Milano | Fiera-Amendola – Ciclabile Monte Rosa-Buonarroti: primi di luglio 2020

Solo pochi giorni fa vi abbiamo mostrato le immagini di piazza Buonarroti dove sono in corso i lavori per ultimare questa benedetta pista ciclabile.

Ciclabile appaltata già nel 2012/13, ovvero quella Monte Rosa – Buonarroti è risultata una delle più discusse, soprattutto a causa del ritardo a dovuto a un contenzioso con l’impresa che ha l’affidamento dei lavori, per fortuna ora risolto.

Vi mostriamo adesso le immagini del completamento dei raccordi con l’esistente ciclabile che da piazza Amendola si collega a piazzale Lotto. Siamo esattamente all’incrocio tra il piazzale con via Monte Rosa e Domenichino.

In piazza Amendola c’è solo un punto dove la ciclabile in direzione centro si interrompe, ed è quello in cui si trova l’edicola, l’uscita della metropolitana e la fermata degli autobus (ci chiediamo se qui sarà segnalata in qualche modo).

Qui di seguito il resto della ciclabile in attesa del manto di bitume definitivo e della successiva apertura.

Qui di seguito alcune immagini dal tratto già realizzato anni fa di via Monte Rosa.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

12 commenti su “Milano | Fiera-Amendola – Ciclabile Monte Rosa-Buonarroti: primi di luglio 2020”

  1. Bisogna anche rifare il tratto tra piazza Amendola e piazzale Lotto (vecchio di 20 anni ormai). È completamente rovinato. Diamoci una mossa, su.

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  2. La mappa è leggermente fuorviante, in via Giotto al momento non c’è ciclabile ma dopo piazza Buonarroti si ritorna sulla sede stradale. Non so se sia prevista una sede ciclabile specifica sulla via Giotto.

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  3. A Milano, quando si fanno lavori non dedicati a percorsi automobilistici, molte volte si impiega più tempo ad asfaltare e mettere la segnaletica che a realizzare il resto dell’opera, la logica di questa prassi non la capirò mai.

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  4. Tempistiche a parte, mi sembra un bel lavoro.
    Però dobbiamo iniziare a fare piste anche più “semplici”. Amsterdam e Berlino sono richhe di piste semplicemente verniciate a bordo strada o sui marciapiedi più larghi (e a Milano abbiamo tanti marciapiedi esageratamente larghi). Solo così potremo ramificare la rete ciclabile in maniera capillare.

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  5. le ciclabili sono strasuperate, non bastano più.
    In luogo di esse, proporrei di introdurre le “strisciabili”: strade pedonali dedicate, percorribili solo strisciando come dei disciplinati vermetti “green”.
    magari fatte di materiale hi tech per agevolare lo scivolamento.
    Impatto ambientale zero garantito.
    E poi sarebbero perfettamente emblematiche dello stato, mentale prima di tutto, in cui ci stanno riducendo, con grande nostra soddisfatta e insipiente cooperazione, peraltro.

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    • Ma lo scopo di questo commento?
      Trollare le ciclabili?
      Una nuova forma di disorezzo (mancava!) contro chi vuole far qualcosa per diminuire l’impatto sull’ambiente?
      Provare a essere divertente?

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      • Magari mi sbaglio ma credo che l’obiettivo fosse perculare quelli che pensano che quadruplicare gli attuali 40.000 ciclisti scarsi che ogni giorni pedalano a Milano città, possa risolvere i problemi del milione e ottocentomila auto che girano a Milano o alleviare i problemi di una rete di trasporti pubblici che ne trasporta altrettanti.

        (comunque concordo che non fa ridere e manca l’obiettivo)

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  6. Una cosa che da ciclista mi fa imbestialire delle ciclabili milanesi e che io ho visto solo a Milano sono le sbarre di pietra affogate nella pista ciclabile, di traverso, come si vede bene nella figura 15.
    È uno spreco di materiale, e spezza la ciclabile creando, con il tempo, buche e ammaloramenti nell’asfalto.
    So che è poca cosa ma davvero mi chiedo perché buttare via soldi in pezzi di pietra da affogare nell’asfalto per creare solo problemi con il tempo?
    Piuttosto i soldi risparmiati spendiamoli per rifare l’asfalto di tante piste cittadine così messe male.

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  7. Io ci vivo in zona……ehmmmm…..vogliamo parlare de resto altro che pista ciclabile. Ho la mamma col deambulatore, sembra di stare al luna park….per non parlare del non decoro.

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