L’enorme palazzo liberty di Piazzale Maciachini 1 costituisce, nel quadro delle realizzazioni liberty, uno dei primi esempi di felice estensione della composizione architettonica floreale alle grandi superfici di facciata per uno stabile da reddito con negozi e appartamenti di 5 piani. Diverrà tipico dell’edilizia borghese milanese, in sintonia con lo sviluppo industriale della zona di Dergano e del relativo aumento della popolazione.
Fu costruito su una delle aree ritagliate dal piano Beruto, all’estremo nord del territorio comunale di allora (quasi al confine con la frazione di Affori, Dergano).
L’edificio, la cui architettura è stata disegnata dall’Architetto Italo Azimonti, si caratterizza per: l’accentuata verticalità delle zone finestrate; le accentuate lesene binate e scanalate; le pareti riccamente decorate con inserti in cemento di tematica naturalistica, che si fanno notevoli nelle parti attorno al bel portone di ingresso. Grazioso anche il cancello all’ingresso, realizzato in ferro battuto.
Misteriosamente troviamo un elemento decorativo naturalistico abbastanza importante riprodotto più volte sui ferri battuti del palazzo: quello delle api. Infatti, le troviamo riprodotte due sulle finestrelle del portone in legno e due sulla cancellata interna. Simbolo di laboriosità, ci chiediamo quale altro simbolo potrebbe celarsi?
Qui sotto tre immagini di come appariva l’edificio prima dell’intervento di restauro appena concluso.
Purtroppo il palazzo, sul retro, presenta una facciata piatta dove nel corso del tempo vennero aperte diverse finestre.
Fonte: Pure Milano Photo Project – Sosthen Hennekam; Milano Liberty, Mursia
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
Dergano, Piazzale Maciachini, Viale Marche, Via Farini, Liberty, Riqualificazione
Orrore le saracinesche e le insegne di molti negozi….bel palazzo!
Negli anni novanta Gabetti ha costruito accanto a questo palazzo, su Viale Marche, una schifezza, anzi due schifezze che l’articolo, forse per pudore e per non rovinare il tono piacevole, non ha menzionato ne fatto vedere. Ogni volta che ci passo non riesco a capacitarmi.
Il palazzo in questione non si trova a Dergano. Lo dite pure voi nell’articolo: “quasi al confine con la frazione di Affori, Dergano”.
Correggete per favore. Grazie