Milano | Duomo – Quando un palazzo è suddiviso in multiproprietà e viene restaurato

Il palazzo Carminati costruito sul finire dell’Ottocento tra Piazza del Duomo, via Orefici e Piazza Mercanti, la cui facciata monumentale funge da quinta occidentale di piazza del Duomo, è un insieme di proprietà diverse, come purtroppo succede spesso per grandi edifici.

L’edificio venne realizzato dopo gli sventramenti realizzati per creare piazza del Duomo, via Mengoni e via Mazzini a partire dal 1867-68, su committenza di Giacomo Cesati, un facoltoso industriale del settore argentiero. Prese il nome da un famoso ristorante sito al piano strada, il Carminati, che a sua volta era subentrato alla birreria Casanova.

Il lotto irregolare, ha costretto la costruzione dell’edificio, diviso in due parti da una galleria, il Passaggio Duomo che collega la piazza con via Orefici. La facciata su piazza del Duomo, dalle eleganti linee architettoniche, è intonacata e scandita verticalmente da alte lesene che racchiudono finestre sormontate da timpani triangolari. Mentre la facciata posteriore che da su via Orefici, all’epoca poco più di un vicolo, è priva di decori, ancora oggi un evidente incoerenza.

Come dicevamo, le multiproprietà sono indipendenti e agiscono ognuna a modo proprio. Così, ad esempio, qualche anno fa il lato verso via Torino e via Mazzini, di proprietà della Società Cooperativa Farmaceutica (orefici 2, passaggio duomo 1, piazza del duomo 13), venne restaurata. Lasciando il restante palazzo bisognoso di un intervento.

In questi giorni si è concluso il restauro delle facciate per il blocco di via Orefici 4 e Passaggio degli Osii 1, che a grandi linee ha imitato il restauro del blocco già realizzato. Nel mezzo il blocco con ingresso Passaggio Duomo 2 e Passaggio degli Osii 2 ancora da restaurare.

Quindi speriamo non tardino anche col restauro del restante blocco di Palazzo Carminati.

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