Snam (Snam S.p.A. è una società di infrastrutture energetiche, attiva nel trasporto, nello stoccaggio e rigassificazione del metano) ha firmato con Covivio un contratto di compravendita per l’acquisto di un edificio di futura realizzazione nel distretto di Porta Romana che, a partire dal primo trimestre del 2024, diventerà la sede centrale della società, affiancando lo storico presidio di San Donato Milanese.
Il nuovo edificio, che sarà realizzato da Covivio all’interno del nuovo quartiere di “Symbiosis” secondo i criteri di sostenibilità dell’iniziativa europea Sharing Cities, è stato progettato mettendo al centro le persone e le modalità di lavoro del futuro e sarà integrato con la città e con il verde, contribuendo alla rigenerazione urbana dell’area a Sud di Porta Romana già in atto da diversi anni (Fondazione Prada, Fastweb, ICS International School).
Il nuovo edificio, progettato dallo studio di architettura Piuarch, vincitore di un concorso internazionale ad inviti, sorgerà tra via Condino e via Vezza d’Oglio sempre nell’ambito di Symbiosis, con una superficie complessiva di circa 19.000 mq, sarà composto da tre volumi sovrapposti articolati in 14 piani.
Il concept mette al centro le persone e le modalità di lavoro del futuro, integra una vasta gamma di elementi per accogliere le esigenze lavorative del domani: oltre agli uffici, flessibili ed efficienti, accoglierà vari spazi inclusivi dedicati alla socialità. L’alternanza di ambienti di lavoro con spazi dedicati alla collaborazione, alla creatività e all’innovazione, sarà inoltre affiancata da servizi che contribuiranno a garantire alti livelli di benessere per le persone. Uno spazio dove l’ufficio non è più solo un luogo fisico di lavoro, ma una destinazione,un contesto dove generare valore per tutti gli stakeholder e vivere il senso di comunità.Uno degli aspetti più caratteristici del progetto è la continuità del verde tra spazi esterni ed interni, che servirà da elemento promotore della qualità dell’aria nell’ambiente lavorativo. All’esterno sarà realizzato un parco di oltre 8.500 mq, la cui progettazione è frutto della collaborazione con il paesaggista Antonio Perazzi, con un teatro di verzura, che potrà anche essere aperto ai cittadini con attività didattiche all’aperto ed eventi. Un paesaggio dal disegno riconoscibile, innovativo, ecologico e allo stesso tempo molto rispettoso per l’ambiente.
Improntato ai più alti standard di sostenibilità e comfort, l’edificio conseguirà le più importanti certificazioni nazionali e internazionali in termini di efficienza energetica (LEED & WELL non inferiori a Gold, BRAVE, CENED e Casaclima).Il progetto adotta un approccio innovativo per rispondere ad alcune delle principali sfide ambientali del nostro tempo, come abbattere le emissioni di CO₂, migliorare la qualità dell’aria e rendere le città più vivibili, secondo i criteri di sostenibilità dell’iniziativa europea Sharing Cities. La nuova sede, per cui la società ha firmato un accordo di compravendita con Covivio, diventerà a tutti gli effetti operativa a partire dal primo trimestre del 2024, affiancando lo storico presidio di San Donato Milanese. La scelta di realizzare un nuovo headquarter si pone l’obiettivo, tra gli altri, di creare uno spazio moderno, sempre più coerente con il nuovo modo di lavorare, più flessibile e aperto alla socialità, con più servizi per le persone e maggiore integrazione con la comunità e il territorio.
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“Uno spazio dove l’ufficio non è più solo un luogo fisico di lavoro, ma una destinazione”
haha vi prego non riesco a fare a meno di questi comunicati stampa.. meglio di Zelig..
La prosa è molto peggio delle foto e dei rendering in questo caso. Spesso un’immagine vale più di mille parole.
Evitate di riportare frasi come “generare valore per tutti i stakeholder” (sentita nell’ambito corporate più spesso di “dobbiamo fare focus” o “abbiamo un challenge”). Il teatro di verdura è più intrigante, almeno perché è una sciocchezza originale
Pardon teatro di verzura, il correttore automatico mi aveva diligentemente convertito la parola al più comune verdura
Chi disprezza compra.