Ci troviamo a Greco, uno dei “borghi” entrati a far parte della grande Milano nel 1923. L’area, incastrata tra la Martesana e la ferrovia, venne urbanizzato solo a partire dalla fine degli anni Quaranta del Novecento.
La creazione del nuovo viale delle Rimembranze di Greco e il suo completamento (inizialmente sul finire degli anni Trenta era ancora una via senza uscita) dopo il conflitto mondiale portarono alla costruzione di diversi edifici residenziali. Un complesso di questi si trova al civico 40 del viale, completato solo nei primi anni 50. Al contempo venne realizzata la via Rho, che si addentrava per servire altri lotti del quartiere rimanendo una via senza uscita. Attorno al complesso residenziale (che comprese anche l’edificio di via Rho 3) venne, come da piano regolatore, predisposta una via che lo circondasse, mai completata.
Una parte della via, quella che ruota attorno al blocco residenziale di via Rho 3, è privata, ed è quella “incriminata”. Una porzione era di proprietà della fabbrichetta della Lamina, società purtroppo famosa per i morti sul lavoro del 2018, e una parte è del civico 3 di via Rho.
Da sempre la porzione della via si presenta come un campo minato, pieno di buche e pozzanghere, non certo ideali, in una città che vuole essere attenta alla qualità per ogni quartiere.
Recentemente, a quanto pare, la Lamina ha ceduto al Comune la sua parte, mentre il Comune deve ancora espropriare la parte del condominio per poter riqualificare e asfaltare la via una volta per tutte.
Grazie ai lavori per il nuovo complesso residenziale cha ha visto la riqualificazione del Borgo di Cascina Conti, adiacente alla via Rho dovrebbe sorgere il nuovo campo da calcio del quartiere. Chissà se questi nuovi interventi riusciranno a smuovere anche l’iter burocratico per risanare un luogo apparentemente abbandonato.
Ma veramente ridotti così? Non ci posso credere
ma hai letto il post?
Doveroso espropriarlo ed asfaltarlo.
Il condominio di via Rho, 3 e viale rimembranze di Greco, 40 è certamente favorevole.
Grazie