Milano | Mobilità: il Comune cerca aree private da destinare alla sosta della auto

Il Comune di Milano ha pubblicato un bando per individuare aree private immediatamente disponibili e in località strategiche, perché vicino a snodi di trasporto pubblico o mobilità sostenibile anche in sharing, da destinare alla sosta dei veicoli.

Con la Fase 2 dell’emergenza Covid-19 e l’allentamento del lockdown, l’Amministrazione ha messo a disposizione tutti i posti disponibili nei parcheggi d’interscambio, che ieri hanno ospitato circa un migliaio di veicoli su 20.000 stalli complessivi, ovvero il 5% della loro capienza.

In considerazione delle norme che richiedono il necessario distanziamento sulla rete del trasporto pubblico e della conseguente possibile crescita di domanda di utilizzo di trasporto privato, il Comune ha deciso di individuare nuove modalità per ampliare l’offerta di posti auto disponibili. È stata quindi avviata una ricerca di spazi nel territorio urbano a cielo aperto, già pavimentati e già adibiti o da adibire in modo temporaneo alla sosta, come ad esempio gli Scali Ferroviari.

“Dobbiamo contingentare il numero di passeggeri sulla rete del trasporto pubblico per garantire la distanza di sicurezza – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità -. Per questo potrebbe essere necessario ai cittadini ricorrere di più all’uso di veicoli privati. Stiamo lavorando affinché sia più facile usare mezzi sostenibili ampliando la rete ciclabile e le Zone 30 ma teniamo anche conto della necessità di usare l’auto soprattutto per chi non vive in città. Riteniamo importante incrementare gli spazi per la sosta in luoghi strategici per l’interscambio con metropolitane, bus, tram, sharing a due ruote o spostamenti a piedi”.

L’Amministrazione sta inoltre lavorando su alcune aree sottoutilizzate per esempio a Crescenzago, Pagano, Vigorelli.

Link al bando

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

67 commenti su “Milano | Mobilità: il Comune cerca aree private da destinare alla sosta della auto”

  1. Andare avanti spediti con le ciclabili. Milano può cambiare. La mobilità dolce è un opportunità per avere una città più pulita e più vivibile. E anche più giovane!

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    • Le ciclabili? Cazxo ma quanto sei imbecille?
      Parliamo di un’area urbana da più di 4 milioni di persone, con gente che fa anche 30 km x andare a lavorare e tu parli di biciclette?
      Mavacagare….

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  2. Alberi e ciclabili. Ci voleva il Corona Virus per suonare la sveglia ai nostri governanti che in quasi 5 anni di mandato di piste ciclabili non ne hanno fatte praticamente mezza ( Monte Rosa docet )

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  3. Ma finitela con ste ciclabili, io uso il monopattino e se vanno fatte devono essere fatte bene non quello che stanno progettando adesso!
    A parte la continua propaganda del comune con questi anonimi di turno, qualcuno al comune si è reso conto che ci sono un sacco di spazi privati sotto sfruttati perché la gente non paga più di un terzo della giornata lavorativa per lasciare la macchina e quindi il comune paga per loro.
    Io sono d’accordo ma la cosa che mi fa incazzare è quando granelli dice che lo fa per quelli che non abitano in città, quindi fatemi capire il comune che amministra la mia città anzichè fare questa cosa per i residenti come dico io da anni, lo fa per i non residenti, quindi io voto loro per dare benefici a quelli che vivono fuori e pagano le tasse in altri comuni?!
    Non ho parole!!!
    Lo devono fare per i residenti che abitano in zone senza posteggio, e non dite che ci sono box perché allora è uguale anche per i non residenti ci sono i posteggi, il problema è il costo in base al reddito!!!
    Non parlo dei posteggi di interscambio ovviamente.
    Comunque amici di Maran e Granelli che continuate a scrivere di piste ciclabili , vi prego andate in via pallavicino e vi renderete conto come si posssono fare migliaia di piste senza fare minchiate nella carreggiata, così consigliate i vostri amici che votate o forse siete non residenti a Milano?!comunque Quella è l’unica pista fatta bene, dove si può va fatta nei marciapiedi larghi( vuol dire in aree residenziali senza negozi) svegliaaaa, guardate le soluzioni ottime ne abbiamo già adottato anzichè fare minchiate con auto in mezzo alla carreggiata come in palestro!!

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    • Il problema di Milano sono 1 milione di auto dei residenti + 1 milione di auto in etrata ogni giorno. Fa 25.000.000 di mq solo per la sosta + altri 25.000.000 di mq per le corsie. Una cifra completamente insostenibile, anche se fossero tutte elettriche. In questa nostra città non serve meno che una vera rivoluzione se non vogliamo tornare a smog, catrame e depressione anni 90. Il comune di Milano si può ciriticare, lei fa bene. Ma guardiamo la regione Lombardia: nessun piano per la mobilità sostenibile, per le piste ciclabili, per le case ALER, per Trenord. Un vuoto totale. La giunta della Lombardia dovrebbe dimettersi subito. In Brianza non fanno nemmeno un tram (in una zona densamente abitata con forte traffico di automobili). Degli imbecilli!

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      • Va bene essere cretini. Ma tu ne approfitti. Pensi alle piste ciclabili in una regione da 10 milioni di abitanti. E poi parli di dimissioni per la giunta di una regione con 56 miliardi di euro di residuo fiscale, che mantiene la sanità, i trasporti e i servizi di 15 regioni su 20. E tu, imbecille di sinistra, parli di dimissioni?
        Perché voi imbecolli avete votato NO all’autonomia della Lombardia? Ora vi lamentate pure.
        Quando il padre eterno ha fatto gli italiani, si è diedi dare un cervello a una parte di persone, mettendoci un sasso. Che così si è spostato verso sinistra facendoli votare per i rossi.
        Che spreco. Che gentaglia che siete

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  4. Piste ciclabili e percorsi ciclabili semplici per tutta la città. Per i residenti! Per favore modernizziamo anche il sistema informatico di BikeMI (spesso in tilt). Basta smog e rumore tutto il giorno, una città moderna deve essere pulita, dinamica e verde. Con aria buonoa! E non un parcheggio gratis per pendolari. Non lo è Tokyo, non lo è Londra (non più ) e non lo sarà più Parigi.

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    • Per chi critica le piste ciclabili a Milano, se non gli piacciono evidentemente sono progettate da incompetenti, o forse realizzate da incompetenti?…il problema in realta sono le sezioni stradali esistenti che vanno riviste e questo non si fa in una settimana….le strade vanno studiate nel progetto…con un progetto urbanistico ed paesaggistico….Nelle strade esistenti si puo’ intervenire , ma spesso vanno sacrificati i psrchdggi o parti di corsie auto per fare le cose per bene… concordo che piste ciclabili abozzate o fatte solo per annunci di propaganda non servono e sono pericolose….

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      • Concordo con il signore che parlava di ciò che la Regione Lombardia NON FA.
        Milano può avere anche 650 km di ciclabili in rete tipo Brema per esempio, avere servizi pubblici di trasporto buonissimi ma se poi non si va in questa direzione in Regione (potenziamento serio e sostanziale del trasporto ferroviario per esempio, tra le altre cose) sarà sempre tutto molto difficile.
        Io non avrei costruito la BREBEMI per esempio, ma avrei triplicato il servizio ferroviario per i pendolari.
        Grazie e buona giornata a tutti voi

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        • Sui temi ambientali e di mobilità sostenibile la regione Lombardia è “assente e negazionista” per usare un eufemismo. Ed è un problema forte per Milano.

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    • Milano ha bisogno di una “rivoluzione” per favorire la mobilità dolce. Servono piste ciclabili ben studiate, percorsi sicuri e un vero disincentivo alla mobilità privata. Personalmente sono anche favorevole ad ingrandire l’area C (su un modello “pluricentrico”) e aumentare i costo. Vanno anche tolti i parcheggi illegali su marciapiedi e aiuole.

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      • Penso che la direzione che il Comune sta prendendo sia quella corretta.
        Ho vissuto a Brema agl’inizi degl’anni ’90 e so benissimo cosa significa vivere in una città completamente ciclabile.
        È vero che abbiamo 700000 auto circa in entrata a Milano ogni giorno e che diminuire bbero fortemente se fortemente la Regione mettesse molti soldi nel potenziamento delle ferrovie invece di costruire altre autostrade che portano in Milano ulteriore traffico.
        Anche se Milano avesse i km ciclabili di Brema, ossia 650 circa, rimarrebbero sempre le famose 700000 auto in entrata ogni giorno.
        Chiudo chiedendo se qualcuno è al corrente su quando partiranno i lavori sull’asse Corso Sempione, Piazza Firenze, Cimitero Maggiore.
        Grazie per aver letto e buona serata a tutti voi.
        Alessandro

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  5. Non voglio fare il rompico**ioni ma smettiamola di lagnarci con le piste ciclabili. Il problema reale sono i pendolari che ora si riverseranno in città con la loro auto. La soluzione a tutto questo non sono ne le bici, ne i monopattini e tantomeno i parcheggi. La soluzione è il telelavoro (per favore smettiamola di chiamarlo impropriamente smart, perchè di smart non ha nulla) e non solo le grandi aziende ma anche molte delle piccole e gli studi professionali dovrebbero concedere ora e pure in futuro uno o due giorni a settimana a tutti i lavoratori. E vedete come il numero di auto in città scende (chiaramente se i giorni di telelavoro sono spalmati bene su tutta la settimana)

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    • Concordo in pieno sul telelavoro.
      Esso è fondamentale.
      Riguardo la ciclabilità in città, ti assicuro per esperienza personale che è altrettanto importante per una città.
      Ho vissuto in Germania e ho toccato con mano, o meglio con pedale, quanto importante sia avere una rete ciclabile.
      Milano tra l’altro è piatta e tonda e dalla periferia al centro sono circa 7 km.
      Inoltre ha un clima buonissimo per la bici, non come a Brema dove fa un freddo boia, praticamente sempre.
      TELELAVORO + CICLABILITÀ sono un mix vincente.
      Grazie per il tuo interessante intervento.
      Buona serata.
      Alessandro

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      • Tutto bello, ma lascia stare il clima: a Milano da Giugno a Settembre con la bici arrivi in ufficio sudato fradicio e in inverno c’è nebbia, umido e inversione termica con inquinamento alle stelle (bici o non bici).
        Forse se fai lo studente universitario (forse) te la cavi, ma per la gente normale il clima di Milano non è esattamente l’ideale per la bici. Che non è una obiezione ad usarla ma una constatazione

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  6. Concordomcon chi ha scritto che in Regione abbiamo dwgli incapaci o degli imbecilli.

    Guaridamo ai fatti.
    La regione essenzilamente deve gestire solo 3 cose per i cittadini:

    1. TRENORD e trasporto regionale
    2. Case ALER
    3. Sanità PUBBLICA e lotta la coronavirus

    Adesso ditemi voi che giudizio date su questi 3 capitoli…
    Dimissioni subito.

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      • Caro Anonimo, mi faccia un favore. Mi elenca un esempio su temi ambientali e di mobilità sostenibile dove la regione Lombardia si è mossa bene dopo la crisi del coronavirus. Lei ha tutto il diritto di criticare il comune di Milano. Ma tenga presente che i comuni amministrati da colori diversi e la regione Lombardia non hanno nemmeno una mezza idea su questi temi. E infatti ostacolavano il trasporto sostenibile dove potevano. Si vantavano di cancellare piste ciclabili e di togliere corse di treni.

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        • “E infatti ostacolavano il trasporto sostenibile dove potevano. Si vantavano di cancellare piste ciclabili e di togliere corse di treni.”

          Fonte? (a parte blog integralisti o il fatto quotidiano & friends…)?

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        • Va be’, a sto punto non si puo’ che dar ragione a Adriano. Quindi i comuni amministrati da colori che piacciono a lei quale idea avrebbero “su questi temi”? Mi elenchi lei un esempio di chi si vantava di “cancellare piste ciclabili e togliere corse dei treni”.Mi faccia un favore lei, se vuole fare propaganda politica cambi blog

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        • Conosco personalmente (per ragioni professionali) alcuni sindaci della Brianza. In privato se ne vantano spesso a) di considerare il treno un mezzo per i poveracci che non si possono permettere la macchina b) di non vedere la bicicletta come mezzo di trasporto valido e c) di “fregarsene” dei temi ambientali. E le loro politiche lo mostrano perfettamente. Gli esempi di questo atteggiamento sono tanti. Allora mi potete dire, “questo lo dice lei”. E avete ragione. E non sarebbe nemmeno giusto di esporre tizio o caio come dite giustamente in qualche articolo di blog. Ma possiamo essere d’accordo che visto la poca iniziativa che il hinterland di Milano e la regione Lombardia ha in tematiche come a) ciclabili per ridurre il traffico b) tramvie per il hinterland c) disinteresse per la ferrovia (treni regionali) …. sia un piccolo segno di qualche ritardo?

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          • “non aveva trovato il favore di molti cittadini” “ pista ciclopedonale di BEN 300metri” “Abbiamo preferito destinare quei soldi all’adeguameto alle norme antincendio dell’ asilo”ecc ecc .Legga anche gli articoli oltre ai titoli.

          • Aggiungo che se deve cercare informazioni su google per poi postare quello di cui non e’ al corrente e scegliere solo le notizie che fanno comodo, Va be’ , si spiega tutto.

          • Non le pare ovvio che li hanno cancellati con dei pretesti un po “ad hoc”? I cittadini contrari li trovi su ogni cosa, anche quando pianti alberi. E se si vuole si riesce a tenere un asilo a noma senza “cancellare” una ciclabile ma facendo prima x e poi y, mettendosi d’accordo con regione/stato visto le competenze al riguardo. Si riesce anche altrove, si fidi. Le ciclabili non sono progetti faraonici, sopratutto in Italia.

          • E a lei non pare ovvio che i cittadini (contrari o favorevoli) votino il sindaco e la giunta che poi hanno tutto il diritto di scegliere come spendere le pochissime risorse che i comuni hanno a disposizione?

          • È più che legittimo in senso democratico. Però il traffico auto della Lombardia lo subiamo tutti, l’aria inquinata la respiriamo tutti. Il prezzo lo paghiamo tutti in termini di salute e mancanza di infrastrutture alternative. Sulla mobilità in Lombardia siamo fermi negli anni 90. E fermi nelle code, iper stressati, intasati. Anche io, anche lei. E alla fine è già diventato un problema economico. Perchè tanti per questa mancanza di infrastrutture sono costretti a tenersi l’auto, che costa caro tra tasse, riparazioni, bolli, gasolio. Non vedo vincitori, solo viniti.

    • Ecco il coglione di Wf. Incapace di pensare.
      Trenord: la gestione avviene coi soldi che passa lo stato centrale, che in questo momento è di sinistra. Con quello che passa, che cazzo vuoi gestire, deficiente?
      Secondo: Aler. È a gestione comunale. Infatti Sala se ne fotte altamente, al punto che immigrati illegali fi ogni risma entrano e fanno il proprio comodo. Complimenti agli scemi come te, che votano PD.
      Terzo: la Sanità. È una delle 4 sanità in attivo, che ogni anno ospita 200.000 degenti di altre regioni (1ª in italia), che ha l’aspettativa di vita più alta d’Italia, seconda solo al giappone. La Sanità ai primi posti al mondo per la cura del cancro. Il tutto in una regione con residuo fiscale annuo da 56 mln.
      Ma quanto sei imbecille, Wf

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  7. La regione Lombardia come sempre è completamente assente. Non fanno niente per ridurre le emissioni, migliorare il trasporto pubblico, sanare TRENORD (comperare treni nuovi era il minimo sindacale), piantare più aleberi e pulire i fiumi. In diverse aree attorno a Milano ci sono delle discariche abusive che non riescono a controllare. I fiumi Lambro e Seveso sono super inquinati. Mancano parchi, manca una mobilità dolce, manca una prova di coscienza sui temi ambientali. Milano fa quello che può ma la regione ormai è imbarazzante.

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  8. Inutile farne una questione politica…tutta Italia e’ un disastro in materia….qualita’ dei progetti bassissima, burocrazia e ricorsi da impazzire,soprintendenze integraliste su cose ridicole, consulenze superpagate solo a prof. Universitari…che non hanno mai fatto un progetto,ma pensano in teoria di saperli fare….insomma e’ un paese arretrato e che nell’ arretratezza e di giochetti politici e lobby sta affondando….basta diatribe su assessori, regioni etc. etc….il sistema Italia e’ marcio.

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    • E ci risiamo si, cazzo, leggi l’ articolo fino in fondo è non solo il titolo (di Milanotoday, poi). Siete ridicoli. Come mai nessuno parla della geniale ciclabile di Corso Venezia?

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      • „a cuore la Brianza Est, non solo per fare propaganda, come qualcun altro. Siamo già al lavoro – ha assicurato l’esponente del Carroccio – per investire al meglio le risorse e per raggiungere il risultato“.

        Ha solo dimenticato di spiegarci QUALE risultato hanno in testa, COSA vogliano fare e COME intendono a procedere. Il metodo alla fine è sempre lo stesso. Cancellare e tagliare sulla mobilità con pretesti generici. Allora se cancelli lo studio di fattibilità non vuoi fare il prolungamento? Che senso ha? E Milano rimane super intasata. Gran bel risultato, complimenti.

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        • Ok, vedo che adesso l’hai letto(e ci riporti quello che vuoi) mi raccomando informati sempre su milanotoday, corriere, repubblica , il fattoquotidiano.

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          • Ma che senso ha bloccare lo studio di fattibilità per prolungare la metro di Milano in Brianza? Sarebbe una spinta per la Brianza e per Milano, aiutando i flussi tra i territori. Non sarebbe stato intelligente di mettere una marcia in più e di recuperare i ritardi di un infrastruttura non adatta e troppo sbilanciata su mezzi privati?

    • Perdonate l’OT ma forse i prolungamenti della metropolitana alla luce del COVID andrebbero comunque rivisti e ripensati.

      Ha senso caricare ancora più passeggeri su linee di metro sature o sovraffollate? Vanno piuttosto raddoppiati i binari dei treni e quadruplicate le frequenze attuali, per renderli più simili a metro.

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      • Quando sarà operativa il prolungamento della metropolitana (almeno 5-6 anni ) il covid molto, molto probabilmente sarà già entrato nella storia. I tempi di realizzazione delle metro non sono super brevi, quindi è un infrastruttua a medio termine. Però potrebbe dare una spina all’economia, rafforzare il trasporto pubblico e gettare le basi per il trasporto pubblico di domani.

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        • Covid non passerà mai. Ha messo in luce alcune debolezze della nostra società a cui si deve porre rimedio. Il fatto che non puoi ammassare migliaia di persone come sardine in un treno e sperare che non succeda niente è una di queste.

          La spinta all’economia la da esattamente allo stesso modo costruire linee ferroviarie come allungare metropolitane. E le basi per il trasporto pubblico di domani vanno poste in modo sostenibile e sensato: abbiamo avuto una lezione, non facciamo finta di niente e ripensiamo invece se ha senso allungare metro urbane sature già oggi come elastici o investire in sistemi di trasporto con capacità maggiore e ben più possibilità di sviluppo.

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          • Concordo, ma temo che sui treni siamo ancora più in ritardo. Il sistema ferroviario lombardo non è adatto alla densità del territorio. La rete va drasticamente modernizzata e velocizzata quasi ovunque, pensi solo alle disastrate linee S1-11. La Regione Lombardia si illude che comperare nuovi treni faccia una grande differenza. Vanno modernizzate le stazioni, create delle piazze accoglienti, parcheggi di interscambio, depositi bagagli e bici, prolungati gli orari e sopratutto serve cura e sicurezza attorno alle stazioni. Il penso che va fatto entrambi: prolungamenti metro (M1, M2, M5) fino in Brianza e modernizzazione drastica del sistema ferroviario (merci incluse) lombardo.

          • Di sicuro la rete metropolitana è più gestibile perchè binari, infrastruttura ed esecizio son tutti controllati dal Comune.
            Sui treni è un casino tra regione e trenitalia che gestiscono i treni e RFI che (non) gestisce e sviluppa binari e stazioni e ci fa passare di tutto dai treni pendolari, ai merci, gli interregionali e i treni per Lourdes.

            Se non fossimo in Italia però, un pensiero strategico per il futuro andrebbe fatto e non credo che la metro in Brianza avrebbe molte chance di essere la soluzione più efficiente. Però, vista l’aria che tira teniamoci un pezzetto di metro in più a ingolfarla ancora più di oggi e quattro vagoni nuovi ad arrivare in ritardo come sempre su binari del secolo scorso.

            Però non è logico.

  9. Milano, stop al prolungamento della metro a Vimercate: in regione bocciato il finanziamento

    Il Consiglio Regionale lombardo boccia il finanziamento per lo studio di progettazione del prolungamento della metropolitana verde da Cologno Nord fino a Vimercate. “Sembra incredibile”, l’attacco dei consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Marco Fumagalli e Pd, Fabio Pizzul e Gigi Ponti, dopo la bocciatura di un emendamento al progetto di legge per la ripartenza della Lombardia. I due partiti, infatti, avrebbero voluto inserire nel “Piano Marshall” le risorse per studiare il prolungamento della metropolitana fino in Brianza, ma dal Pirellone è arrivato un secco no.

    “Insomma, la giunta ha trovato 3 miliardi per il post Covid ma non ha trovato un milione per uno studio di fattibilità per la Metropolitana Cologno Nord – Vimercate. Uno studio urgente, in quanto se immediatamente commissionato e presentato entro il 31 dicembre 2020 avrebbe permesso il finanziamento dell’opera”, hanno aggiunto grillini e dem. 

    “Sia il Pd che il M5s hanno infatti votato a favore dell’emendamento proprio perché rappresentava una promessa elettorale verso i loro elettori e come tale li impegnava anche a livello governativo Mentre la maggioranza di centrodestra che governa la Regione, dopo aver mentito ai brianzoli con l’abolizione del pedaggio sulla tangenziale di Agrate Brianza e Monza, prosegue con la solita arroganza anche a privare il vimercatese dell’unico trasporto pubblico da offrire a quel territorio – hanno attaccato ancora da M5s e Pd -. In realtà c’è una precisa strategia politica dietro la contrarietà del centro destra al prolungamento della metropolitana da Cologno Nord a Vimercate. In primo luogo perché si tratta di una zona in cui il centro destra non è praticamente presente politicamente e quindi non si vuole dare soddisfazione politica a chi governa quei territori, e in secondo luogo con i proventi dei pedaggi che Fontana aveva promesso di abolire si finanzia la Pedemontana. Quindi, oltre a non avere la metropolitana, chi abita a Vimercate e Agrate, grazie a Fontana e alla sua maggioranza consiliare, deve pure pagare il pedaggio per andare a Milano.

    http://www.milanotoday.it/attualita/prolungamento-metro-vimercate-soldi.html

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  10. Bocciato il “Bike to Shop” proposto da PD e “Cinisello Civica”, è polemica con la giunta

    cinisello-balsamo.milanotoday.it

    Nella serata di giovedì 4 luglio in consiglio comunale si è discusso di un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico e dalla lista civica “Cinisello Balsamo Civica” che aveva l’intento di presentare una proposta per introdurre in via sperimentale a Cinisello Balsamo il progetto “Bike-to-Shop”.

    L’obiettivo del progetto è quello di incentivare i cittadini di Cinisello Balsamo all’uso delle due ruote per fare shopping, coinvolgendo i negozi di vicinato che applicherebbero degli sconti per chi arriva usando la bicicletta.

    L’ordine del giorno è stato bocciato però dalla maggioranza di centrodestra e subito si sono sollevate delle polemiche dai promotori dell’ordine del giorno.

    Il capogruppo del PD Andrea Catania ha commentato: «La maggioranza di destra ha bocciato l’ordine del giorno con le più svariate motivazioni (chi ha detto che era una favore alla FIAB, chi perché è contro le nuove ciclabili, chi perché “è ancora troppo presto” e andare in bici è pericoloso)».

    Da queste motiviazione, prosegue Catania, «emerge chiaramente come a questa giunta la mobilità dolce non interessi e ci sia invece la convinzione che il commercio e la vitalità della città passino dal favorire e aumentare il traffico automobilistico».

    Se votate la destra e la lega sono queste le persone che andate a votare…

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  11. Mobilità dolce, il PD replica al sindaco Ghilardi: «Sblocchi i progetti pronti per le piste ciclabili»

    cinisello-balsamo.milanotoday.it

    Il Partito Democratico replica alle parole del sindaco Giacomo Ghilardi relative alla mobilità dolce a Cinisello Balsamo e invita il primo cittadino a sbloccare, durante la fase 2, i fondi e i progetti pronti in materia di piste ciclabili in città. Qui di seguito il comunicato integrale del PD.

    «Il sindaco di Cinisello Balsamo ha recentemente concordato con le parole del sindaco Sala sulla “necessità di estendere le infrastrutture per la mobilità dolce” in vista della fase due dell’emergenza Covid-19, e sollecitato un confronto per ampliare il servizio di bike sharing gestito dal Comune di Milano».

    «Un cambio di rotta a 360 gradi, dopo due anni in cui questo tema è stato osteggiato in ogni modo da parte della giunta. Il Partito Democratico chiede coerenza, partendo in primis da quanto può essere fatto a livello cittadino».

    Il consigliere comunale Marco Tarantola spiega: “Siamo piacevolmente sorpresi da questa improvvisa inversione di marcia, ma il vice sindaco Berlino con delega alla mobilità ne è al corrente? La riapertura al traffico veicolare di via Frova, il blocco dei progetti della ciclabilità cittadina, l’aumento del traffico automobilistico nel centro, il mancato sostegno al biglietto unico, la contrapposizione tra commercio e ciclabilità sono politiche che non vanno certo in questa direzione”.

    Aggiunge il vicecapogruppo del PD Daniele Calabria: “La nostra posizione è a favore di qualsiasi misura possa incentivare la mobilità sostenibile. Bisogna però essere chiari: l’estensione del bikesharing milanese alla cintura metropolitana è sostenibile solo con interventi strutturali. Chiediamo all’amministrazione di intervenire in maniera organica con l’aggiornamento del PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) e di lavorare sulle zone 30 e su una revisione del piano parcheggi per rendere sicure le strade”.

    Prosegue Calabria: “Si prevedano investimenti che premino la cultura della ciclabilità (si pensi al progetto di coinvolgimento dei commercianti “bike to shop”, bocciato dall’attuale giunta)”.

    Il comunicato prosegue: «Si tratta di un tema che va necessariamente affrontato anche in ottica sovracomunale.

    Il consigliere Tarantola incalza: “Chiediamo al sindaco che si attivi con i suoi omologhi dei Comuni limitrofi per coordinare piani e tragitti di mobilità dolce verso i punti di interesse e di interscambio di una sistema di mobilità che non conosce confini territoriali (le stazioni ferroviarie ad esempio) e che intervenga su Regione affinché il servizio ferroviario di Trenord che opera sulle stazioni di Sesto San Giovanni, Cusano Milanino, Cormano e Paderno Dugnano sia migliorato, rispetto alla drammatica situazione attuale, per garantire standard e sicurezza”.

    NO COMMENT!
    GIUDICATE VOI…

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  12. Maran e Granelli stanno approntando un piano esemplare a Milano, sull’esempio di tutte le metropoli europee e d’oltreoceano: favorire la mobilità dolce, togliendo il più possibile le automobili dalla circolazione in modo da snellire il traffico in cui si trovano inchiodati i mezzi di superrfice, e le automobili stesse.
    Il PUMS prevedeva già questi interventi (vedere sito del Comune) ma l’attuale situazione li ha resi indispensabili, da subito.
    Si calcola che a settembre , con il virus ancora in giro ma la città a pieno ritmo (se tutto va bene) a causa del contingentamento degli spazi sui mezzi pubblici entreranno in città 1.000.000 di automobili in più. Una prospettiva assolutamente non sostenibile.
    I parcheggi al confine ed i percorsi riservati a biciclette e monopattini , che chiunque può tranquillamente riporre nel baule dell’auto per utilizzarli all’interno della città, sono parte della soluzione al problema.

    Non si può che apprezzare gli sforzi che stanno mettendo in campo.

    Ultima cosa: i toni usati dall’utente Si Tav sono intollerabili. Se ha da argomentare lo faccia, ma la sfilza di insulti che riserva a chiunque non la pensi come lui lo qualifica a sufficienza. È un peccato vedere questo bellissimo blog, che seguo da anni, sfregiato da questi comportamenti immondi. Passa la voglia di leggerlo (che probabilmente è l’intenzione del tizio).

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    • La ciclabile di Corso Venezia nel favoloso mondo di Maran e Granelli

      Ora l’allarme arriva anche dai ghisa, che puntano i riflettori sui rischi legati alla sicurezza e su alcune mancanze che sarebbero in contrasto con quanto previsto dal Codice della Strada: “Sarebbe stato meglio rivolgersi prima alla polizia locale per avere un parere qualificato, invece di agire in modo così approssimativo”, va all’attacco Daniele Vincini, segretario del Sulpm e vigile motociclista, che nelle ultime ore ha raccolto segnalazioni e perplessità da molti colleghi.

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    • “I parcheggi al confine ed i percorsi riservati a biciclette e monopattini , che chiunque può tranquillamente riporre nel baule dell’auto per utilizzarli all’interno della città, sono parte della soluzione al problema.”

      Esatto, dove sono i parcheggi “al confine”?

      I parcheggi di corrispondenza della metro di solito alle 9.30 del mattino sono pieni e addirittura sulla MM4 non sono nemmeno previsti (di sicuro sul lato Linate)

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      • I parcheggi al confine sono oggetto del bando di cui tratta il post che stai commentando. Lo scopo è di realizzarne di nuovi.

        Dopodiché ne esistono alcuni, con capienza notevole e sottoutilizzati, in zone dal traffico in entrata estremamente intenso.

        Su MM4, esiste già MM4? E ti risulta che attorno a Linate scarseggino parcheggi?

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    • Caro Max Forward, non ascoltiamo la gente che sa solo insultare. Con il loro comportamento mostrano a tutti nel blog, che non hanno piú argomenti. I temi vanno affrontati e il comune di Milano si sta muovendo. Negli ultimi giorni l’aumento del traffico è notevole, nel mio quartiere siamo quasit tornati alla “normalità” in termini di rumore e inquinamento. Come dice lei bisogna agire con passi spediti per non vanificare gli sforzi fatti.

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  13. Tutte le città europee che hanno puntato su bici, trasporto pubblico, verde e sostenibilità ambientale hanno migliorato il benessere e la qualità di vita.

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  14. Quando è che la REGIONE LOMBARDIA mette dei soldi per le piste ciclabili, il car sharing, il bike sharing, la MOBILITÀ SOSTENIBILE e soprattutto…

    TRENORD
    parcheggi di BICISTAZIONI alle fermate in brianzistan?

    Ma anche i parcheggi che tanto vogliono fare DENTRO MILANO per arrivare con i loro suv direttamente in Duomo…

    Perché REGIONE LOMBARDIA non li costruisce lungo tutte le fermate dalla S1 alla S9 nei comuni di LOMBARDIA???

    Che se uno vuole prendere IL TRENO non sa dove laaciare la macchina e quindi viene a MILANO direttamente in AUTOMOBILE??

    Non gliene frega un…. della mobilità alternativa.

    Hanno in mente un solo modello AUTOMOBILE, PEDEMONTANA E BREBEMI.

    TRENORD come È gestita?

    I soldi Per le biciclette REGIONE LOMBARDIA DOVE SONO?

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    • “TRENORD
      parcheggi di BICISTAZIONI alle fermate in brianzistan?”

      Trenord si può occupare solo di treni. Stazioni e binari sono di RFI, che è pure gelosa del suo feudo.

      “Perché REGIONE LOMBARDIA non li costruisce lungo tutte le fermate dalla S1 alla S9 nei comuni di LOMBARDIA???”

      Guarda che nell’ordinamento della Repubblica Italiana ci sono competenze specifiche ed esclusive per ciascun livello di governo. In breve: non è che a Milano le cose di competenza Comunale le fa il Comune mentre in Giargania le deve fare…la Regione 🙂

      Posso concordare con te che il sistema non funziona così, ma vai a togliere l’osso ai comuni brianzoli (o a quello di Milano) e poi vedi. Ovviamente vale anche il contrario, col risultato che non funziona niente come dovrebbe.

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        • Wf starà cercando freneticamente su google…che poi quasi tutte le ciclabili di Milano sono state progettate ai tempi della Moratti, quindi fra poco tutto giulivo dovrebbe ricomparire 🙂

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  15. “Trenord riduce i posti sui treni… e pure le corse!” la denuncia del PD Lecchese

    Posti a sedere ridotti per le misure anti-virus ma il numero delle corse sulle tratte non aumenta, anzi diminuisceRaffaele Straniero (PD): “Alla necessità di distanziamento, Trenord risponde con un orario ridotto”

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    LeccoPolitica“Trenord riduce i posti sui treni… e pure le corse!” la denuncia del PD Lecchese

    Di

     Redazione

     –

    03/05/2020

    Tempo di lettura: 4 minuti

    In treno i posti contrassegnati per consentire distanziamenti

    Posti a sedere ridotti per le misure anti-virus ma il numero delle corse sulle tratte non aumenta, anzi diminuisceRaffaele Straniero (PD): “Alla necessità di distanziamento, Trenord risponde con un orario ridotto”Raffaele Straniero

    LECCO –  “Da domani, lunedì 4 maggio, entra in vigore il nuovo orario delle linee ferroviarie regionali per la cosiddetta “fase 2”. Trenord ha approntato regole ed accorgimenti per fare in modo che vengano occupati al massimo il 50% dei posti sul treno garantendo il “distanziamento fisico” fra le persone. E, fin qui, nulla da dire, anzi. Questo è il tema principale della ripartenza e deve essere affrontato nel modo più prudente e scrupolo possibile.

    Il problema nasce però nello scorrere i nuovi orari. I Comitati lombardi dei viaggiatori avevano chiesto, giustamente, la disponibilità del 100% dei treni, così da cercare di rispettare la regola del distanziamento fisico. Invece Trenord risponde con un orario ridotto. Cito alcuni casi che riguardano le linee che gravitano sul Lecchese.

    Il più eclatante è quello della Lecco-Como, dove la mattina sono previsti due treni a distanza di 6 ore l’uno dall’altro mentre il Comitato pendolari aveva chiesto con forza di aumentare le corse proprio per garantire la sicurezza di tutti i viaggiatori. Quindi o riesci a prendere il treno delle 6,18 (da Lecco) o quello successivo è alle 12.07. Questo più che servizio lo definirei un vergognoso “disservizio ferroviario”!

    Ma è veramente paradossale e, a mio giudizio, assurdo, anche quello che succederà su una delle linee più utilizzate per raggiungere Milano: la Tirano-Sondrio-Lecco-Milano. Qui le corse sono garantite al 50% per cento rispetto all’orario standard. Metà delle corse sono state semplicemente eliminate!

    Qualche esempio per chi prende il treno da Lecco: non troverà più l’8.21 ma nemmeno i diretti delle 11, delle 13 e delle 14…  E, per le corse di ritorno la sera, sono spariti i treni delle 17.50 e delle 18.43. Quindi o riesci a prendere il 17.20 o il 18.20 oppure vai in là direttamente di un’ora…

    Su una delle linee più martoriate della Lombardia, la S8 (Lecco-Carnate-Milano) è “assicurato” (consentitemi le virgolette, i pendolari capiscono subito perché le ho messe, dal momento che su questa linea l’imprevisto è la norma, sic!) il 78% delle corse. Un po’ pochino, soprattutto in certi orari…

    Infine sulla Bergamo-Carnate-Milano l’orario è ridotto al 64%.
    Seregno-Carnate non pervenuta, come ormai da più di un anno….

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  16. Una Giunta LOMBARDIA allo sbaraglio…

    Dai treni agli ospedali fino alle Rsa e al Covid e alle zone rosse con io cerino in mano…

    Gente preparata e capace quando la votiamo?

    Siamo in mano ai bertoldi, bertoldini e cacasenni….

    E i treni non arrivano mai in orario…

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    • Non le auguro certo di ammalarsi, Sig Wf, ma se malauguratamente dovesse capitarle ci informera’ prontamente in quale regione andra’ a farsi curare, vista la sua opinione sulla sanita’ lombarda. Lei e’ una barzelletta vivente.

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  17. La differenza è che io non faccio il tifo x nessuno ma cerco di ragionare. Quel mentecatto di Wf invece dà fiato alla tastiera dicendo cose inesatte e auspicando una città dove le auto sono magicamente bandite con la bacchetta magica e dove la mobilità privata si basi su monopattini e biciclette.
    Insomma: un imbecille

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