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Milano | Porta Venezia – Al via il cantiere per mettere in sicurezza la ciclabile di Buenos Aires

Da ieri sono in corso i lavori – già annunciati – di modifica della pista ciclabile di Corso Buenos Aires.

Via i parcheggi in mezzo alla via, verrà realizzato un grosso cordolo in cemento a protezione della ciclabile al posto dell’attuale striscia di vernice.

Per ora si tratta del tratto che va da piazza Oberdan a viale Tunisia togliendo i restringimenti dei parcheggi e realizzando una corsia per le auto più lineare e uniforme larga circa 4,8 metri senza alcune strettoie presenti nel primo intervento e fonte di critiche da parte di molti automobilisti.

Nelle vie laterali saranno realizzati, in prossimità degli incroci, le soste per carico e scarico delle merci e stalli per le moto.

Come ha riferito l‘Assessore Marco Granelli: “Abbiamo sperimentato un anno, e ad oggi 9.000 ciclisti al giorno usano la nuova ciclabile, il 25% dei mezzi che usano la strada. Ora stiamo cercando di migliorare, per rendere il transito di tutti più lineare e sicuro, pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti che passano per Corso Buenos Aires. Noi abbiamo un’idea di corso Buenos Aires dove i cittadini possano passeggiare per prendere un gelato, bere un caffè o un aperitivo, guardare le vetrine e fare acquisti, accedere a teatri e attività culturali, fermarsi a parlare e stare bene insieme. Il nostro modello sono i viali delle città europee. Cerchiamo di farlo, e se funziona, lo potremmo rendere così per tutto il corso, con interventi strutturali.”

Questo intervento dovrebbe essere il primo passo per la sistemazione della contestata ciclabile di corsoBuenos Aires, ciclabile molto utilizzata da migliaia (più di 9000 ogni giorno) di ciclisti che necessitava di una più sicura sistemazione. Naturalmente l’opposizione, che la vorrebbe cancellata, è già all’attacco.


Noi attendiamo sempre il progetto che prevede la completa sistemazione del corso con marciapiedi più ampi e grandi fioriere con piante (purtroppo a causa della sottostante metropolitana il Corso Buenos Aires non può essere alberato).

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi, Comune di Milano




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


44 thoughts on “Milano | Porta Venezia – Al via il cantiere per mettere in sicurezza la ciclabile di Buenos Aires

  1. Anonimo

    Molto bene. Adesso speriamo intervengano allo stesso modo anche sulle altre vie di scorrimento. Ad esempio la circonvallazione interna dove la ciclabile andrebbe messa anch’essa in sicurezza con la costruzione di un muretto divisorio. Oggi è regolarmente invasa dalle auto e percorsa da centinaia di scooter specie nelle ore di punta.

  2. Andrea Cusani

    Dopo questi giorni con le montagne in fuoco, grandine e terremoti in cambiamento climatico è sotto i nostri occhi, vorrei capire chi oserà affermare questa è una ciclabile da cancellare??! !

    La città deve essere a misura di bicicletta!
    Il compito di Sala non è stato certamente facile, dopo tanti anni con una città concentrata su la macchina. Adesso sarà efficace e dritta!

    Non so con quale coraggio il pediatra dichiara guerra alle ciclabili. Non dovrebbe essere il suo interesse curare le persone nella città italiana più inquinata?
    O forse non è la persona che crediamo con un arma da fuoco nel posto di lavoro?! (Che vergogna)

    Inoltre Bernardo avrà letto le 300 pagine del recovery found presentate alla UE dove presentiamo milioni di investimenti per le ciclabili in Italia??? Prima di dichiarare guerra alle bici?

    Nei mesi passati ho letto articoli davvero raccapriccianti

    Milano non è una città delle macchine e così deve rimanere
    Le ciclabili nascondono i negozi e non sono un bene per il commercio
    Le ciclabili sono pericolose
    No cari amici miei le macchine sono pericolose per le biciclette, pedoni, bambini, animali, clime e non per ultimo anche il portafoglio.

    Fino a spingerci con articoli tristissimi in cui si spiegava l’installazione di un conta biciclette per capirle o meno l’utilità. (Roba da terzo mondo)

    Ma io dico da quando siamo diventati una città così retrograda e ottusa?
    Pensavo fossimo a Milano la città del futuro e in particolare una città Europea o mi sbagliavo??

    Pensiamo bene chi votare in queste elezioni perché il futuro di Milano è nelle nostre mani!!!!

    In un momento particolare come questo in cui arrivano i desideratissimi soldi da spendere servono buone idee e soprattutto un sindaco senza scheletri dentro l’armadio, trasparente e ben pensante.

      1. L.

        La ciclabile da sola non può abbattere l’inquinamento è vero, però se sommata ad interventi come Area C, Area B, l’ottima rete metropolitana ATM (che deve essere allargata per coprire sempre più aree), i nuovi alberi, l’addio al gasolio per il riscaldamento delle case popolari MM, l’adeguamento energetico degli edifici pubblici, direi che Milano sta lavorando davvero tanto. E’ ovvio però che un solo comune può far poco in un’area inquinata come la Pianura Padana, se Regione Lombardia facesse la sua parte (non so, sistemare la rete Trenord) le cose potrebbero cambiare davvero.

        1. Wf

          Chissenefrega abbattere l’inquinamento.

          Io voglio arrivare al lavoro in bicicletta senza morì ammazzzato da un coglione frustrato in automobile che va a 120kmh in pieno centro.

          Punto.
          Tutto il resto è noia

          Le auto fuori dai coglioni lontane dalla ciclabile please

          1. Anonimo

            Ti piacerebbe avere l’auto solo che sei un pezzente disoccupato e devi odiare chi ce l’ha… vai a lavorare baluba

          2. Anonimo

            Nel 2021 ancora ci dobbiamo leggere quelli che pensano che chi non usa l’auto non se la possa permettere, poverini. Per fortuna le generazioni cambiano e ci toglieremo di torno questi boomer che hanno ridotto il pianeta quello che è (dal punto di vista sociale, economico, ambientale). Baci, baluba.

          3. Wf

            Ecco appunto… i coglioni frustrati in automobile meglio lasciarli fuori dalla città.

      2. Anonimo

        Ah si? È forse usando e producendo macchine che lo combatti? Non lo sapevo!

        Mi sa che sei uno di quelli che tira fuori il discorso della sostituzione delle caldaie a gasolio e dell’uso delle auto elettriche, queste ultime panacea di tutti i mali del mondo (tranne il parcheggio, la congestione urbana, il traffico, l’inquinamento per produrle e per produrre l’energia elettrica)

    1. Franky

      Caro amico, vorrei sapere dove vanno tutti questi ciclisti in bicicletta percorrendo corso Buenos Aires(via dello shopping)che termina in corso Venezia/san Babila. Lavorano tutti in corso vittorio Emanuele ? E in periferia dove eventualmente servirebbero ma mediaticamente rendono meno, si fa poco e male. Tanto i ciclisti, come o monopattinisti, vanno sui marciapiedi. Senza luci, contromano e sono piu maleducati degli automobilisti. È sotto gli occhi di tutti, ma fa niente. Avanti così. Per fortuna le macchine sono piu dure 🤣🤣🤣

          1. L.

            In base a cosa dice che le ciclabili in periferia si fanno male? Di sicuro ne servirebbero di più ma negli ultimi anni sono aumentate di molto, soprattutto nella zona nord della città. Per arrivare alla sua buffonata sui comportamenti scorretti di chi utilizza la bicicletta la risposta è già nel suo commento: NON CI SONO ABBASTANZA PERCORSI CICLABILI. L’alternativa al marciapiede quale sarebbe? Rimanere ucciso da una delle vostre dure (cit.) automobili? Vuole poi parlare di maleducazione? Mi parli delle auto posteggiate sui marciapiedi (anche ad agosto quando i posteggi su strada sono vuoti), mi parli di quelle posteggiate a ridosso degli alberi, di quelle che bloccano gli scivoli per le carrozzine, di quelle che invadono la ciclabile. Questa retorica che le biciclette causano più danni delle automobili, nei paesi civili, è già stata smontata anni fa. In Italia, pure nella città che dovrebbe essere la più avanzata, ci troviamo a dover lottare contro dei brontosauri col sedere attaccato ai sedili dell’auto.

          2. Wf

            Inutile spiegare la matematica agli asini…

            Se vigliono hanno già tutte le risposte.

            Gliele abbiamo già spiegate innumerevoli volte.

      1. Anonimo

        Impari il significato del termine demagogia (le faccine da boomer ce le risparmi per favore, già dobbiamo sorbirci i suoi commenti).

      2. Anonimo

        Demagogia fare un pezzettino di ciclabile? Ma voi automobilisti che cosa volete, avete già tutta la città per voi, rivolete pure piazza Duomo dove parcheggiare i vostri puzzolenti mezzi da due tonnellate?

        Ma state tranquilli, si concede un pezzettino di Corso alle bici, tutto qua. Le strade devono essere di tutti, non solo vostre. È giusto riequilibrare gli spazi della città verso chi non inquina, non fa rumore e non crea traffico.

    2. _

      Sicuramente la prova di una ciclabile in un asse commerciale e di scorrimento viabilistico andava fatta.

      Non credo sia una esperienza replicabile in tutta Milano – serve una grossa via sotto la quale passi la metro (altrimenti tra autobus e tram così non la fai).

      Vedremo come va e ne trarremo le conclusioni. Ci sono sicuramente modi migliori per incentivare le bici senza cancellare la possibilità di alberare le strade, ma se non si inizia da qualche parte non c’è mai una esperienza su cui trarre conclusioni per migliorare.

  3. Wf

    Gli scemi ancorati al passato che hanno sempre apura di cambiamenti li trovi dappertutto .

    L’importante che gli altri prevalgano.

    Benissimo questa miglioria di corso Buenos Aires.

    5 anni fa non l’avrei mai detto che sarebbero riusciti a toccare il sancta sanctorum dellimbecille milanese autotalebano: Corso Buenos Aires!

    E invece eccoci qui.
    Pur con tutte le polemiche e le critiche pretestuose…

    Eppur si s-muove!
    😅👍

    Dovrà essere metro e modello per tutta la città del fururo. CAMBIA MILANO

    1. Franky

      Per fortuna cambiera questa giunta cambierà alla faccia degli scemi che la venerano e i poveri imbecilli riavranno Corso Buenos Aires e soprattutto la citta. Ciapa su 🤣🤣🤣

  4. Manuel

    Si dovrebbe pensare alle piste ciclabili con una pianificazione, e non si è capaci di farla, ma dato il degrado in cui versa la città NON sono una priorità.

  5. Luca

    Che intervento inutile, cordoli alti 10 cm, la metà di un marciapiede, contiamo fino a 3 e vedrai che verrano scavalcati come sempre da auto e furgoni che vorranno parcheggiare in quel punto, dato che la strada per loro li é larga.

  6. Davide

    Figa sembra che vi piace vivere in mezzo a

    fermi ore nel traffico in centro,
    clacson e parolacce,
    smadonnare per un parcheggio,
    distese di auto parcheggiate,

    se bici e monopattini si vendono come le caramelle
    è perché un motivo ci sarà..
    io penso che le persone siano stufe dei punti sopracitati;

    Grazie
    Davide

  7. Anonimo

    ANCORA leggo che non si possono mettere alberi in Buenos Aires! Ci sono terrazze, balconi con alberi alti 5, 6 metri e oltre . Non posso credere che sia impossibile piantare alberi e arbusti . Smettetela di dire che non c’è spazio a sufficienza. Non credo che la soletta sotto il marciapiede e la strada sia spessa come il cartoncino !!

    1. Precottino

      Bravo. A Milano ci sono intere foreste piantate sui più improbabili attici, e il comune ci dice che non può piantare due alberi…

  8. Camillo

    Mi sembra che fosse stato detto che con questa sistemazione avrebbero allargato i marciapiedi e posizionato dei vasi di piante con irrigazione… Mi sono perso qualcosa?

      1. Anonimo

        No, il commentatore “Nte” probabilmente commenta prima di avere realmente capito la notizia. I marciapiedi saranno sì allargati, esattamente dove ora lo spazio per i pedoni è solo delimitato dalla striscia bianca. Insomma, ora la situazione è: marciapiede+spazio riservato ai pedoni delimitato da vernice+corsia ciclabile, tra poco sarà: marciapiede + ciclabile.

        1. Anonimo

          “Noi attendiamo sempre il progetto che prevede la completa sistemazione del corso con marciapiedi più ampi e grandi fioriere con piante”

          Il commentatore “Anonimo delle 16:43” probabilmente commenta prima di avere realmente letto e capito il testo di UF.

          1. Anonimo

            Rispondevo al commento precedente, non era una critica all’articolo di Urbanfile, impari a comprendere un semplice testo.

          2. Anonimo

            Quindi se Lei è a conoscenza del progetto (che, se avesse compreso l’articolo, UF dice di non conoscere, ) ce lo comunichi, non ci lasci sulle spine.
            Cordialità.

          3. Anonimo

            Cosa non le è chiaro esattamente? Le ho descritto nei dettagli il progetto? NO. Basta fare una leggera ricerca su internet per leggere che il Comune vuole ridurre i parcheggi sul corso in modo da avere la ciclabile dritta e con il minor numero di curve E ALLARGARE I MARCIAPIEDI METTENDO ANCHE DEGLI ALBERI IN VASO.
            Il commentatore “nte” ha scritto <> bene, questa è una castroneria perché lo spazio per allargare i marciapiedi è rimasto.

  9. Massimo

    Il cambiamento della mobilita va sostenuto e questo intervento è un ottimo inizio.
    Allargando la rete ciclabile aumentano gli utenti che la utilizzano e questo porta a due punti:
    – la convivenza con altri utenti;
    – il corretto utilizzo della ciclabile da parte di chi va in bici.

    Nei confronti delle auto e degli altri ciclisti.

    Per quanto riguarda il commercio sono tra quelli che in buenos aires ha iniziato a “spendere” perché posso andarci in sicurezza e parcheggiare la bici a 5 metri dal negozio quando va male.

    1. Anonimo

      Benissimo!
      Ma viale Monza??? Si sta cancellando e merita uno sforzo di valorizzazione e difesa dal traffico impazzito. È utilissima anche lì la ciclabile.

  10. Anonimo

    Avanti tutta. Per una Milano più vivibile e meno inquinata. L’automobile ha distrutto la città italiana, invadendo piazze, marciapiedi e luoghi pubblici.

  11. Marco

    Ciao a tutti,
    mi piace portare veri esempi. Capisco che adesso vi siano dei problemi di assestamento e di cambiamento di abitudini. Ho lavorato in Utrecht . Vi posso assicurare che ci vuol molto poco ad abituarsi al silenzio. Guardate il video, vi posso assicurare che sono identici a noi, anzi più ricchi di noi. Hanno le stesse idee nostre https://www.youtube.com/watch?v=Boi0XEm9-4E

    https://twitter.com/Cycling_Embassy

    https://www.youtube.com/c/NotJustBikes/videos

    https://www.youtube.com/watch?v=Boi0XEm9-4E

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