Milano | Cascina Merlata: nasce Feel UpTown

Continua lo sviluppo dell’area di Cascina Merlata dove nel lotto R6 sorgerà Feel Uptown.

Si tratta di un complesso che prevede 4 edifici (A-B-C da 12 piani fuori terra e D da 7 piani fuori terra) per 317 unità abitative e 6 negozi di vicinato.

La progettazione è stata affidata al team composto da Labics, SIO Engineering e Valerio Cozzi che si sono ispirati alla grande tradizione dei cortili interni milanesi: il cuore di Feel UpTown, infatti, è la corte interna con una superficie di oltre 3.000 mq che rilegge la corte milanese in chiave contemporanea.

A differenza dei cortili tradizionali, lo spazio si apre sui quattro vertici permettendo alla luce e all’aria di penetrare in profondità, stabilendo, al contempo, una continuità visiva e una forte connessione con il grande parco circostante di 300mila mq e i suoi 10 km di percorsi ciclopedonali. 

Sotto il manto verde inoltre la corte accoglie il cuore del progetto, i servizi esclusivi per i residenti, accessibili da una scalinata pronta a trasformarsi in una piccola arena per eventi, spettacoli e momenti conviviali: piscina, palestra, area wellness e relax, spazio gioco bimbi ma anche un ampio co-working, una sala cinema a uso esclusivo, un campo indoor per lo squash.

Servizi alla residenza

  • 1 piscina coperta 
  • 1 locale palestra – fitness
  • 2 locali wellness con doccia emozionale, hammam, musicoterapia e cromoterapia
  • 2 locali spogliatoio (maschile e femminile) dotati di docce e servizi igienici
  • 1 sala gioco e feste bimbi
  • 1 campo da squash indoor
  • 1 cinema privato
  • 1 sala co-working con saletta riservata
  • 3 locali coperti per il parcheggio delle biciclette e ricarica elettriche
  • 1 locale concierge
  • Wi – fi condominiale
  • Wi-fi e fibra attiva in ogni alloggio gratuita per i primi 3 anni
  • Locker condominiali
  • App prenotazione servizi e spazi comuni e gestione domotica alloggio
  • Community Car Sharing
  • Courtesy Parking

Sviluppatore: EuroMilano Spa

Studio di Architettura: Labics

Studio di Ingegneria: SIO Engineering

Landscape designer: Valerio Cozzi

Valore: € 130 milioni

Rendering a cura di Wolf-VA 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

13 commenti su “Milano | Cascina Merlata: nasce Feel UpTown”

  1. Una domanda mi viene. Prima che costruiamo nuovi quartieri periferici non bisogna riqualificare tante zone della nostra città? Tipo tutto il quartiere Centrale, San Luigi in Gonzaga, Città Studi ecc. Non vorrei che creiamo ulteriore Urban Sprawl che alla fine crea solo nuovo traffico e inquinamento.

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    • Per aver lasciato un commento simile abiterai sicuramente in centro e lo smog ti avrà offuscato il cervello .. se invece abiti in una villetta fuori Milano, sei già a posto così quindi evita certi commenti ?

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    • Per brutto che possa essere, in confronto al resto del quartiere (ex villaggio Expo in particolare) questo è da copertina di Domus.

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    • Ecco il solito “benaltrista”.
      Con l’approccio di anonimo.o delle 8.21 saremmo qui a chiederci se fosse il caso di fare M4 e M5 o se sia meglio riqualificare tram e filobus.
      Che pesantezza…

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  2. L’idea degli spazi comuni è vincente, i condomini che li hanno (sale condominiali per feste, visione film, palestre…) hanno numerosi vantaggi. Però in questo caso, condivisi tra oltre 300 appartamenti… può avere chiari limiti. Mi immagino la piscina…

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  3. L’orrore edilizio di Cascina Merlata resterà per decenni a testimoniare l’imbecillità degli architetti e l’avidità degli amministratori, che x 2 lire in più di oneri e tasse hanno svenduto la dignità estetica di Milano

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  4. Visti i recenti sviluppi dell economia, quanta gente potra’ ancora permettersi il lusso di acquistare appartamenti in posti cosi esclusivi? Immagino che per una famiglia di 4 persone, per andare a vivere in uno di questi avveniristici complessi a Milano, serva una mezza milionata.

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  5. Troppi troppi piani… Se invece di costruire selvaggiamente si fossero coordinati con gli altri costruttori il risultato sarebbe stato migliore. Ad esempio, seguendo uno schema ad anfiteatro con i palazzi più alti all’esterno, e quelli più bassi all’interno, vicino al parco. Un po’ come a scuola, ricordate? I bassetti davanti, gli spilungoni dietro. E così nella foto di gruppo trovano spazio tutti. Ma qui è solo business e la prepotenza una virtù: più piani = più appartementi = più utili, con buona pace di chi sarà “blindato”. Per non parlare dell’aspetto che in confronto alle precedenti costruzioni in edilizia libera è davvero bruttino. Facciate banali, materiali poveri, un reticolo di celle tutte uguali.. ma il comune non dovrebbe sovrintendere?!

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