli Umiliati racconta molto della storia di Milano. Mentre la chiesa è in ottime condizioni, la Sala Capitolare, con le decorazioni originali del Medioevo, purtroppo, non lo è, così come l’intera grangia è ancora trascurata. Manca un collegamento del parco attiguo con l’area verde di Ponte Lambro, recentemente riforestata sotto la cura del WWF. Si tratta di un’area naturalistica tramandata dai secoli grazie alla presenza del grande fontanile dei Certosini, ripulito recentemente da giovani volontari. Il fontanile, in questa parte di Milano è una rarità assoluta, basta avvicinarsi per sentire un forte gracchiare di rane.
http://www.ilcielosumilano.it/?s=monlue%27 ]

RONCHETTO DELLE RANE (Municipio 5)

L’antico borgo del Ronchetto Inferiore, o Ronchetto delle Rane, è uno dei più caratteristici e intatti, con la chiesa dei santi Pietro e Paolo mirabilmente affrescata nel XVIII secolo da Procaccini il Giovane. Non sembra nemmeno di essere a Milano, invece lo è! Purtroppo si sta svuotando, diversi gruppi di edifici rurali anche di epoca medievale sono chiusi. Un vero peccato perché il borgo si presterebbe a un uso serale da parte dei cittadini del Gratosoglio in particolare. Non distante. L’area del Parco Sud presenta grosse discariche abusive.
http://www.ilcielosumilano.it/2017/01/26/ronchetto-delle-rane-2/

SITUAZIONE PARCO SUD (Municipi 5 e 6)

Le più belle aree aree di Parco Sud presenti nel territorio comunale di Milano, collegate da antiche strade, non sono frequentabili nè a piedi, né in bicicletta, in parte perché manca un accordo sul loro usufrutto fra Comune e proprietà, ma in parte anche perché trasformate in discariche abusive, clamoroso il caso di Gratosoglio presso il fiume Lambro Meridionale.

Nel Parco delle Risaie, (Municipio 6), Cascina San Marcaccio è ormai in rovina, utilizzata come discarica abusiva di rifiuti. Un vero peccato perché così si danneggia l’intera aree risicola presente all’interno della città.

C’è da sperare che i Municipi 4, 5 e 6, dato che sono attigui e in comune hanno il Parco Sud, parlino fra loro e si accordino per chiedere una maggiore cura delle aree in questione.
http://www.ilcielosumilano.it/?s=parco+sud

AREA NORD (Municipio 9)

A Roserio la chiesa ottocentesca della piazza antistante l’ospedale Sacco è già un rudere, ma potrebbe crollare a breve anche quel poco che è rimasto dell’antico. Potrebbe essere l’occasione per sistemare la squallida “piazza” antistante l’ospedale, che tra l’altro non ha neanche un nome.
http://www.ilcielosumilano.it/2016/01/08/quella-stupida-chiesetta-che-non-vuole-cadere/

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Petizione: salviamo e valorizziamo gli antichi borghi della città”

  1. Iniziativa pregievole. E’ stato per caso fatto qualcosa per incentivare la conservazione di quei luoghi nelle NTA del PGT? Se potessero essere sfruttate a scopi commerciali o ci fossero premialità volumetriche, forse sarebbe più semplice. Qualcuno sa qualcosa?

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  2. Conservare però non vuol dire congelare. Perché anche questi luoghi necessitano di quella linfa vitale che il centro genera continuamente con le weeks e via dicendo… Servono investimenti privati e pubblici. Faccio l’esempio che mi sta a cuore del borgo di Villapizzone che è stato sistemato in parte ma che vede il completo abbandono di investimenti privati e pubblici anche solo per il mantenimento del decoro.

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  3. Come esempio di rigenerazione sicuramente c’è Borgo Cascina Conti a Greco, intervento edilizio rispettoso del passato storico con interessanti funzioni sociali che andranno a insediarsi nella vecchia cascina

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