Milano | Barona – Collegio di Milano: ampliamenti e magari qualche restauro

Alla Barona, non lontano dalla stazione M2 Famagosta, in via San Vigilio 10, si trova un complesso per studenti chiamato anche il “campus dei talenti”, visto che qui soggiornano talentosi universitari che non scendono sotto la media del 27.

Una residenza per pochi studenti aperta nel 2003 da sette atenei milanesi, e Collegio di merito accreditato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

L’edificio, molto interessante, venne realizzato su disegno di Marco Zanuso e Pietro Crescini nel 1974 come centro per l’assistenza ai Paesi africani. È costituito da tre elementi, disposti a formare una planimetri a forcella che si apre verso il parco di oltre ventimila metri quadri disegnato all’intorno: da un volume a doppia altezza, in cui sono ubicati i servizi comuni quali hall, portineria e auditorium, si dipartono due corpi di fabbrica articolati su tre livelli digradanti in cui vengono disposte le camere per i residenti. Distribuite da lunghi corridoi, le stanze sono organizzate in gruppi di due unità intorno a colonne impiantistiche che servono i piccoli servizi igienici. Eventualmente aggregabili a formare ambienti di dimensioni maggiori, sono affacciate su terrazzini privati chiusi da parapetti in mattoni pieni sabbiati, la cui scansione determina l’articolato sviluppo delle facciate interne. Le aperture, porte-finestra in legno bianco sistemate trasversalmente alle pareti, scavano il solido erodendone gli spigoli e aumentando l’effetto plastico dell’intero progetto, che più volte è stato paragonato dalla critica al St. Andrews Dormitory di James Stirling.

Edificio che sarebbe il caso venisse restaurato, visto che presenta parecchi punti fortemente deteriorati.

Lo scorso dicembre è stata inaugurata la nuova palazzina da 53 camere progettata da Piuarch e presto verrà avviato il cantiere per una terza palazzina con 56 alloggi progettata dallo studio di Fabrizio Schiaffonati, per poter ospitare sempre più studenti universitari, come spiegano dal collegio, perché le domande di ingresso sono aumentate considerevolmente. Il collegio è dotato di strutture che permettono attività senza ilbisogno di uscire dal campus, come i campi di calcio, di basket, sale per musica e arte.

Qui di seguito la palazzina progettata da Piuarch.

Mentre qui di seguito il progetto dello studio di Fabrizio Schiaffonati.

Riferimenti fotografici: Roberto Arsuffi, Piuarch, Fabrizio Schiaffonati

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

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