Nel 2017 venne aperto sul tracciato ferroviario il passaggio poi dedicato a Elvira Leonardi Bouyeure per sostituire lo storico e iconico ponte-passerella in ghisa mai sistemato per decenni fino a quando non lo si dovette chiudere per problemi statici (forse sarebbe stato più utile controllarlo più spesso nel corso del tempo e manutenerlo).
Così la gente, per dirigersi da Porta Genova a via Tortona e viceversa, è stata costretta ad un lungo giro a U lungo la via Ventimiglia.
Guarda caso, all’incrocio con via Barbavara, per decoro e per impedire il parcheggio, il Comune sistemò un’aiuola triangolare, piantumandoci anche tre alberelli. Dopo soli 3 anni, ecco come si presenta questa piccola aiuola… solo i pali metallici stanno resistendo.
La Passerella Elvira Leonardi Bouyeure, per fortuna, è abbastanza in buone condizioni.
Ogni volta che passiamo dalla passerella di via Tortona, ci chiediamo perché, ad esempio non rendere aperta ai cittadini l’area che si protrae sino a via Savona e che ospitava i binari, ora in disuso, creando magari delle passerelle in legno per la passeggiata lasciando binari e facendo crescere la vegetazione alla maniera come la famosa High-Line di New York, in piccolo questa volta. Rendendo fruibile un’area che comunque sarebbe destinata a giardino anche secondo il piano regolatore. Ababttendo anche in parte, il muro di cinta lungo via Tortona.
Invece, ecco come appare lo spazio urbano, di fatto, abbandonato.
Compreso il “mitico” muro per giunta, pericolante.
Potrei sbagliarmi ma il muro di cinta è stato vincolato dalla Sovrintendenza, come elemento che testimonia la storia del quartiere…
Di fatto, seppur pericolante, è intoccabile.
Altrimenti quanto suggerite sarebbe già stato fatto, non ha senso un passaggio come quello attuale, pur sorprendentemente pregevole nella sua realizzazione, che si insinua in binari in disuso.
Speriamo nelle riqualificazione degli scali con la dismissione della stazione di Porta Genova…
Sarebbe fantastico. Figuriamoci se le ferrovie cederanno l’area ad uso pubblico senza ricavarci profitto
Chissà perchè dove ci sono le ferrovie c’è sempre degrado.
Ci passo ogni giorno. E’ uno schifo, poi l’aiuola spoglia, vergognosa. Maran continua a mostrare foto di piantumazioni e alberi ma dove si possono piantare per migliorare, non lo fa…
Caspita, mica vorrete abbattere lo storico muro testimonianza del passato ferroviario! Per fortuna la soprintendenza lo ha posto sotto tutela, così tutti possono vederlo, tra il lerciume e il degrado! Io metterei sotto tutela anche il ponte, ma non restaurato, inagibile come adesso, a testimonianza dell’idiozia di chi ci amministra.
Anche l aiuola spoglia bisogna tutelarla! Intervenga la soprintendenza, prima che qualcuno pensi di rendere bello un angolo interessante della città…