Alla “periferia” del borgo di Segnano, con affaccio verso il quartiere Bicocca in via Privata San Basilio, sorgerà un complesso residenziale a villette.
Modourbano si è occupato della progettazione architettonica e della gestione delle relative pratiche amministrative ed autorizzative. L’intervento si inserisce in un contesto che prevede il totale rinnovamento dell’area, come da normativa urbanistica, e si ispira alle realizzazioni novecentesche della tradizione architettonica milanese. L’intervento è il primo step, il progetto pilota di una rigenerazione di un’area più vasta che comprende le aree adiacenti ex industriali che saranno oggetto di un intervento futuro a completare la riqualificazione della zona. La localizzazione del progetto si distingue per la sua componente strategica, a pochi passi dalla nuova linea M5 e dal complesso dell’Università di Milano-Bicocca.
Modourbano, con sede a Milano, è uno studio di architettura specializzato in soluzioni innovative e sostenibili per l’architettura contemporanea ed il design nei settori residenziale, banking, corporate & retail e collabora con brand di primaria importanza. Un loro intervento abbastanza importante è P17 di via Procaccini.
L’area di intervento si configura come un lotto intercluso nell’isolato e non possiede un affaccio diretto sulla pubblica via. Sull’area insistono due distinti edifici residenziali, un laboratorio/officina adiacente ad uno dei due, oltre a un paio di fabbricati accessori. L’intero appezzamento risultava in stato di abbandono e disuso da diversi anni.
Il concept ha l’obiettivo di conservare la tipologia costruttiva della residenza di piccolo taglio con annesso verde privato, a memoria dei progetti per quartieri residenziali quali il Borgo Pirelli e il Villaggio dei Giornalisti, collocati a poca distanza dall’area di intervento. Finiture e tecniche costruttive delle pre-esistenze vengono riprese e mantenute.
Si riprendono quindi forme ed elementi tipici della tradizione residenziale milanese, quali il tetto a falde o i volumi compatti, regolari e contenuti e si opta per scelte costruttive, come le pareti perimetrali in muratura intonacata, coerenti con le adiacenze architettoniche e con l’obiettivo di realizzare un progetto capace di inserirsi armoniosamente nel contesto.
L’area in oggetto è molto eterogenea. E’ assente un disegno urbanistico riconoscibile e svariati sono gli elementi che compongono il tessuto urbano: manufatti industriali, residenze di diverso taglio, uffici destinati al terziario. A nord confina con una villetta residenziale, realizzata nel medesimo periodo e presumibilmente identica dal punto di vista stilistico, con la quale condivide la strada privata di accesso al sito.
Il progetto prevede due interventi:
– la manutenzione straordinaria dell’edificio principale con rifacimento della copertura, la modifica e il rinforzo degli elementi strutturali;
– la demolizione del secondo fabbricato e degli annessi laboratorio e autorimessa, che prevedono la ricostruzione fuori sagoma di un nuovo edificio residenziale con mantenimento della SLP esistente e parziale cambio di destinazione d’uso.
Il fabbricato principale mantiene pressoché invariato il suo ingombro volumetrico, ad eccezione della nuova copertura metallica. Si compone sempre di due livelli fuori terra, più uno interrato ed un sottotetto non abitabile. Due e ben distinte sono le unità abitative progettate in questo fabbricato. Ogni appartamento è dotato almeno di un posto auto e possiede una porzione di verde privato ad uso esclusivo.
Il secondo fabbricato di nuova costruzione invece varia la sua disposizione spaziale rispetto alla preesistenza, così da rispettare le distanze minime regolate dalla normativa vigente. Risulta addossato al capannone presente sul confine est come lo era il corpo del laboratorio. Si compone di due piani fuori terra ed un sottotetto non abitabile. Quattro sono le unità abitative qui progettate e distribuite da un vano scala centrale: due monolocali a piano terra e altri due monolocali al primo piano comunicanti con il livello sottotetto. L’accesso agli appartamenti avviene come ora dalla strada privata. Verrà garantito un posto auto per unità ed inoltre quelle a piano terra possederanno uno spazio esterno adibito a verde privato.
il tema del compito era ‘Disegna la tristezza’
Minkia.
Sembrano le case popolari tedesche del 3º reich.
Ma gli architetti adesso studiano direttamente da mondo convenienza???
Ricorda molto gli hotel Ibis ed Etap come li facevano 25 anni fa…
Non mi stupisce quindi che più che Milano, il rendering ricordi una banlieu Francese. Di quelle con pretese medio borghesi, ovviamente, non quelle popolari. 🙂
Bellissime, molto nordiche, ovviamente cadranno preda dei primi bimbiminchia con la bomboletta spray che dovranno per forza disegnare dei cazzi sui muri
o dei centri sociali … beh a pensarci bene in effetti anche quest’ultimi rientrano nella categoria bimbiminchia.
Fossero state in “centro”, tutti i denigratori di cui sopra sarebbero stati a sbavare e a spellarsi le mani…