Lungo l’autostrada A8 Milano-Varese, vicino all’uscita di Lainate si trova l’area di sosta Autogrill Villoresi Ovest, dalla forma avveniristica realizzata nel 1958 su progetto dell’Arch. A. Bianchetti.
Da qualche mese sono in corso i lavori di ristrutturazione che ne modificano in parte la fisionomia.
Simbolo della Milano e dell’Italia del Boom, quando venne realizzata, la struttura, doveva avere un aspetto futuristico che accoglieva i viaggiatori alle porte della Milano proiettata nel futuro speranzoso.
L’architetto Angelo Bianchetti, che nel 1958 progettò quest’area, volle pensare a qualcosa che trasmettesse l’idea del futuro. Quindi disegnò tre archi autoportanti che si uniscono ad un anello centrale e che formano una sorta di impalcatura a forma di cupola, una ventina di metri più alta rispetto all’edificio circolare sottostante. Al centro, infatti, si trova il “disco volante” parcheggiato a terra dove, al suo interno si trovavano: il bar e il ristorante e dove un enorme lampadario a goccia pendeva dal soffitto, come si usava in quegli anni, per dare un tocco di classe a qualcosa di estremamente moderno.
Bianchetti si era formato secondo il gusto del Bauhaus e con alcuni dei suoi esponenti di spicco (Gropius, Breuer, il grafico Xavinski) aveva avuto anche rapporti diretti. In una foto lo possiamo vedere persino al fianco di Le Corbusier, durante l’Esposizione Internazionale di Parigi, tenutasi nel 1937. In lui si radunava quella tradizione milanese che negli anni 30 assegnò al dibattito sull’urbanistica il valore di uno speciale crocevia da dove osservare i caratteri del moderno.
La struttura immaginata e realizzata da Bianchetti ancora oggi rimanda alle conquiste spaziali, come se da un momento all’altro qui non solo arrivassero le automobili, ma anche razzi spaziali, pronti a decollare.
Purtroppo non siamo riusciti a trovare render dell’intervento in corso. Pare che la struttura che prenderà posto del vecchio “cilindro” del ristorante sarà simile o quasi, e leggermente più grande per le nuove esigenze dell’Autogrill.
Per le foto ringraziamo Alessandro Bedodi
Dal 2013 è operativo sull’altra area in direzione Nord la struttura con il vulcano di acciaio, progettato dallo Studio Tool, che sfrutta l’acqua piovana ed è dotato di sonde geotermiche che estraggono e cedono calore a seconda delle necessità.
Mi ci sono fermato spesso. In effetti l’edificio nn era più al passo con le esigenze di un autogrill attuale. Bene il rifacimento, mantenendo gli archi.
Guardate che il “vulcano di acciaio” è fatto di legno eh.
Nei primi rendering di progetto, sul vulcano doveva esserci un prato. Idea bellissima, ma che poi, probabilmente per motivi di costi manutentivi, è stata accantonata.
Sic transit gloria mundi !
Mi auguro che il restilyng rispetti in qualche modo lo stile originale, ispirato dalle magnifiche sorti e progressive dell’epoca.
A me piaceva molto la struttura